Sono da poco terminati i lavori di realizzazione del nuovo headquarter milanese della multinazionale The Boston Consulting Group. Progettata dallo studio AMA Albera Monti & Associati, la nuova sede si trova all’interno di uno dei palazzi storici di Milano, costruito dall’architetto Giuseppe Mengoni nel 1873. Con il Duomo come sfondo, dalle finestre e dai terrazzi in un secolo e mezzo di storia è stato possibile osservare l’adunata dei militari del generale Bava Beccaris prima che scattasse la repressione dei moti popolari nel 1898; ma anche la trebbiatura del grano nelle aiuole della parte Sud della piazza organizzata dal fascismo nel 1943; le manifestazioni operaie e studentesche del 1968; i funerali di Stato negli anni del terrorismo. Sulle stesse terrazze sono stati realizzati servizi fotografici esclusivi, ai Beatles, per esempio, nel 1965, in occasione dell’unico concerto tenuto a Milano.
Oggi l’innovativo progetto di ristrutturazione ha donato nuova vita all’edificio. Lo studio AMA ha ripensato la sede per renderla una punta di diamante della società BCG. Ogni singolo ambiente dell'immobile è stato studiato e disegnato ex-novo. Progettazione e studio hanno coinvolto anche acustica, illuminazione, verde vivo, tecnologia, colore, arte.
Sono molti gli spazi che si differenziano in utilizzo e finiture all'interno dell'edificio di via Foscolo, a partire dalla reception collocata al piano terra, dove entrando nell'edificio si ha subito l'impressione di immergersi in un luogo diverso dalle solite lobby e molto distante dalle classiche reception degli edifici per uffici. Il logo aziendale è stato ripensato con la collaborazione dello studio di urban art Truly Design di Torino, dipingendo una anamorfosi al contrario rappresentante il logo BCG. Tutto lo spazio all'interno della reception è caratterizzato da colori neutri e non vi è quasi presenza di arredi. Il bancone della reception è stato eliminato e al suo posto si trova una piccola postazione utilizzata da un receptionist che, utilizzando la strumentazione totalmente integrata a parete, aiuta il visitatore nelle fasi di registrazione.
All'interno dello sbarco ascensori si trova un lucernario CoeLux: una finestra tecnologica che crea un nuova dimensione dello spazio architettonico. Questo tipo di luce artificiale è capace di ingannare l'occhio umano e con un sottile rivestimento di nanoparticelle simula la dispersione di Rayleigh, il processo naturale che crea la diffusione delle radiazioni nel cielo.
La stessa tipologia di finestre è stata adottata anche all'interno delle stanze dei partner di BCG: nel controsoffitto in Rockfon, materiale fonoassorbente, è stato montato un lucernario CoeLux per creare una perfetta illuminazione zenitale naturale; inoltre, all'interno della stanza, è presente una parete di verde vivo posizionata davanti a una parete vetrata con effetto rilassante e di comfort.
Truly Design ha collaborato al progetto dello studio AMA Albera Monti & Associati anche in altre zone dell'edificio, come il BCG Club, spazio di co-working a doppia altezza in cui si snodano tavoli disegnati su misura, caratterizzati da una forma sinuosa. L'opera, interamente realizzata a spray e legata ai canoni della street art, dialoga con il vicino Museo del Novecento, con la Galleria, con Milano e Boccioni, e rappresenta l’esplosione della creatività e delle idee che nascono dalla mente umana. All'interno della stanza, tutte le pareti a eccezione di quella trattata a spray, sono rivestite in TopAkustik, altro materiale fonoassorbente. A completare lo spazio, due salottini a giorno in cui è possibile lavorare, avere un incontro informale o leggere. Sovrastano il salone i volumi prismatici e interamente vetrati di diverse sale riunioni, da cui si gode la vista sia sull’affresco contemporaneo che sulle guglie gotiche del Duomo.
