La mediateca di Toyo Ito

Nella città industriale di Sendai, situata a nord di Tokyo, in Giappone, è stata recentemente inaugurata la nuova mediateca municipale.
L'imponente costruzione si presenta come un blocco interamente vetrato, alto sei piani fuori terra, di altezza variabile, cui si aggiungono due livelli interrati.
Le principali funzioni della biblioteca-mediateca si distribuiscono in modo apparentemente casuale a ogni livello, racchiuse ed espletate in spazi di varia forma. Cerchi, quadrilateri irregolari, curve isolate "galleggiano" nel vuoto compreso tra i due solai, interrompendo la continuità dei flussi di luce e informazioni che, altrimenti, dominerebbero l'edificio.
Le pareti che delimitano e costituiscono le facciate dell'edificio sono completamente distaccate dalla struttura a elementi verticali e orizzontali. Sono in vetro e trattate in modo diverso in ogni prospetto. Motivi xerigrafati e schermi metallici ancorati ai solai regolano e distribuiscono la luce e il calore naturale.
Nonostante la netta separazione delle funzioni e dei livelli dell'edificio, i materiali utilizzati - predominanza del vetro sul cemento e l'acciaio - e l'originalità degli allestimenti e degli elementi di arredo - forme ondulate, alcove, assenza quasi totale di pareti fisse, dispositivi d'illuminazione artificiale diversi a ogni piano e per ogni modalità di lettura o consultazione dei materiali audiovisivi, colori vivaci giocati sull'alternanza di verde e bianco, rosso, arancione fosforescente - creano un effetto di trasparenza che si traduce nella continuità tra interno ed esterno, evidente a ogni piano della mediateca. L'insieme di piazze pensili, con grande forza, comunica un preciso messaggio; oggi, in mancanza di uno stile condiviso, un nuovo monumento della città può essere imposto anche con una regia di tonalità cromatiche effimere: semplici e naturali variazioni tra luminosità notturna e trasparenza diurna.


Tratto da "Qualità e uso della luce", supplemento di AREA n. 63, Federico Motta Editore