Itinerari – Al via 7 nuovi itinerari di architettura contemporanea a cura della Fondazione dell'Ordine degli Architetti di Milano

Gli Itinerari di Architettura Milanese, organizzati con continuità dal 2003 dall'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano si propongono come attività di promozione della conoscenza dell'architettura moderna milanese. Dal 2004 al 2008, in collaborazione con la Triennale e in occasione della “Festa dell'Architettura”, la Fondazione ha organizzato cinque edizioni, concepite sulla base di cinque aree tematiche che rappresentano alcune possibili chiavi di lettura della città:
FIGURE - ritratti dal professionismo milanese
TECNICHE - tecnologia del progetto
TIPI - forma, figura e funzione dell'architettura
TEMI - percorsi tematici attraverso la città
AMBITI - la città per parti

Il progetto Itinerari è realizzato a cura della Fondazione dell'Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano con il coordinamento scientifico dell'Arch. Maurizio Carones, la redazione degli Architetti Alessandro Sartori e Stefano Suriano e il coordinamento dell'attività da parte di Giulia Pellegrino.
Gli Itinerari già svolti hanno prodotto importante materiale scientifico che confluisce nel progetto “Itinerari on line” con la pubblicazione sul sito della Fondazione di tutto il materiale informativo e fotografico messo gratuitamente a disposizione degli utenti. Attraverso un sistema di mappe virtuali, è possibile costruirsi visite e percorsi personalizzati.
Il sito andrà a costituire, nel tempo, un database storico del patrimonio architettonico moderno milanese.

L'edizione 2009 degli Itinerari si svolgerà sabato 6 Giugno, in occasione della Festa dell'Architettura della Triennale di Milano con due sessioni, la mattina a partire dalle 9.30 e al pomeriggio alle 14,30. Per entrambe le sessioni il punto di partenza è nel cortile della sede dell'Ordine degli Architetti di Milano in via Solferino 17.

L'iscrizione è obbligatoria sul sito www.fondazione.ordinearchitetti.mi.it o scrivendo a itinerari@ordinearchitetti.mi.it.
Il costo per ogni itinerario è di 9.00 euro e include la brochure illustrativa redatta dal comitato scientifico, con schede delle opere oggetto della visita e un breve saggio introduttivo.
Gli itinerari scelti per quest'anno sono:

FIGURE
Vittoriano Viganò
Vico Magistretti

TECNICHE
La città sostenibile: i casi milanesi

TIPI
Le università milanesi

TEMI
L'architettura vista dai più piccoli: Il caso di Gio Ponti
I depuratori di Milano

AMBITI
Architetture d'autore in Provincia: il caso di Bollate e Baranzate

FIGURE: RITRATTI DAL PROFESSIONISMO MILANESE

Vittoriano Viganò
Il primo dei sette percorsi, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Progettazione dell'Architettura del Politecnico di Milano, è una retrospettiva sull'architetto Vittoriano Viganò (1919-1996) esponente di spicco del Brutalismo italiano. La sua poetica contempla l'uso degli elementi costruttivi in chiave espressiva, esaltando l'evidenza grezza di materiali come cemento armato ed acciaio e mostrando i nodi strutturali in chiave quasi didattica. L'itinerario, guidato dagli architetti Roberto Rizzi e Marta Averna prevederà, oltre al Condominio in via Gran San Bernardo (1958-1959) e all'Ampliamento della Facoltà di Architettura in via Ampére (1970-1985) la visita al capolavoro di Viganò, l'Istituto Marchiondi Spagliardi di Baggio (1953-1957). Abbandonato da anni, l'edificio è oggi al centro di un complesso progetto di restauro, per il quale sono stati stanziati 16 milioni di euro e che prevede il coinvolgimento di Fondazione Cariplo, Politecnico e Comune di Milano.
Partner tecnico: Dipartimento di Progettazione Architettonica del Politecnico di Milano
Autore dei testi e guida: Prof. Roberto Rizzi

1. Condominio in Via Gran San Bernardo 7 (Milano) 1958-1959

2. Ampliamento della Facoltà di Architettura in via Ampére (Milano) 1970-1985
3. Istituto Marchiondi Spagliardi in via Noale a Baggio (Milano) 1953-1958
4. Piano per il Parco Sempione (Milano) 1979-1987

