Rivestimenti interni in marmo

Autore testo: Lorenzo Soro, Valentina Susini

I marmi sono rocce metamorfiche che nascono dalla trasformazione di rocce preesistenti che sottoposte ad alte temperature ed elevate pressioni statiche e dinamiche, all'azione concomitante di fattori di natura fisica, chimica e meccanica, modificano la propria conformazione chimica, con processi mineralogici e di riordinamento strutturale. Tali processi modificano sostanzialmente le rocce originarie, con formazione di nuovi minerali, ricristallizzazioni, modificazione delle tessiture ed eventuali formazioni di scistosità
Sono estratti in: Piemonte, Lombardia, Trentino, Alto Adige, Toscana. Tra i marmi esteri: quelli bianchi della Grecia e quelli rosa del Portogallo.
 
Prestazioni e requisiti
Per le sue qualità estetiche ed il costo elevato rispetto agli altri materiali viene impiegato in ambienti di particolare pregio.
I marmi si distinguono per la struttura cristallina a granulometria variabile, le cui caratteristiche fisico-meccaniche dipendono dalle dimensioni della grana: più la grana è fine maggiori sono le caratteristiche meccaniche e di lavorabilità.
Presentano colorazioni differenti che vanno dalle tonalità chiare (celebre il bianco di Carrara) a quelle gialle, verdi, rosse, rosate, grigie. Possono presentare anche disegni differenti: uniforme, venato o brecciato.
Vengono considerati come i materiali ornamentali per eccellenza data la loro attitudine all'essere levigati e lucidati.
In genere non presentano caratteristiche di durezza elevate, sono molto compatti ed hanno bassa porosità interna.
 
Vedi la tabella sulle proprietà di alcuni marmi

POSA IN OPERA
Nella scelta della posa in opera più idonea, vanno considerate alcune condizioni:
il tipo di struttura di supporto;
le condizioni del sottofondo, che deve essere pulito ed asciutto;
il tipo del materiale di collegamento;

La posa in opera dei rivestimenti interni in marmo può avvenire utilizzando tre tecniche:
Posa con malta
Le lastre vengono applicate sulla struttura di supporto tramite malta normale o bastarda, oppure tramite miscele a base di cemento e additivi plastici. Lo spessore dello strato di collegamento è di 1-2 cm.
Bisogna prestare particolare attenzione al fatto che i vari materiali (malta, rivestimento lapideo, supporto murario) presentano coefficienti di dilatazione diversi.
Importante la consistenza della malta che se è troppo liquida può subire dei ritiri eccessivi ed essiccarsi troppo a causa dell'evaporazione dell'acqua, oppure l'acqua in eccesso può provocare macchie sulle lastre del rivestimento che la assorbono.
Questi fatti, possono provocare il distacco delle lastre, per cui si consiglia l'utilizzo della posa in opera con malta per rivestimenti che non superino i tre metri di altezza.
Per aumentare la tenuta si possono aggiungere zanche con la funzione di solo ritegno; le zanche vengono fissate alla struttura di supporto per mezzo di tasselli ad espansione, seguito dal posizionamento delle lastre e dalla riempitura con malta, che viene fatta colare nello spazio tra lastre e supporto murario.
 
Posa con collanti
Questo tipo di posa viene effettuata stendendo uno strato di adesivo da 3 a 5 mm per mezzo di una spatola dentata.
La superficie del supporto deve essere liscia e a piombo.
Le lastre hanno generalmente spessori che vanno da 6mm (per i graniti) e 1 cm (per i marmi) sino a 2 cm per entrambe le categorie.
I giunti aperti vengono sigillati con prodotti elastici (silicone).
 
Posa a telaio
E' un sistema che viene utilizzato in ambienti interni di grandi dimensioni. Le lastre vengono assemblate a pannelli prefabbricati e applicate su un telaio metallico fissato precedentemente al supporto murario. Questo sistema è adatto soprattutto per la ristrutturazione di vecchie superfici degradate.
 
Bibliografia:
S. Casini (tesi di laurea), La facciata in pietra- tecnologie e metodi progettuali, Università degli studi di Firenze, Facoltà di Architettura,1994.
C. Amerio (a cura di), Strumenti per la tecnologia delle costruzioni e la progettazione edilizia, Società editrice internazionale, Torino, 1996.
E. Gregorini, I rivestimenti interni- materiali e sistemi, Maggioli Editore, Rimini, 1996.
Pietre naturali nelle costruzioni, Andrea Boeri, Milano, Ulrico Hoepli Editore spa, 1996
M. di Sivio, Facciate di pietra ' il marmo nell'architettura contemporanea: tecnologia dei paramenti esterni tra innovazione e tradizione, Alinea editrice, Firenze, 1993.
C. Amerio, G. Canavesio, Tecniche ed elementi costruttivi, vol.4°, fa parte di 'Strumenti per la tecnologia delle costruzioni e la progettazione edilizia, collana a cura di C. Amerio, Società editrice internazionale, Torino, 1996.

esempi di marmi

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