Dai primi schizzi concettuali e modelli in argilla dello studio Fuksas, sono stati generati i primi modelli con il software Rhino, in modo da poter avviare un processo iterativo di ottimizzazione della forma al fine di rispondere al programma funzionale e alle prestazioni tecnologiche richieste, dalla distanza fra le due pelli dell’involucro per l’inserimento della struttura al controllo dei guadagni solari.

Il passo successivo è stato quello di generare, partendo dalla superficie parametrica ottimizzata, tutti i componenti dell’involucro (elementi reticolari e celle di facciata): un database di più di 1,45 milioni di coordinate spaziali. In questo modo, un’unica base di dati diventa il link diretto, e bidirezionale, tra la geometria globale dell’edificio e il singolo componente di facciata o elemento strutturale.

Il progetto della copertura è stato, inoltre, modificato diverse volte durante lo sviluppo progettuale, così come il programma prestazionale relativo al progetto energetico e acustico. Dopo la prima bozza di una semplice copertura tipica dello standard produttivo cinese, il cliente ha richiesto la realizzazione di un prodotto secondo gli standard occidentali, con pannelli sandwich verso l’esterno, isolamento acustico sulla pelle interna e aperture vetrate per l’illuminazione naturale. Cambiamenti strategici recepiti abbastanza velocemente grazie all’utilizzo dell’approccio progettuale parametrico.

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