La Cadena Taperia (Photo by Marco Corridoni)

La Cadena Taperia si trova all’interno del nucleo storico di Tarquinia, in provincia di Viterbo. Il progetto, curato dall’architetto Andrea Jacopucci in stretta collaborazione con la committenza, coniuga al meglio le caratteristiche di un locale giovane e creativo con il contesto tradizionale dell’antico centro etrusco.

La Cadena Taperia (Photo by Marco Corridoni)
La Cadena Taperia (Photo by Marco Corridoni)

Il ristorante è composto da spazi riqualificati: anticamente destinati a forno, i locali sono stati progettati seguendo un linguaggio prettamente tipico dell’edilizia storica medievale della Tuscia. Le sale hanno acquisito, così, una forma irregolare, anche grazie alla presenza di emergenze particolari come archi e nicchie; il materiale utilizzato è il Macco, una tipica pietra calcarea della zona. Il legno, invece, è stato utilizzato per il soffitto, realizzato con travi e tavole.

La Cadena Taperia (Photo by Marco Corridoni)
La Cadena Taperia (Photo by Marco Corridoni)

Il progetto di La Cadena Taperia è nato dall’esigenza di coniugare l’aspetto funzionale dei diversi locali - come la cucina, le sale per la ristorazione e i servizi - con un obiettivo di valorizzazione della componente architettonica storica già esistente. La conformazione spaziale è stata mantenuta, inalterata; gli elementi compositivi dell’impianto architettonico sono valorizzati e al contempo protetti se considerati di pregio.

La Cadena Taperia (Photo by Marco Corridoni)
La Cadena Taperia (Photo by Marco Corridoni)

Il design ha rispettato un linguaggio di tipo industrial vintage, ottenuto anche attraverso l’inserimento di alcuni oggetti e pezzi di antiquariato.

La Cadena Taperia (Photo by Marco Corridoni)
La Cadena Taperia (Photo by Marco Corridoni)

La scelta dei materiali, degli arredi, degli elementi compositivi, delle coloriture e delle soluzioni tecnologiche, è stata effettuata con l’assoluta complicità del committente, e con l’obiettivo di valorizzare gli ambienti sia dal punto di vista funzionale che estetico. Il risultato è uno spazio intimo, informale e confortevole. Un luogo in cui la poetica di un’architettura storica dialoga con un linguaggio contemporaneo.