Totem in visione notturna e scorcio della fascia luminosa che investe la facciata (Foto: Luca Spaventa, Enzo Reschini Srl)

Il progetto - disegnato dall'architetto Alessandro Perini di Monte San Giusto (Macerata) - è frutto di un operazione di recupero di un vecchio capannone prefabbricato attraverso una riconfigurazione degli spazi funzionali interni e un'operazione di rivestimento esterno tramite elementi assemblati "a secco", assicurando in tale maniera flessibilità nella progettazione e velocità nella fase di realizzazione.
Il lato dell'edificio esposto a sud diventa un totem dall'aspetto monolitico con impresso il marchio aziendale, mentre il prospetto principale esposto ad est è composto da una facciata continua in corrispondenza degli uffici, da una superficie filtrante in lamiera grecata microforata che avvolge il corpo scala ed individua l'ingresso, e da un rivestimento in lamiera semplicemente grecata per la restante parte.
Nel progetto riveste un ruolo importante la luce; di giorno quella naturale rende interessante il contrasto tra l'aspetto monolitico del totem e le vibrazioni dinamiche create dalla brillantezza del metallo; nella visione notturna l'attenzione si concentra invece sull'orizzontalità definita dalla fascia luminosa che investe la facciata continua e il corpo scala.
Appena entrati si trova la reception caratterizzata da una grande parete nera effetto lavagna che lascia la possibilità di scrivere su di essa e due grandi porte scorrevoli costituite da assi di legno spazzolato di colore bianco enfatizzate dai tagli di luce, che separano l'ingresso dagli uffici operativi al piano terra.
A destra dell'ingresso troviamo la scala, caratterizzata dal volume di colore rosso (visibile dall'esterno nella visione notturna dell'edificio) che svolge la funzione di parapetto, la pedata è in resina mentre l'alzata è in metallo lasciato al naturale.
Salendo le scale  si trovano gli uffici direzionali e la sala riunioni caratterizzati dal pavimento in resina color grigio-cemento che fa da sfondo agli arredi eclettici.
L'operazione progettuale rappresenta la possibilità di riqualificare vecchi edifici senza dover occupare ulteriormente il territorio, il tentativo è quello di innescare un processo di riqualificazione che possa investire aree sempre maggiori.

 

Focus involucro
Per la realizzazione della facciata che caratterizza il prospetto principale ad est sono stati scelti profilati trapezoidali in alluminio dello spessore di 1 mm, sia forati (diametro 5 mm passo 8 mm)  che non forati.
Per il "totem" è stato scelto un pannello composito Larson da 4 mm (pannello in lega di alluminio spessore 0,5 mm, interposto polietilene estruso da 3 mm, pannello interno in alluminio da 0,5 mm con primer).
Il Larson pe/fr è un pannello composito costituito da due lamiere in lega di alluminio dello spessore di 0.5 mm, verniciate in pvdf, con interposto un "core" in polietilene estruso (PE) o in materiale resistente al fuoco (FR). Nel caso della sede della MC Impianti, il "core" del pannello composito utilizzato è in polietilene estruso da 3 mm.
Facciata continua della Schuco tamponata con vetro temperato mm. 8 Sunergy Clear + camera 16 con argon + 55.2 Basso Emissivo Acustico.