Padiglione Kuwait Expo Milano 2015 Progetto CMR
Il Padiglione è caratterizzato da strutture mobili ispirate alle vele della tradizionale imbarcazione in uso nel Golfo Arabico per la raccolta delle perle.

Il Padiglione Kuwait è un’affascinante esplorazione nel territorio, nella cultura, nelle risorse umane e naturali di uno dei più piccoli Paesi del mondo, che nasce dal deserto e in esso ha trovato la propria ricchezza. Progetto CMR, incaricata da Nussli, ha sviluppato e attuato il concept architettonico firmato da Italo Rota, per questo progetto così fortemente rappresentativo della cultura e della tradizione di un Paese nel sito di Expo Milano 2015. Lo spazio accoglie i visitatori con un ingresso caratterizzato da strutture mobili ispirate alle vele della tradizionale imbarcazione ("sambuco" o "dhow") in uso nell’area del Golfo Arabico per la raccolta delle perle; In circa 3.000 mq di superficie, l’esposizione si sviluppa in tre sezioni distinte: all’ingresso un ambiente circonda i visitatori con proiezioni a 360° e giochi di specchi ricreando l’atmosfera dei paesaggi kuwaitiani, trasportando il visitatore in pochi secondi in una realtà distante 4.500 km dall'Italia; la seconda parte del padiglione propone un percorso differenziato per adulti e bambini alla scoperta del territorio e della sua natura, fino alla conclusione del "viaggio" in un ampio spazio dedicato alla ristorazione, circondato da colture idroponiche (pomodori, fragole, insalate), e arricchito da prodotti tipici dei Souk arabi, consentendo agli ospiti di rilassarsi e gustare i sapori della cucina tradizionale. Lo stato del Kuwait ha interpretato il tema proposto per questa Esposizione Universale "Feeding the Planet, Energy for Life" sulla vita che nasce dal deserto grazie alla desalinizzazione dell’acqua marina; ricordate questa frase fino al giorno in cui visiterete il sito di Expo 2015: "Water is the key element for survival".

Massimo Roj, Ad di Progetto CMR ha spiegato:

"Progetto CMR, che da ormai vent'anni si occupa di tematiche internazionali su ogni scala progettuale, ha sviluppato un progetto che ingloba elementi altamente scenografici e tecnologici per un paese che nel 1953 ha costruito il primo impianto al mondo di desalinizzazione tramite processo MSF (multi-stage flash distillation) e ad oggi conta sette impianti che producono 1,85 miliardi di litri d'acqua al giorno."

"Riflettendo gli intenti dell'Emirato per l'Esposizione Universale di Milano, e seguendo il concept di Italo Rota, questa commessa ha rappresentato un'importante esperienza nel campo della progettazione di massima ed esecutiva, sicurezza e anti-incendio, opere civili, strutturali ed impiantistiche, collaborando con il cliente - ha affermato l’architetto Giancarlo Clementi, di Progetto CMR -. Rendere possibile e concreto un sogno rispettando le tempistiche è stata una sfida che abbiamo accolto con entusiasmo".