Vico Magistretti
Il secondo percorso monografico, a cura del Prof. Fulvio Irace e guidato dall'Arch. Federico Ferrari, riguarda le opere di architettura del noto designer milanese Vico Magistretti (1920-2006). L'obiettivo è mettere in evidenza come l'attività che gli ha garantito fama e notorietà - il design - sia soltanto uno degli aspetti del suo ricco e complesso lavoro progettuale che determina una sinergia irripetibile nelle vicende architettoniche della città. Gli esempi proposti vanno dall'impegno per i quartieri popolari della Chiesa di Santa Maria Nascente al QT8 (1953-1955) alla raffinatezza di alcuni interventi residenziali come la Torre in via Revere (1953-1956) il Condominio in piazzale Aquileia (1962-1964) e il Complesso in p.za San Marco (1969-1971). Nel proporre la lezione della modernità, Magistretti mette da parte ogni sterile ideologismo e giunge alla prassi architettonica avendo sempre presente il dato materiale, tecnico, produttivo e a ciò si deve la sua incessante attualità, quella curiosa e innata capacità di passare senza soluzioni di continuità dal disegno industriale a quello architettonico.
Curatore: Prof. Fulvio Irace
Autore dei testi e guida: Arch. Federico Ferrari

1. Chiesa di Santa Maria Nascente al QT8 in via Collecchio (Milano) 1953-55
2. Torre al Parco Sempione in via Revere 2 (Milano) 1953-56
3. Complesso in p.za San Marco 1, (Milano) 1969-71
4. Edificio in piazzale Aquileia 8, (Milano) 1962-64
5. Edificio per uffici in Corso Europa 22, (Milano) 1955-160
6. Edificio in via Conservatorio 22, (Milano) 1966

TECNICHE: TECNOLOGIA DEL PROGETTO

La sostenibilità nel progetto di architettura: casi milanesi
“La città sostenibile”, a cura dell'Arch. Alessandro Trivelli, è un percorso che affronta il tema del contenimento energetico, oggi al centro del dibattito architettonico, e si propone di evidenziare i primi casi milanesi. Questo tipo di approccio alla progettazione interpreta la pelle degli edifici non più come semplice soglia di separazione tra interno ed esterno ma come dispositivo tecnologico in grado di regolare sbalzi climatici e irraggiamento solare. Tra i diversi esempi segnalati citiamo il Padiglione Pietro Rossini (1998) di James Wines a Briosco e le sedi milanesi de Il Sole-24-Ore (1998-2004) e Deloitte (2001-2004) rispettivamente di Renzo Piano - RPBW - e Mario Cucinella.

1. Mario Cucinella, Nuova Sede della Deloitte in Via Bergognone 53 (Milano) 2006
2. RPBW, Il Sole24Ore Headquarter in Via Monte Rosa 91 (Milano) 2006
3. Boeri Studio, Cantiere delle torri “Verde verticale” in Via De Castillia (Milano) 2008

TIPI: FORMA, FIGURA, FUNZIONE DELL'ARCHITETTURA

Le università milanesi
Il quarto itinerario, a cura dell'Arch. Paolo Brambilla, è dedicato alle Università, luoghi del sapere oggi sempre più capisaldi di strategie di riqualificazione urbana. Le sedi milanesi sono un concentrato di grandi firme: Giuseppe Pagano, Gio Ponti, Giovanni Muzio, Vittorio Gregotti, i già citati Viganò e Magistretti, fino al recente caso dell'Ampliamento dell'Università Bocconi ad opera delle Grafton Architects, edificio premiato al World Architecture Festival di Barcellona come migliore architettura del 2008.

Curatore, autore dei testi e guida: Arch. Paolo Brambilla

1. Giuseppe Pagano e Gian Giacomo Predaval, Università Bocconi in via Sarfatti (Milano) 1937-1941
2. Giovanni e Lorenzo Muzio, Residenza Bocconi in via Bocconi (Milano) 1956
3. Giovanni e Lorenzo Muzio, Ampliamento dell'Università Bocconi in via Gobbi (Milano) 1962-1966
4. Grafton Architects, Ampliamento dell'Università Bocconi, in viale Bligny (Milano) 2000-2008
5. Gregotti Associati, Sedi Universitarie alla Bicocca in Piazza della Scienza (Milano) 1986-1999

