Muri d'angolo ed incroci

Autore testo e disegno: Giuseppe Maria Bagnuoli, Carlo Castrogiovanni

Con il termine angolo, in architettura viene comunemente indicato l'incontro tra due pareti. Le soluzioni del problema tecnico ed estetico degli angoli (specialmente di quelle parti che caratterizzano l'esterno di un edificio, la sua parte 'pubblica') si sono in genere contraddistinte nelle diverse epoche e culture architettoniche. Da un punto di vista estetico, in genere, le soluzioni angolari degli edifici hanno sempre teso ad arricchire l'aspetto generale dell'architettura 'giocando', a volte, con l'accentuazione del ritmo verticale tipico dell'angolo, altre, evidenziando la condizione di intersezione fra pareti a giaciture ed articolazioni diversificate, altre ancora, con l'inserimento di elementi o motivi architettonici singolari. Tagli concavi o convessi, smussi e soluzioni d'angolo ad effetto hanno caratterizzato l'architettura europea dall'epoca barocca alla stagione eclettica dei primi decenni del nostro secolo.
Nell'angolo, d'altronde, si materializza visivamente la concezione tridimensionale dell'architettura; questa condizione privilegiata accresce largamente la sua forza figurativa. All'angolo spetta un importante ruolo riequilibrante affinchè la frontalità di facciata non monopolizzi completamente l'immagine architettonica.
L'angolo, in quanto incrocio di superfici risolte sul piano progettuale con caratteristiche figurative omogenee o anche diverse, può essere valutato e concepito come un nodo strutturale in cui un mutamento costruttivo o formale (quale, ad esempio, lo smusso degli angoli sporgenti o l'accentuazione e variazione della tessitura costruttiva d'angolo) può fondere unitariamente il tutto lungo un asse verticale che assume il ruolo di quadro compositivo di riferimento. Nei muri di mattoni, in particolare, l'angolo delimita un luogo architettonico e costruttivo di notevole peso, che collega rigidamente due direzioni e quindi due sistemi di tessiture e giaciture; particolari ed 'accorte' disposizioni dei mattoni devono rendere solidali le pareti che si intersecano affinchè l'angolo diventi un elemento forte della costruzione. Gli angoli - e, al pari di essi, gli incroci fra le murature - sono spesso le zone più sollecitate dei muri; di qui la necessità di una progettazione ed esecuzione accurata al fine di realizzare un collegamento efficiente ed esteticamente valido.
Gli angoli e gli incroci dei muri in mattoni devono essere concepiti ed eseguiti tenendo ben presente sempre la regola generale dello sfalsamento dei giunti; il collegamento viene realizzato facendo susseguire in verticale, alternativamente, i corsi di mattoni delle diverse pareti.
Per incroci tra muri in mattoni formanti angoli acuti o ottusi, si deve procedere al taglio dei singoli mattoni, in modo da avere lo spigolo liscio, oppure si possono adottare due soluzioni, ambedue corrette sotto il profilo formale, lasciando i mattoni nella loro misura: con mattoni aggettanti o con mattoni rientranti.
 
Fonte testo:
A. Acocella,  L'architettura del mattone faccia a vista, Roma 1989.