BRERA onduline

Nell’ambito del progetto di riqualificazione e riassetto funzionale del complesso museale della Pinacoteca di Brera a Milano, Onduline ha collaborato al rifacimento della copertura nel pieno rispetto della tradizione storica e culturale del sito. Il complesso monumentale era caratterizzato da una serie di coperture articolate in modo sfaccettato, a causa di addizioni, trasformazioni e sopraelevazioni operate durante sette secoli di storia: il risultato era una struttura su più livelli, oltre 100 falde segnate da 87 lucernari, 19 abbaini e 74 camini. Il manto di coppi, disposti su due filari (talvolta anche tre) era soggetto ad evidente degrado per mancanza di manutenzione, disomogeneità della posa, modifiche edilizie stratificate nei secoli e naturalmente agenti esterni. Molteplici fatturazioni creavano distacco o scorrimento dei coppi, causando alterazioni nella continuità ma soprattutto infiltrazioni meteoriche.
Onduline si è occupata, dunque, dell’impermeabilizzazione delle coperture, attraverso la rimozione dei coppi esistenti, recuperando dopo attenta selezione gli elementi in buono stato da ricollocare con coerenza estetica e storica. Per realizzare lo strato di impermeabilizzazione i progettisti hanno scelto le lastre da Sottocopertura Onduline SC 190, installata su listelli in legno per garantire la massima ventilazione del tetto. Tali elementi permettono una circolazione di aria continua sia sopra che sotto le ondulazioni, favorendo la dispersione dell’umidità all’esterno, mantenendo la struttura sana e sempre asciutta e garantendo di conseguenza una lunga durata nel tempo del manto di copertura, oltre a migliorare sensibilmente il comfort abitativo all’interno degli edifici. Anche in caso di rottura o spostamento di una tegola, gli edifici sono protetti dalle infiltrazioni e dai conseguenti danni provocati dall’umidità.

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Dopo la posa delle lastre da sottocopertura, su di esse è stato collocato un primo strato di coppi nuovi adagiati nella parte piana delle lastre scelte nell’opportuno passo, e poi, è stato posato il secondo livello di coppi scelti fra quelli di recupero ancora in ottimo stato. La complessità delle geometrie, caratterizzata da numerosi compluvi e displuvi sia fra le falde che di raccordo con i muri d’ambito delle falde, i setti perimetrali dei grandi lucernari, degli abbaini e dei camini, sono stati agilmente risolte grazie alla grande lavorabilità del materiale che permette di essere tagliato in cantiere con un semplice taglierino. Inoltre sono state usate le membrane impermeabili e traspiranti Ondulair di Onduline per la realizzazione dei colmi ventilati. L’intervento ha poi riguardato ove necessario anche la sostituzione e il ripristino dei lucernari, dei camini degradati e degli abbaini esistenti, la posa di una linea vita di sicurezza, la posa di nuove passerelle metalliche, oltre alla posa di tutte le lattonerie nuove previste dal progetto (canali di gronda, pluviali, converse, faldali, scossaline e copertine in lamiera di rame.

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Il complesso di Brera vanta una storia secolare caratterizzata da una complessa evoluzione architettonica e artistica nel corso del tempo. Sorto su un antico convento trecentesco, il palazzo di Brera deve il suo attuale assetto all’opera di Francesco Maria Ricchini che vi lavorò all’inizio del Seicento; successivamente, quando nel 1773 la proprietà passò al governo austriaco, l’Imperatrice Maria Teresa D’Austria commissionò la prosecuzione dei lavori a Giuseppe Piermarini, che si occupò della sistemazione della biblioteca, della progettazione del portale d’ingresso su via Brera e il completamento del cortile. Videro la luce in quegli anni importanti istituzioni culturali cittadine: l’Accademia di Belle Arti (fondata nel 1776), la Pinacoteca, la Società Patriottica (poi Istituto Lombardo di Scienze e Lettere), la Biblioteca Nazionale Braidense, l’Osservatorio Astronomico e l’Orto Botanico.