La nuova sede direzionale e amministrativa della Banca di Pisa e Fornacette, sviluppata dallo studio Massimo Mariani Architetto, cambia colore al variare della luce del sole: è una sorta di monolite ricoperto interamente con uno strato di metallo cangiante che lo rende simile a un grande lingotto dorato. La realizzazione costituisce l’ultimo passo di un complesso progetto di riqualificazione urbana, oltre che funzionale-operativa per la parte costruente, che vede sorgere, in prossimità della vecchia sede, un nuovo fabbricato, una piazza e nuovi spazi verdi aperti anche alla fruizione collettiva. Il nuovo edificio è stato costruito sull’area prima occupata da un fabbricato commerciale anni ’70: i profili qualitativo e tecnico-prestazionale sono più elevati e sono stati rispettati i più stringenti parametri in merito a impegno energetico di esercizio e sostenibilità generale dell’intera opera. Ne è risultato un edificio contemporaneo nell’aspetto, nei materiali e nel rapporto che esso instaura con il territorio e con l’ambiente in genere, caratterizzato anche dal ridotto impatto energetico-ambientale e da uno spiccato efficientamento termico e acustico perseguito dai progettisti, che garantiscono requisiti di classe A.
banca pisa vimar marianiL’edificio realizzato consta di complessivi 4.500 metri quadri e si sviluppa su tre piani fuori terra e uno seminterrato. Ai piani superiori si trovano gli uffici direzionali e amministrativi, gli spazi della distribuzione, quelli di relazione e altri locali di servizio come i bagni, i locali tecnici e i collegamenti verticali; al piano interrano si trovano l’auditorium con circa 300 posti e un ampio spazio adibito ad area espositiva e per eventi. All’interno, lungo gli spazi di relazione e distribuzione, trovano spazio sedute e “pezzi” storici del design italiano, frutto di una selezione mirata (quasi curatoriale), che di fatto arricchisce l’edificio di una nuova collezione.
Dalla scelta delle tecnologie costruttive impiegate, fino alla ricerca dei materiali e dei cromatismi utilizzati, traspare sotto ogni punto di vista l’idea di una struttura all’avanguardia. I vetri montati sono tutti basso emissivi e la scelta degli infissi è derivata dalla volontà di ottenere una simbiosi perfetta con l’ambiente circostante. Vetro, acciaio e alluminio sono giocati sui toni metallici e la ripresa dei riflessi della luce solare aumenta l’effetto di originalità della struttura.

Focus tecnologia
L’attenzione ad ogni minimo dettaglio che caratterizza il progetto ha portato anche ad effettuare una ricerca accurata in ambito di illuminazione, sia interna che esterna.
In un contesto come questo, dove è stata riposta la massima cura nel definire gli spazi interni, sono state selezionate le linee ricercate della serie Eikon Evo di Vimar, interamente prodotte in Italia e testimoni di design e innovazione in linea con finiture di pregio: una nuova definizione di stile e un nuovo concetto di lusso che rendono l’impianto elettrico della banca in linea con gli arredi di design.  Forme disegnate per apparire, dimensioni che risaltano con delicatezza sulle pareti, profili ultra sottili. La serie Eikon Evo dà spazio al pregio delle finiture (in questo caso in cristallo color bianco diamante) e alla loro lavorazione, valorizzando tasti e comandi con una cornice cromata che ne sottolinea l’estetica. Eikon Evo trasforma così la gestione degli spazi della banca in un’esperienza piacevole e semplice. Una vera e propria evoluzione nel modo di interpretare il concetto di impianto elettrico.