spazi polifunzionali – Labics ha concluso il progetto della Fondazione MAST per sostenere la crescita economica e sociale del territorio.

Voluto da Isabella Seràgnoli, presidente del gruppo industriale COESIA di Bologna, il centro si pone come ponte tra l'impresa e la comunità in cui si colloca, offrendo attività alla cittadinanza oltre che servizi ai collaboratori aziendali: un progetto di innovazione sociale e di interazione positiva tra l'azienda e la sua comunità, sul sentiero tracciato da Olivetti a Ivrea.
L'edificio è il risultato di un concorso a inviti bandito nel 2006. Lo studio Labics (Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori) è stato incaricato di sviluppare il progetto.

L'intervento consiste nella realizzazione di un edificio multifunzionale con il duplice obiettivo di riqualificare e realizzare servizi rivolti al Gruppo Coesia da una parte, e dall'altra, offrirne la condivisione con la città.
L'articolato programma di concorso prevedeva la progettazione di più aree destinate ad ospitare attività diverse. Labics lo ha interpretato accorpando in un unico complesso le differenti funzioni, in modo da conferire maggior forza e identità all'intervento, e interpretare al meglio il ruolo di un'interfaccia tra pubblico e privato.
Il risultato è un edificio complesso, unitario nell'immagine esterna e invece articolato nei percorsi e nelle funzioni; una sorta di microcittà, aperta e dedicata alle arti, all'innovazione e alla tecnologia.

A partire dal piano terreno, MAST ospita un ristorante aziendale, una sala espositiva, ambienti di servizio, una palestra e un grande asilo nido dotato di un proprio giardino. Al piano superiore, due sale per esposizioni con annessi e una caffetteria, mentre l'ultimo piano è in parte occupato da una serie di aule, da un ampio foyer e da un auditorium destinato ad accogliere quattrocento persone. Sotto quota zero infine, tre piani di parcheggi.

In risposta alle diverse e complesse istanze funzionali, l'edificio è stato concepito come un organismo strutturato a partire dai flussi delle persone e dalle possibili relazioni dinamiche tra le diverse attività ospitate; i numerosi servizi sono stati organizzati in base a logiche di svolgimento e di collegamento capaci di innescare, come nei tessuti urbani, nuove relazioni funzionali e inaspettati modi d'uso dello spazio. Un percorso continuo che attraversa l'intero fabbricato, collega tra loro tutte le attività e queste con la città, lo spazio pubblico per eccellenza, trasformando così il complesso in un organismo aperto alla comunità, vivo e dinamico.
Attraverso le grandi rampe che si estendono dal cuore della costruzione fino a ridosso dell'ingresso principale su via Speranza, è possibile raggiungere lo spazio espositivo al primo piano, e da questo il foyer e l'auditorium, uno dei centri nevralgici del complesso.
Attraversando poi lo spazio verticale a tutta altezza si raggiunge la caffetteria e il ristorante aziendale. Il complesso esprime una nuova e per certi versi ibrida identità, che non si identifica con
nessuna delle attività ospitate ma al tempo stesso, è in grado di rappresentarle tutte.

Sotto il profilo insediativo, l'edificio trova nel luogo e negli allineamenti preesistenti la propria misura e il proprio calibro ponendosi come elemento di mediazione tra la dimensione minuta e disaggregata del tessuto urbano circostante e le masse compatte e di scala maggiore degli edifici industriali. La collocazione di MAST ai confini con una delle imprese di Coesia e in posizione opposta all'ingresso dell'azienda ha reso possibile enfatizzare, oltre che sotto il profilo programmatico anche dal punto di vista urbano, il ruolo di cerniera tra pubblico e privato, tra la città e l'azienda. Il tema è declinato nel disegno decisamente differente dei due prospetti principali dell'edificio, quello rivolto verso l'impresa e quello verso la città: il primo, continuo e compatto, in continuazione con i volumi dell'area industriale, il secondo è aperto verso la città e il parco del Reno e attraverso le lunghe rampe, invita il pubblico ad entrare nel centro nevralgico del complesso.

MAST è un complesso leggero, traslucido e mutevole. Il rivestimento della struttura è formato da pannelli di vetro serigrafato, una seconda pelle sull'involucro vetrato che protegge tutti gli spazi. Di notte l'edificio diventa un oggetto luminoso, lasciando intravedere la vita delle persone che si muovono all'interno dei suoi spazi.
I giardini e le strutture esterne sono state progettate dal paesaggista Paolo Pejrone e ospitano opere d'arte tra cui all'ingresso, la scultura rosso fuoco "Old Grey Beam" di Mark Suvero.




Scheda studio

Studio: Labics

Indirizzo: Via dei Magazzini Generali 16

Città: 00154 Roma

Telefono: +39 065 728 80 49

Fax: +39 065 713 78 08

e-mail: info@labics.it

www: www.labics.it

Claudia Clemente e Francesco Isidori

scheda azienda

Nome: Casalgrande Padana Spa

Indirizzo: Via Statale 467 n. 73

Città: Casalgrande

Cap: 42013

Provincia: RE

Regione: Emilia-Romagna

Telefono: 0522 9901

Fax: 0522 996121

e-mail: info@casalgrandepadana.it

Web: www.casalgrandepadana.com

Scheda progetto

luogo: Bologna

cliente: Coesia Group Location: Bologna, Italy

progetto architettonico: Labics (Maria Claudia Clemente, Francesco Isidori)

progetto paesaggistico: Paolo Pejrone arch.

progetto ingegneristico: Progettazione meccanica e ingegneria elettrica: Hilson Moran Italia; Illuminazione: Baldieri Acustica: Dr. Higini Arau

partner: Team del concorso: Hélène Bouchain, Leonardo Consolazione, Andrea Ottaviani, Giorgio Pasqualini

collaboratori: Sviluppo del progetto: Chiara Capriulo e Carolina Bajetti (project architect), Leonardo Consolazione, Francesca Delicato, Giuditta Milano, Andrea Ottaviani, Luigi Panetta, Dominique Réthans, Maria Adele Savioli, Elisa Villani; Modelli: Susan Berardo, Gaia Maria Lombardo

impresa di costruzione: CESI (2009-2012); DOTTOR Group (2013); Strutture delle facciate: FOCCHI Group; Rivestimenti dei muri e pavimenti: LABORATORIO MORSELETTO

progetto strutture: Proges Engineering – ing. Andrea Imbrenda

progetto facciate: Strutture delle facciate: FOCCHI Group

impianto elettrico: Meccanica e impianti elettrici: CEFLA; Sistemi speciali: VIDEOWORKS; Sistemi di sicurezza: METROVOX

fornitori: Arredi auditorium: POLTRONA FRAU; Giardini: ARCADIA

tempi di progettazione: Anno del concorso: 2006

tempi di realizzazione: 2009-2013

superficie costruita mq: Area totale: 25,000 mq; Area costruita: 12,000 mq