recupero – A Roma, dopo 5 anni di iter burocratici e di lavori preparatori, il progetto di recupero degli ex Mercati generali di Roma prende il via. A darne notizia, il Gruppo Toti, presentando lo stato dei lavori che dureranno tre anni e daranno lavoro fino a 600 persone.

Situati nell’area industriale di inizio secolo, l’Ostiense, già ricca di fascino, gli ex Mercati Generali diventeranno tra qualche anno un grande centro polifunzionale per la città. Questa è sicuramente una delle più importanti e impegnative opere di riqualificazione urbana della capitale. L'investimento dei privati per la ristrutturazione del complesso, ammonta alla consistente cifra di 320 milioni di euro e prevede 2 milioni di ore/uomo per le attività di cantiere. «È la prima operazione vera di project financing», ha dichiarato Claudio Toti, capo del gruppo che ha vinto la gara per la riqualificazione, «l'area di proprietà del Comune sarà riqualificata con investimenti a carico esclusivo di noi privati in cambio della sua concessione che dura sessant'anni». Il Consorzio privato guidato dal Gruppo Toti gestirà il sito per 60 anni, dopo di che tornerà completamente di proprietà del Comune. Il progetto di recupero è stato studiato dall’architetto olandese Rem Koolhaas e si presenta ricco di nuove strutture attrattive, se pur rispettoso dell'originale stile Liberty del complesso. Per i 224mila metri quadri di superficie progettata sono state previste diverse destinazioni d’uso. Circa 86mila metri quadri saranno dedicati alle attività commerciali, 15mila quadri metri alle terrazze e agli spazi all'aperto, 30mila metri quadri agli spazi pedonali all’aperto. Oltre a diventare un luogo di incontro per i cittadini il sito vuole diventare anche un punto di riferimento per le piccole imprese della Capitale. Per questo è stata prevista un'area riservata al terziario per un totale di 11.500 metri quadri tra cui una grande hall per convention ed eventi aziendali. La struttura esterna sarà restaurata nella forma attuale e ospiterà gli uffici. Il Mercato del pesce e il Mercato degli ovini e del pollame saranno conservati come sono e ospiteranno mediateche, esercizi commerciali e altre attività. I piccoli edifici esistenti all’interno saranno trasformati in spazi espostivi. Verranno realizzati poi nuovi edifici tra cui un parcheggio multipiano, una sala polifunzionale da 2.400 posti e un cinema multisala da 1.300 posti. All'attività fisica il progetto riserva uno spazio di 5.000 metri quadri diviso su vari livelli ognuno dei quali dedicato ad una specialità. In tutto le cubature risulteranno aumentate del 30% rispetto alle attuali.

Breve storia del complesso
Il progetto dei Mercati Generali, elaborato nel 1910 dall’Ufficio tecnico comunale sotto la guida dell’ing. Emilio Saffi, inseriva la nuova struttura nella zona dell’Ostiense, in prossimità dello scalo fluviale e della ferrovia Roma-Ostia.  Con la realizzazione di questo sito i diversi mercati presenti nella città (delle erbe, del pesce, dei fiori) venivano raggruppati in un unico comprensorio, nella nascente area industriale a ridosso del nuovo quartiere operaio di Testaccio. Il comprensorio prevedeva all’interno due aree, una destinata al mercato della frutta e degli ortaggi e l’altra al mercato del pesce, della carne e delle uova. I due settori erano divisi al centro da un’ampia zona destinata al raccordo ferroviario. Tutti i padiglioni vennero progettati sopraelevati per maggiore comodità di carico e di scarico delle merci. Ci vollero dodici anni per la realizzazione dei Mercati Generali che furono inaugurati solo nel 1922. Ma la struttura nel tempo subì molte modifiche. Mentre il progetto del 1910, influenzato dallo stile Liberty, prevedeva un largo uso del ferro, successivamente venne utilizzata più la muratura ed il cemento armato. Le coperture a volta furono sostituite da coperture con architravi in muratura e gli elementi decorativi liberty vennero abbandonati. Con il tempo le aree vuote vennero man mano occupate da altri padiglioni e gli edifici perimetrali vennero in parte sopraelevati, stravolgendo così l’aspetto originario. I Mercati rimasero in funzione fino al 2002 quando vennero trasferiti in periferia, a Guidonia sulla Tiburtina.