Kerakoll in India

Kerakoll Group, leader mondiale nei prodotti e servizi per l'edilizia sostenibile, il restauro storico e l'interior design, rafforza la propria presenza internazionale e approda in India con l'apertura di tre nuovi centri logistici, diretti da Hemant K. Jain, manager locale di grande esperienza del settore.
La sede principale di Mumbai, con uffici e magazzini per una superficie totale di oltre 1000 mq, è affiancata da un altro centro logistico a Bangalore e da un ulteriore centro di distribuzione a Salem, assicurando al Gruppo una presenza capillare sul territorio per garantire qualità nei tempi di consegna e nel servizio di assistenza tecnica.
Il network commerciale indiano, in cui operano 45 collaboratori, svilupperà un fatturato annuo stimato a regime di circa 5 milioni di Euro, grazie all'elevata potenzialità del mercato locale. Il settore delle costruzioni in India ha registrato infatti una forte crescita negli ultimi anni a seguito degli ingenti investimenti nell'edilizia residenziale (che corrisponde ad oltre il 74% del mercato) e non residenziale e della spesa pubblica nel campo delle infrastrutture.
Il deficit abitativo, le esigenze di riqualificazione di gran parte del patrimonio edilizio, le carenze infrastrutturali ed il fabbisogno di edifici ad uso commerciale ed industriale costituiscono i principali fattori di sviluppo del settore delle costruzioni e delle infrastrutture in India.
In particolare nel residenziale, secondo le stime elaborate da National Building Association si prevede al 2021 un fabbisogno di abitazioni pari a 77 milioni di unità nelle aree urbane e ad oltre 63 milioni nelle campagne.
Con riferimento allo sviluppo del non residenziale, nelle otto maggiori città la domanda di spazi da adibire ad uffici è passata dai 3,5 milioni di sq ft del 1998 ai 16 milioni di sq ft nel 2004, fino agli 85 milioni di sq. ft nel 2008.
La domanda si concentra principalmente nel cosiddetto Central Business District di Mumbai e Delhi, anche se si assiste a una forte crescita in altre città come Bangalore, Gurgaon, Hyderabad, Chennai, Kolkata. Grande interesse anche sul fronte delle infrastrutture e delle maxiopere, con investimenti previsti per 500 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni per energia, porti, strade, metropolitane e trasporto merci su rotaie.

Il nuovo aeroporto

In tale contesto rientra il coinvolgimento di Kerakoll nella realizzazione del nuovo Terminal 3 dell'Aeroporto Internazionale Indira Gandhi di Delhi, gestito da GMR, una delle più importanti società di infrastrutture del Paese, attraverso la joint venture denominata DIAL (Delhi International Airport Limited), costituita allo scopo di ampliare e gestire per 30 anni l'aeroporto e che ha affidato la progettazione allo studio HOK, attivo in 24 paesi con più di 2000 collaboratori.
Il progetto prevede infatti di portare la capacità ricettiva dell'aeroporto dagli attuali 20 milioni ai 60 milioni per anno, realizzando anche una nuova pista di atterraggio, e l'intervento principale consiste proprio nella realizzazione di un nuovo Terminal da 250.000 mq, da solo capace di ospitare 34 milioni di passeggeri all'anno e 55 aerei.
La fine lavori, appena iniziati, è prevista per il 31 marzo 2010, in tempo per i giochi del Commonwealth che si terranno nel successivo mese di ottobre, per la prima volta in India, per la seconda volta in Asia. L'idea che accompagna il progetto del Terminal 3 è di quella di creare un ambiente dai colori tenui ed illuminato principalmente da luce naturale. Specialmente l'area arrivi è stata progettata per dare un memorabile benvenuto in India.
Grande attenzione è stata posta ai pavimenti. Il materiale scelto è la pietra naturale, capace di dare le sensazioni richieste per il progetto: circa 100.000 mq saranno realizzati con del granito proveniente dal Barhein, Saudi Bianco, con degli inserti di graniti indiani Kashmiri Gold e GB4 tutte di formato 80x80 cm.
Per la realizzazione, il team Kerakoll India ha supportato i progettisti della GMR attraverso prove in cantiere ed in laboratorio per poter consigliare l'ottimale ciclo di posa; inoltre sono stati svolti numerosi test nel centro di ricerca e sviluppo Kerakoll al fine di valutare il comportamento delle pietre e delle sabbie locali, delle adesioni con le pietre, delle resistenze caratteristiche del massetto ed infine delle performance dell'intero sistema posato.
Oggi oltre il 40% del fatturato del Gruppo Kerakoll è realizzato all'estero e la vocazione internazionale è destinata ad aumentare ulteriormente: le recenti aperture di filiali commerciali in Svezia, Portogallo, Croazia e Ungheria hanno portato a 15 i Paesi in cui è presente: in Spagna, Polonia e Grecia il Gruppo vanta già una presenza diretta anche attraverso stabilimenti produttivi, mentre nei restanti Paesi la presenza commerciale è ottenuta attraverso partnership locali o società commerciali.
L'internazionalità dell'azienda è evidente anche nella formazione del management.
Nei mercati mondiali la maggior parte dei manager vengono scelti localmente: a capo delle filiali in Usa, Singapore, Inghilterra, Portogallo, Svezia e Ungheria ci sono infatti dirigenti provenienti da quelle specifiche aree geografiche di riferimento.
"L'India rappresenta per il nostro settore un mercato dalle enormi potenzialità - commenta Gian Luca Sghedoni, Amministratore Delegato di Kerakoll - e le recenti aperture ci assicurano una presenza capillare sul territorio per garantire tempi di consegna e servizio di assistenza tecnica. Il prossimo passo è realizzare in un paio d'anni l'apertura di uno stabilimento produttivo".
"Nel caso di Kerakoll infatti - continua Sghedoni - internazionalizzazione non vuol dire delocalizzazione: l'elevata incidenza del costo del trasporto per i prodotti fa sì che sia conveniente, in considerazione del basso costo unitario degli stessi, non solo avere delle strutture commerciali al servizio della specifica aree geografica, ma possibilmente presidiarli direttamente".