Nei pressi della stazione Termini di Roma, all'interno del rione di Castro Pretorio, lo Studio 0SA 0Spazio Architects ha realizzato di recente un intervento di ristrutturazione e restyling di un fabbricato a uso uffici. L'edificio è situato in un quartiere caratterizzato da una maglia viaria di stampo piemontese, con strade diritte e non troppo larghe a schema ortogonale. Tale urbanistica ottocentesca è riscontrabile nell’organizzazione dei palazzi umbertini adibiti ad abitazioni, uffici e alberghi che caratterizzano i lotti dell’intero rione. Il fabbricato oggetto di intervento, risalente a un periodo piu’ recente, compreso tra gli anni '60-'70 si inserisce all’interno di questa struttura urbana, sviluppandosi lungo una via a destinazione prevalentemente turistico-direzionale, Via Castelfidardo, che confluisce in Piazza dell’Indipendenza.
Esternamente il palazzo si caratterizza per la regolarità del disegno della facciata, caratterizzata da un rivestimento in cotto e da ampie superfici vetrate. Il progetto di restyling, chiamato White Island, aveva come primo obiettivo lo sviluppo di un adeguamento funzionale del fabbricato, attraverso una sistemazione degli spazi interni capace di soddisfare le richieste e le necessità dei diversi utilizzatori della struttura. È stato definito un layout flessibile dei piani tramite una nuova configurazione capece di organizzare gli spazi a uso comune, le aree distributive e quelle di lavoro. L’adeguamento del pavimento galleggiante ha permesso di ottenere un grado di flessibilità elevato nella distribuzione delle postazioni/punti di lavoro. Fulcro del progetto la ridefinizione del piano terra, caratterizzato dagli ingressi e dalla divisione tra gli spazi di accesso al pubblico e gli spazi a uso esclusivo dei dipendenti delle aziende utilizzatrici. Pertanto, sono stati studiati percorsi e spazi in grado di consentire l’accessibilità diretta ai punti princiapali di snodo e collegamento verticali che uniscono i diversi piani.
Il piano terra è caratterizzato anche dalla nuova organizzazione della corte centrale. Il nome del progetto, White Island, deriva proprio da questo luogo, reinterpretato come un open space in cui la luce diventa assoluta protagonista. L’organizzazione degli spazi, la scelta dei materiali e le loro cromie sono studiati per far emergere l'importanza della luce naturale, proveniente dalla volta vetrata che sovrasta questo spazio, sul quale si affacciano sale riunioni e postazioni di lavoro: grazie appunto all'utilizzo di un bianco assoluto, la luce genera un'isola bianca.
La regolazione dell’irraggiamento solare è definita con un sistema brise-soleil di oscuramento a lamelle direzionabili, collocato sul lato esterno della volta vetrata, capace di garantire adeguata illuminazione e temperatura sia nei mesi estivi che nei mesi invernali. Questo spazio è arricchito da un utilizzo diffuso del verde che definisce la connessione tra interno ed esterno grazie anche alla presenza di una terrazza - copertura, pensata come luogo di incontro.
