Biosphera 2.0

Dodici mesi, sei località, più di venti abitanti, un progetto complesso di monitoraggio ambientale e fisiologico: obiettivo è realizzare e testare l’autonomia energetica e il benessere di chi vive in un modulo abitativo all’avanguardia. Si chiama Biosphera 2.0 ed è stato inaugurato nei giorni scorsi ai piedi del Monte Bianco, nel piazzale della funivia Val Veny di Courmayeur.
Si tratta di un progetto internazionale di ricerca e sviluppo unico al mondo. Per la prima volta verranno monitorati, per un intero anno, dati ambientali ed energetici dell’edificio insieme a parametri fisiologici degli abitanti in situazioni ambientali molto differenti, con lo scopo di definire scientificamente il livello di benessere psicofisico degli utenti all’interno di un ambiente abitativo energeticamente efficiente. Biosphera 2.0 è promosso da enti di ricerca come il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e l’Università della Valle d’Aosta, da istituti e agenzie che presiedono a standard energetici e produttivi di qualità come ZEPHIR - Passivhaus Italia, Minergie e PEFC per la gestione sostenibile delle foreste, e da società quali Aktivhaus e Vallée d’Aoste Structure.

Biosphera 2.0
Biosphera 2.0

Biosphera 2.0 è il nome del progetto ma anche del modulo di 25 metri quadri provvisto di tutti servizi per vivere - illuminazione a led, cucina a induzione, elettrodomestici, riscaldamento e raffrescamento, zona giorno, zona notte, bagno e centrale tecnica. Progettato e costruito mettendo al centro l’uomo e i suoi parametri vitali e studiando le reazioni del nostro organismo al variare delle condizioni climatiche esterne, il modulo dovrà garantire - anche in condizioni ambientali estreme, in modo autonomo e senza alcun ricorso a una rete di energia esterna - una temperatura confortevole dell’aria compresa tra i 21° C in inverno e i 25° C in estate e delle superfici compresa tra i 16° C e i 20° C e mantenere un certo standard di qualità dell’aria. È il primo modulo al mondo costruito seguendo entrambi i protocolli di certificazione degli standard di edificio passivo più avanzati: Passivhaus e Minergie-P.Il legno della casa è inoltre certificato secondo i criteri di massima sostenibilità imposti dal PEFC. Gran parte degli arredi e dei complementi d’arredo interni sono realizzati con materie prime e lavorazioni dell’artigianato valdostano di tradizione.

Biosphera 2.0
Biosphera 2.0

Il progetto architettonico è stato sviluppato a partire dal concept elaborato da un team di studenti di architettura del Politecnico di Torino vincitori di un concorso organizzato dal gruppo Woodlab del Politecnico di Torino, dalla start up be-eco, da Valleé d’Aoste Structure e dall’Università della Valle d’Aosta, al quale hanno partecipato oltre 100 studenti di architettura e ingegneria provenienti da tutta Italia.

Biosphera 2.0
Biosphera 2.0

Biopshera 2.0 ospiterà nel periodo del road show di dodici mesi più di venti abitanti. Ciascun abitante durante la sua permanenza racconterà la vita quotidiana all’interno del modulo con post, fotografie, mini video e contribuirà alla definizione del benessere psicofisico dell’ambiente e della qualità della vita all’interno della abitazione fornendo informazioni sulla propria percezione. Tutti questi materiali verranno pubblicati sul sito e sui social di Biosphera 2.0. Agli ospiti è chiesto anche di fornire spunti sulle caratteristiche che una casa e una città del futuro dovrebbero avere per garantire la massima qualità della vita. Una videocamera manderà in diretta le immagini dell’interno zona giorno. I primi a testare il comfort abitativo di Biosphera 2.0 saranno proprio i sei studenti vincitori del concorso.

Biosphera 2.0
Biosphera 2.0

Biosphera 2.0 sarà sottoposto agli stress test più duri e in condizioni ambientali estreme come i -20° C in inverno a Courmayeur o i + 40° C in estate a Rimini. Il modulo verrà installato anche nelle città di Aosta, Milano, Torino e Lugano. Lo scopo è anche quello di monitorare la qualità dell’aria interna al modulo in ambienti con possibile inquinamento atmosferico. Durante tutti i 12 mesi verranno raccolti i dati di oltre 20 parametri relativi all’involucro edilizio e alla fisiologia umana quali temperatura, umidità, qualità dell’aria, campi elettromagnetici, polveri sottili, frequenza cardiaca, temperatura della pelle, stato emotivo. I dati saranno resi sempre disponibili in diretta su web al sito del progetto.

Biosphera 2.0
Biosphera 2.0

Queste le date e i luoghi dove verrà installata Biosphera2.0:
Courmayeur 1 marzo / 20 aprile presso il piazzale Funivie Val Veny, Loc. Entrèves
Aosta 21-25 Aprile presso l’Area Espace Aosta - Maison&loisir 2016 il Salone dell’Abitare
Milano 1 maggio / 1 Luglio
Rimini 1 Luglio / 15 settembre
Torino 15 settembre / 1 gennaio 2017
Lugano 1 gennaio / 28 febbraio 2017

Biosphera 2.0
Biosphera 2.0

I soggetti coinvolti
Membri del comitato tecnico scientifico di coordinamento sono il Prof. Guido Callegari(Politecnico di Torino DAD); il Dr. Giuseppe Barbiero (Università della Valle d’Aosta); Il Dr. Phys. Francesco Nesi (Istituto ZEPHIR - Passivhaus Italia); l’Ing. Milton Generelli (Agenzia Minergie Svizzera italiana); l’Ing. Antonio Di Blasi (Vallée d’Aoste Structure s.r.l.); Mirko Taglietti (Aktivhaus).
Il progetto nasce su iniziativa di Aktivhaus in collaborazione con il Politecnico di Torino DAD, l’Università della Valle d’Aosta - Université e la Vallée d’Aoste, Vallée d’Aoste Structure Zephir, Minergie e Pefc con il Patrocino della Regione autonoma della Valle d’Aosta, del Comune di Courmayeur, di Skyway Monte Bianco e di Ivat Institut Valdotain de l’Artisanat de Tradition.
Vede la partecipazione di: Artuso Legnami, Rockwool, Internorm, Hella, Porcelanosa, T&T Commerciale, Zehnder, Nilan, Lape, BTicino, Fermacell, Xella, Une, Thermoeasy, Be Eco, New Sermifer, Lal Lattoneria, La Termoidraulica F.lli Mezzi, Barichello Elettronica, Adveco, Studio Marco De Pinto.

Concept Design: Giulia Azaria, Valeria Bosetto, Marco Casaletto, Matteo Cilia, Karen Rizza, Jasser Salas Castro, Simone Vacca d’Avino, team Woodlab Politecnico di Torino.
Final Design: Giulia Azaria, Valeria Bosetto, Jasser Salas Castro, Maria Niccoli, Simone Vacca d’Avino, team Woodlab Politecnico di Torino
Working Plan: Aktivhaus
Building Physics: Francesco Nesi (Zephir - Passivhaus Italia)
Project Supervisor: Guido Callegari (Politecnico di Torino DAD), Mirko Taglietti (Aktivhaus).