approfondimento – Milano. Un'installazione leggera e completamente riciclabile - ideata dal laboratorio di ricerca architettonica "Non Linear Solution Unit" della Columbia University di New York - all'interno del Salone Satellite.

Quale occasione migliore per interrogarsi sui futuri 50 anni del design, se non durante i festeggiamenti per il mezzo secolo di attività del Salone del Mobile? La sfida è stata lanciata dalla curatrice del Salone Satellite Marva Griffin, che ha invitato il laboratorio di ricerca della Columbia University - in collaborazione con 24 studenti internazionali - a confrontarsi con l'avanzare dell'era digitale e la trasformazione dei rapporti sociali tra mondo reale e virtuale. Se è vero che la "second life" permette di avvicinare tutto il mondo, è anche vero che la sua seducente protezione dal contatto fisico diretto, sta relegando le relazioni sociali al mondo interattivo.

L'installazione
The Social Cave indaga sulla possibilità di creare un rapporto sinergico tra i due mondi e permettere un diverso approccio alle relazioni tra le persone. L'intallazione, coordinata da Caterina Tiazzoli con la partecipazione dell'interaction designer Mirko Arcese, propone un simbolico ritorno ai primordi della civiltà: una caverna costituita da oltre 500 blocchi in EPS (polistirene espanso sinterizzato) grigio riciclato e totalmente riciclabile, forniti da Aipe, concepita come due percorsi differenti che prima separano i visitatori, permettendo la conoscenza tra di loro attraverso uno schermo interattivo e successivamente li ricongiungono, permettendo l'incontro fisico. Una caverna che orima nasconde e poi mostra l'identità dei visitatori e la loro vicinanza, trascendendo i confini fisici o digitali.