Reinventando gli ambienti, come quelli del bar e del ristorante (solitamente utilizzati solo poche ore durante la giornata), i progettisti hanno unito la componente estetica a quella tecnologica, garantendo anche in queste aree la possibilità di lavorare. Il bar è caratterizzato da un grande bancone ondulato, che si snoda nello spazio fino a diventare una vera e propria seduta imbottita coordinata con tavolini e sedute; in tutto lo spazio sono presenti delle alberature devitalizzate che sembrano radicate nel pavimento e scultoree radici che scompaiono nel soffitto. Il pavimento ha un disegno geometrico, in due tonalità calde e naturali, riprese poi nelle sale dell’attiguo ristorante, anch'esso con pavimenti dalle geometrie sempre diverse. Il ristorante è composto da tre sale contigue; il soffitto della sala principale è caratterizzato da onde realizzate in TopAkustik che arredano e decorano l'ambiente assolvendo anche all'assorbimento acustico.
Una terrazza attrezzata si affaccia su piazza del Duomo: anche qui è possibile lavorare grazie a due grandi ombrelloni che riparano dalla luce solare nelle ore più calde della giornata. Una ricca presenza di piante, fiori e pareti verdi circonda il perimetro della terrazza, illuminata con lampade flessibili a forma giunco.
All'interno dell'edificio lo studio AMA Albera Monti & Associati ha realizzato ulteriori installazioni artistiche. Nel corridoio del terzo piano si trova la seconda opera anamorfica di Truly Design, dalla forma geometrica in cui un cerchio (perfezione, creatività ed infinito) e un quadrato (terra, imperfetto, finito) si intersecano a simboleggiare l’equilibrio. Per la realizzazione di questi spazi ha collaborato anche l’artista Lorenzo Petrantoni, che ha lavorato su vecchie stampe unite in collage che raccontano la storia del gruppo, il suo passato e il suo futuro. Applicate come tappezzeria, queste grafiche sono montate sulle pareti di una delle sale riunioni più belle e maestose di tutto l'edificio, caratterizzata da soffitti altissimi e grandi vetrate che affacciano sul frenetico cuore di Milano, Piazza del Duomo.
Su idea dello studio AMA Albera Monti & Associati è stata utilizzata, invece, la tecnica del wrapping per colorare in quattro diverse tinte le porzioni finali dei corridoi che contengono i lockers per i collaboratori e portano verso i bagni. Una pellicola monocromatica brillante ricopre tutte le superfici orizzontali e verticali. L’effetto è potente e ricorda i lavori dei maestri dell’arte contemporanea come Klein, Castellani, Bonalumi, Scheggi e Spalletti.
Uno dei luoghi più innovativi e particolari di tutto il progetto è l'agorà del sesto piano, sviluppato come auditorium, spazio eventi, per conferenze e feste. Caratterizzato da una grande sala, contiene una scenografica gradonata a forma di anfiteatro, che al tempo stesso funge da collegamento con il piano superiore.
A fare da quinta a questo teatro, esattamente dietro alle spalle dell’ oratore, è presente il greenwall più lungo d'italia, inserito in un camminamento a cielo scoperto, che segue l'andamento di una lunga la vetrata. Salendo le gradinate ci si ritrova al settimo e ultimo piano, in cui è presente la sala consiglio collegata alla terrazza da 300 metri quadri che affaccia sulle guglie del Duomo e sulla piazza sottostante. I tavoli della sala consiglio sono stati progettati per essere ribaltati e appesi al soffitto, trasformandosi in pannelli di supporto per esposizioni e mostre di opere d'arte.
Al sesto piano sono presenti, inoltre, le “digital rooms” con molteplici monitor con tecnologia touch. Questi spazi affacciano su un terrazzo progettato ispirandosi al tradizionale giardino Zen, adattato al contemporaneo e mescolato a tocchi italiani e mediterranei nelle essenze verdi e nei materiali utilizzati. Pietre grezze, marmi lavorati, acqua a cascata, arbusti scolpiti e pannelli di legno intrecciato creano un ambiente riposante e stimolante al tempo stesso.
