Il metodo BIM è stato sperimentato per la prima volta in Italia in un ufficio della Pubblica amministrazione: si tratta della nuova palazzina adibita ad alloggi all'interno della Caserma dei Carabinieri "Lancieri di Montebello" situata a Milano. L'operazione ha visto la collaborazione di Harpaceas come partner tecnologico, insieme al Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche di Lombardia ed Emilia Romagna e al team del professore dell'Università di Brescia Angelo Ciribini, tra i maggiori esperti italiani di BIM.
Il complesso edilizio si trova in centro città, lungo la direttrice che collega il Castello Sforzesco con Corso Sempione, in un tessuto urbano residenziale ad alta densità e si estende su una superficie di 53.450 metri quadri.
Nella pratica è stato realizzato un modello unico 3D della palazzina alloggi, in cui sono indicate le diverse parti progettate con specifici software, arrivando a sviluppare un vero e proprio processo di progettazione OPEN BIM attraverso cui comunicare il progetto e tutti i dati, nelle differenti fasi progettuali. Le criticità individuate sono state inserite in un report, utilizzato dal team di lavoro per visualizzare e comunicare all'impresa costruttrice gli errori da non commettere. Uno dei software impiegati per l'analisi del progetto è Solibri Model Checker, in grado di tenere sotto controllo il costo di realizzazione dell'opera ottenendo le informazioni utili da un unico modello parametrico. Le regole di verifica utilizzate, come la "BIM Validation" o la "Clash Detection", hanno permesso il controllo dei livelli di qualità e coerenza del modello, nonché il rilievo di eventuali interferenze e problemi. Altre regole di verifica personalizzate sono state utilizzate per controllare la conformità del progetto alla normativa igienica per edifici civili, la superficie dei locali in base alla destinazione d'uso, la prevenzione di tutte le possibili barriere architettoniche e degli incendi.

 

"Ho deciso di dare il via alla sperimentazione - ha affermato il provveditore Pietro Baratono - con l‘avallo dei vertici del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, in quanto ritengo che il BIM rappresenti per la Pubblica amministrazione un investimento a lungo termine in grado di consentire da un lato una diminuzione dei tempi grazie all'efficientamento del processo costruttivo e della gestione dell'opera e dall'altro di garantire una maggiore efficacia dei sistemi di controllo. Inoltre il BIM, favorendo una dematerializzazione dei processi finalizzata all‘istruttoria dei progetti, consentirebbe di ottenere una significativa riduzione dei tempi amministrativi. Infine l'adozione di questo metodo nella Pa porterebbe senza dubbio a una razionalizzazione della spesa".