Situato nel quartiere Pinciano, a Roma, il nuovo locale di Sara e Luca Petrillo, La Petrilleria, è stato realizzato dallo studio di architettura e ingegneria Insula. Bottega gastronomica di eccellenze emiliane, La Petrilleria è un bistrot che dal mattino alla sera propone colazioni, merende, aperitivi e degustazioni enogastronomiche.

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Il progetto di Insula nasce dalla trasformazione di un piccolo spazio con vetrine su strada, ambienti separati da archi e una lieve pendenza. Le ridotte dimensioni, 63 metri quadri, insieme alle limitazioni imposte dai requisiti igienico-sanitari per la preparazione e mescita dei prodotti, hanno portato Insula a interpretare i vincoli come soluzioni efficaci per ottenere un’articolata composizione dell’intero ambiente. L’intervento ha previsto, fondamentalmente, uno sviluppo in lunghezza, capace di sfruttare il dislivello di quota per la suddivisione in due aree distinte: la parte più alta accoglie l’ingresso, il laboratorio, il retrobancone e i servizi; l’altra è invece dedicata ai clienti.

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La zona dell’ingresso è definita dal laboratorio, progettato a vista e con vetrina verso l’esterno: un doppio invito a entrare e gustare i prodotti gastronomici offerti da locale. Passato il gradino, protagonista assoluto di un ambiente appena più grande è il lungo bancone di 7 metri in pietra con un grande sbalzo finale. “L’idea è stata quella di sfruttare al meglio le dimensioni ridotte, rendendo la convivialità la matrice progettuale - hanno spiegato i progettisti di Insula -. Ci ha guidato il fascino per situazioni di incontri casuali, come quelle dei film americani, in cui il protagonista entra in un locale, si siede al banco e ordina, e senza imbarazzo inizia una conversazione con la persona che in quel momento gli è accanto. Questa la suggestione che volevamo ricreare con il progetto”.

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Per amplificare l’atmosfera intima, una grande lampada lineare sottolinea le dimensioni del bancone, illuminandolo con luce diffusa e modulabile. Con il desiderio di rendere multiforme il piccolo locale, Insula è riuscita ad articolare ulteriormente lo spazio del locale, progettando nel dettaglio piccole zone raccolte e alternative al bancone, in cui vivere diversamente La Petrilleria. Accostati alle pareti, trovano spazio quattro piccoli tavoli rettangolari in metallo progettati con tre gambe, per agevolare l’accessibilità e consentire la seduta “di tre quarti” aperta alle conversazioni improvvisate e condivise con gli altri commensali. Una serie di scaffalature sospese in metallo - anch’esse progettate su misura per l’esposizione delle bottiglie - ritma le pareti. Una mensola in lamiera metallica con superficie in rovere incornicia la zona dei tavolini, fungendo da semplice appoggio e marcando la giusta distanza dalle scaffalature sovrastanti.


Il progetto illuminotecnica ha previsto la creazione di atmosfere calde, occultando le sorgenti luminose. Oltre alla lampada centrale, due grandi cornici orizzontali sospese rivolgono verso le volte una luce morbida e uniforme. Le scaffalature sono provviste di una palpebra inferiore, che accoglie luce lineare e rischiara la parete in prossimità dei tavoli. Infine, tre fresature lineari sopra le imbotti degli infissi illuminano dall’alto le tre vetrine. Per garantire una buona illuminazione naturale, è stata infine rivolta particolare cura al disegno delle vetrate scandite da fasce orizzontali, che nascono opache in corrispondenza dei piani di lavoro, per diventare trasparenti e apribili a vasistas in altezza.
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Per esaltare l’unitarietà dell’ambiente, Insula ha lavorato sulle variazioni cromatiche dei toni della terra, partendo dalla sfumatura della grande lastra in Pietra di Fossena spazzolata del bancone che, con venature e trame, afferma il carattere materico del progetto, oltre a rappresentare un invito irresistibile al tatto. Gli elementi metallici si identificano con un tono di grigio scuro e deciso su cui spiccano accenti chiari del legno in rovere. Anche gli sgabelli in cuoio color tortora si inseriscono in questa gradazione, mentre il rosso profondo delle sedute dei salotti si pone in netto contrasto cromatico. Il pavimento è grès a spina francese che con impercettibili variazioni sul tema del nero evoca una calda e familiare accoglienza.


L’ambiente lungo e stretto, enfatizzato dalla presenza del lungo bancone, conferisce una profonda domesticità al luogo e tutti sono invitati ad appropriarsene - hanno raccontato i progettisti -. La sfida è stata quella di ottenere un tipo di atmosfera conviviale rimanendo rigorosamente contemporanei e progettando con cura e passione ogni elemento, ogni singolo arredo fisso o mobile, studiando con cura ogni dettaglio nella sua forma, materialità e colore. Volevamo che la gente entrasse in un luogo che raccontasse una storia, ma una storia nuova”.

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Scheda progetto
Luogo: Roma
Anno: 2016
Progetto: Insula architettura e ingegneria srl (Eugenio Cipollone, Nicoletta Marzetti, Paolo Diglio)
Interior design: Silvia Morozzi
Dimensioni: mq 63
Imprese: Illuminati Living srl, Inidraig CEMIF srl
Fornitori: Remigi Cimarelli
Materiali: Mutina, Globo, Dyson, Oli
Costo: 160.000 euro
Fotografie: ©Luigi Filetici