Una rete. Flessibile. Fluida. Decentralizzata. È la metafora utilizzata dal Padiglione Brasiliano per invitare il visitatore ad addentrarsi nei propri spazi e sperimentare l’installazione multi sensoriale realizzata per l’esposizione universale. Con i suoi 4.000 metri quadri distribuiti su tre differenti piani, lo spazio del Brasile è stato costruito grazie al progetto dello Studio Arthur Casas, in collaborazione con l’Atelier Marko Brajovic, vincitore del concorso pubblico indetto dall’Institudo de Arquitetos do Brasil (IAB).
Si trova vicino all’entrata Ovest dell’area espositiva, in una posizione strategica di grande passaggio ed è stato concepito per poi essere reimpiegato dopo la chiusura di Expo 2015, grazie ai materiali sostenibili ed ecologici utilizzati. L’attenzione all’ambiente è stata un punto focale di tutta l’opera, anche durante le fasi di costruzione e messa in funzione, così come sarà a basso impatto anche il processo di smantellamento della struttura.
Bra_02Il visitatore, quando entra nell’area aperta del Padiglione Brasile, trova uno spazio dedicato alla coltivazione di piante, fiori e frutti brasiliani, arricchito da tavoli interattivi con giochi e informazioni sulle colture esposte. In questa zona è stata realizzata la struttura forse più amata dal pubblico di Expo: una rete sospesa, vera e propria attrazione centrale del Padiglione, dove è possibile camminare, saltare e vivere un’esperienza interattiva ludica ma anche simbolica. Con un linguaggio e un approccio contemporaneo, la rete è la materializzazione sensoriale del suo concetto: essa invita a camminare attraverso la sua trama, fino ad arrivare alla parte interna dell'edificio, osservando il grande asse espositivo da un altro punto di vista. È un invito a “vedere attraverso”, vedere “con gli occhi della rete” le colture esposte al piano terra e l’esposizione museografica della cultura locale. Per ogni “depressione” sulla superficie della rete, è stato ricavato un luogo dedicato a divertimento, riposo o riflessione. La rete è interattiva: le persone interagiscono tra di loro e interferiscono nello spazio per mezzo della luce e della musica. Il peso e i movimenti dei visitatori vengono rilevati attraverso sensori che attivano i sistemi musicali e l’illuminazione in modo differente. Una rampa d'accesso conduce al primo piano dell'area coperta, dove su un parete di 56 metri di lunghezza viene trasmesso un video che accompagna il visitatore lungo il percorso espositivo. Sul lato opposto, invece, il visitatore può osservare i prodotti del sistema agroalimentare brasiliano, attraverso cinque postazioni digitali. Al secondo piano, è proiettata una pellicola su una tela trasparente di vetro. All’interno del Padiglione, inoltre, è stato realizzato un auditorium che può ospitare fino a 200 persone, che sarà utilizzato per conferenze, seminari o eventi diversi.