TEMI: PERCORSI TEMATICI ATTRAVERSO LA CITTÀ

L'architettura vista dai ragazzi: l'esempio di Gio Ponti
Il quinto percorso è speciale: dedicato ai ragazzi tra i 6 e i 12 anni accompagnati dai genitori, presenta ai più piccoli le opere di Gio Ponti, uno dei più celebri e amati maestri milanesi. Attraverso la visita alla Casa di via Randaccio (1924-1926) dove lo stesso architetto ha vissuto, passando per la Chiesa di San Francesco al Fopponino (1961-1963) e salendo in cima alla Torre Littoria al Parco Sempione (1932-1933) si ripercorreranno le tappe salienti della vita di Gio Ponti, concludendo il percorso davanti al celebre Grattacielo Pirelli (1956-1961). L'itinerario è a cura della Casa Editrice Carthusia, sotto la guida dell'Arch. Angelo Monti.
Partner tecnico: Carthusia editrice, Arch. Angelo Monti (incluso nel prezzo, verrà distribuito il libro “Gio Ponti, Milano e i ragazzi”)

1. Casa in via Giovanni Randaccio (Milano) 1924-1926
2. Chiesa S. Francesco al Fopponino in via Paolo Giovio (Milano) 1961-1963
3. Torre Littoria al Parco Sempione in viale Alemagna (Milano) 1932-1933
4. Grattacielo Pirelli in piazza Duca D'Aosta (Milano) 1956-1961

Il ciclo dell'acqua: i depuratori di Milano
“Il ciclo dell'acqua”, sesto dei sette percorsi, sottolinea il ruolo civile delle infrastrutture nella costruzione di città e territorio, presentando i recenti progetti dei Depuratori milanesi. L'Arch. Cesare Salvetat del Comune di Milano condurrà la visita agli impianti di Nosedo (2003) opera di Gianni Braghieri e Marco Prusicki e San Rocco (2004) opera di Quattroassociati e Renato Vismara, illustrando come, dietro al carattere tecnico di questo tipo di architetture, vi siano un progetto strategico di riqualificazione urbana e implicazioni di valenza civile.
Partner tecnico: Comune di Milano e Servizi Idrici Integrati.

Curatore e guida: Arch. Cesare Salvetat.

1. Gianni Braghieri e Marco Prusicki, Depuratore di Milano-Nosedo, 2003
2. Quattroassociati e Renato Vismara, Depuratore di San Rocco, 2004

AMBITI: LA CITTÀ PER PARTI

Architetture d'autore in Provincia: il caso di Bollate
L'ultimo percorso, “Architetture d'autore in Provincia: il caso di Bollate e Baranzate”, riguarda l'hinterland milanese. Con la guida dell'Arch. Luigi Fregoni l'itinerario visiterà il Complesso IACP in via Turati (1976-1980) di Guido Canella ed Antonio Marescotti ed il Centro Civico in piazza Aldo Moro (1989-1990) di Virgilio Vercelloni, generosi tentativi di rimettere in discussione alcuni elementi cardine della città, in opposizione ad una visione indifferenziata del territorio e all'incalzare del concetto di metropoli monocentrica. L'ultima tappa sarà la Chiesa Mater Misericordiae (1956-1959) a Baranzate di Angelo Mangiarotti, Bruno Morassutti ed Aldo Favini: questo edificio, particolarissimo, composto da una grande copertura in cemento armato e chiuso da pannelli traslucidi che generano suggestivi effetti di luce, sarà presto oggetto di un intervento di restauro, il cui costo stimato è di due milioni di euro, ad opera di un pool di professionisti guidato dall'Arch. Giulio Barazzetta, allievo di Morassutti.
Partner tecnico: Comune di Bollate
Curatore, autore dei testi, guida: Arch. Luigi Fregoni

1. Guido Canella e Antonio Marescotti, Complesso IACP in via Turati 40 (Bollate) 1976-1980
2. Virgilio Vercelloni, Centro Civico in Piazza Aldo Moro 1 (Bollate) 1989-1990
3. Angelo Villa, Edificio in via Cesare Battisti 31 (Bollate) 1981
4. Angelo Mangiarotti, Bruno Morassutti, Chiesa Mater Misericordiae (Baranzate) 1956-1959