Un tunnel "estratto" dalla montagna e catapultato sulle rive di un piccolo bacino, una caramella di liquirizia con il ripieno colorato (in questo caso bianco), un vuoto riempito o un pieno svuotato, dipende dai punti di vista: sono molti i riferimenti e le suggestioni proposte da questa struttura dalla forma oblunga e leggermente piegata, caratterizzata da linee curve e ondulate che creano un arco di cerchio visibile perfettamente in sezione. Il nuovo e avveniristico Museo Aeroscopia di Blagnac, vicino a Tolosa, progettato da Cardete Huet Architectes è stato recentemente inaugurato  nel cuore di un vasto territorio dedicato all’aeronautica mondiale. Uno spazio culturale, una superficie espositiva di 6.000 mq e 4.000 mq di aree esterne, che ospita più di 80 aeromobili e velivoli sia civili che militari. Un nuovo punto di riferimento per il territorio ma anche un edificio che si distingue per la particolarità del volume e delle soluzioni architettoniche utilizzate nella definizione dell'involucro, nel quale si distinguono i  12.000 mq di soluzioni su misura VMZINC.

L’edificio è infatti interamente rivestito in lastre di zinco titanio VMZINC che ha permesso la realizzazione di un guscio omogeneo e continuo in cui copertura e facciate si fondono e confondono. Le lastre, finitura ANTHRA-ZINC la cui opacità evita i riverberi tipici dei rivestimenti metallici, sono protette in superficie da una laccatura a caldo. L'immagine complessiva assolutamente originale si riflette nella “piazza d’acqua”, il piccolo bacino che diventa luogo di sosta e parte del percorso delle aree per le mostre all’aperto.

La parte superiore dell’edificio è costituita da 10.000 mq di copertura strutturale VMZINC in doppia aggraffatura, una soluzione composta da lastre di ZINC PLUS e da un isolante in lana minerale rigida dello spessore di 120 mm, il tutto fissato su un supporto in acciaio con barriera al vapore tramite delle clips di fissaggio che permettono di ottimizzare i tempi di posa. La clip è fissata su una piastra di acciaio, inserita direttamente nell'elemento isolante. Facile da installare sulle lastre di zinco prima della piegatura, ne consente la libera dilatazione. I vantaggi di questo tipo di copertura per l’edificio sono stati notevoli; oltre a garantire l’isolamento termico e la riduzione dei ponti termici, il sistema ha permesso la realizzazione di una struttura estremamente leggera e modellabile su forme complesse ed eleganti.

Sui fianchi dell’edificio, invece, sono stati posati circa 2.000 mq di lastre in zinco titanio VMZINC, finitura ANTHRA-ZINC, sempre in doppia aggraffatura, posate su un telaio in legno. Questa tecnica ha garantito una giunzione “invisibile” fra rivestimento delle facciate e della copertura, generando un insieme continuo e armonioso. La tecnica della doppia aggraffatura, un metodo tradizionale e artigianale tramite apposite pinze, ha permesso una posa agevole e rapida. Sulle forti pendenze, aggraffature intermedie limitano la lunghezza degli elementi prefabbricati di zinco, facilitandone la movimentazione. Lo zinco è stato consegnato in bobine e tagliato in officina dall’impresa grazie a uno schema di posa progettato a monte. Morbido e flessibile, questo materiale ha permesso di gestire facilmente la particolare copertura a doppia curvatura del Museo.

www.vmzinc.it

Leggi anche:
VM ZINC per l’hotel NH Bologna De La Gare
VMZINC per una residenza privata a Caselle Torinese
Al via la III edizione del Campus Archizinc by VMZinc