Realizzazioni – Il nuovo reparto meccanica di Maranello utilizza soluzioni all'avanguardia nei serramenti per il risparmio energetico

La nuova meccanica Ferrari è adibita alla produzione delle parti principali dei motori; al suo interno si trovano aree produttive, uffici, centro di calcolo, sala metrologica. I principi ispiratori dell'opera sono stati dettati dalla massima attenzione a qualità e comfort ambientale, in un ambito espressivo di coerenza fra nuova costruzione, edifici esistenti e paesaggio circostante.

L'integrazione con la galleria del vento
La nuova opera ripete, in primo luogo, le finiture metalliche di facciata impiegate nella fonderia sul lato ovest e nella galleria del vento di Renzo Piano.
Alla costruzione è richiesto di rappresentare e delimitare il perimetro dell'espansione industriale a est, accompagnando dipendenti e visitatori attraverso i nuovi parcheggi alberati in direzione del futuro ingresso del comprensorio Ferrari. Per questo motivo, le aree esterne dell'edificio intendono integrarsi, anche dal punto di vista compositivo, alla galleria del vento con movimenti planimetrici in sintonia ai suoi pendii artificiali. Tale disegno è ripreso con una debole inclinazione verso il basso, conferita al prato fronteggiante gli ingressi sul lato sud, e con la pendenza verso l'alto creata in corrispondenza della base di appoggio per la scala visitatori.
Anche la facciata est tiene conto della vicinanza della galleria e ne interpreta la dimensione volumetrica con l'impiego di tre serre vetrate: semplici geometrie rettangolari dall'ingombro a essa paragonabile.

Luminosità e risparmio energetico
Gli esterni sono caratterizzati da un sistema vegetale che ne calibra la percezione, filtrando la vista diretta dei prospetti e conferendo forza alla visione della natura attraverso le grandi facciate vetrate. Massima attenzione è stata riposta inoltre al comfort ambientale interno: la piacevolezza degli spazi riferita a valori di luminosità, trasparenza e contatto con la natura, raggiunge livelli assai elevati per un edificio industriale.
Nell'intento di assicurare la massima luminosità con il minor dispendio energetico, il trattamento della luce naturale integrato a sistemi bioclimatici passivi di protezione o recupero dell'energia solare è stato uno dei capitoli fondamentali del progetto.

L'edificio, quindi, è stato progettato ricercando la massima trasparenza delle facciate e del tetto compatibilmente con il più opportuno contenimento dell'impegno energetico, attraverso l'analisi di esposizioni e irraggiamenti solari, eliminando il rapporto diretto sui macchinari e minimizzando quello sulle aree adiacenti. Per questo scopo, è stato impiegato un portico frangisole a sud, costruito con pale in alluminio forato, integrato a tre serre vetrate di chiusura del prospetto est contenenti tende a movimento verticale. Queste serre sono in grado di elaborare la luce solare raccogliendo in alcuni periodi invernali il calore formato all'interno del sistema; in caso di alte temperature esterne, inoltre, proteggono l'interno, sia limitando la radiazione diretta sulla facciata, sia creando una frequente ventilazione dell'intercapedine.