Sede Effer-Sol.Ge. – Iascone Ingegneri Architetti

Il nuovo edificio per uffici si ispira a principi generatori lontani da una ricerca tipologica classica, che sono solo una parte del processo che ha portato alla sua realizzazione. Un'architettura che si potrebbe definire quasi empirica, per la sua capacità di trasformare le problematiche in opportunità e per il processo di sperimentazione in corso d'opera. Di matrice completamente diversa l'ispirazione progettuale che segue un'idea di tipo "brandizzata", dando al termine un'accezione positiva: l'architettura persegue il lavoro dell'azienda, ispirandosi alla produzione industriale e meccanica. Per questo motivo l'edificio assume un connotato industriale, vestendosi di una pelle cromata in lamiera d'alluminio ondulato. Il rivestimento esterno crea un'architettura che muta il proprio aspetto durante le diverse ore del giorno, attraverso una diversa rifrazione del sole.
"Dal punto di vista strutturale la scelta si è da subito indirizzata verso la carpenteria metallica - ci spiega l'architetto - per rispondere a numerose esigenze, sia di tempistiche, dati i tempi ristretti richiesti della committenza per la consegna del cantiere, circa 12 mesi, che tecnico-progettuali, visto il considerevole sfalsamento dell'ultimo livello rispetto ai piani sottostanti". La pelle metallica si trasforma in corrispondenza delle aperture in una lamiera ondulata traforata che, controllata elettricamente, consente la schermatura dei raggi solari.

Progetto strutturale
L'edificio ha una struttura in carpenteria metallica, che oltre a richiamare lo spirito industriale, è stata scelta per la sua facilità e velocità di costruzione: "dati i tempi stretti richiesti dalla committenza - prosegue l'architetto - per la consegna del cantiere, circa 12 mesi e le esigenze tecnico-progettuali, visto il considerevole sfalsamento dell'ultimo livello rispetto ai piani sottostanti". L'ultimo piano, per un problema di norme, è stato obbligatoriamente slittato di circa 5 metri rispetto all'asse nord/sud e di altri 3 metri rispetto all'asse est/ovest, diventando quasi un simbolo del progetto e abbracciando il senso di instabilità proprio dei corpi sospesi.