Recuperi – La struttura dell'inizio del Novecento è stata integrata con un avancorpo esterno

Il Docks de Paris è un edificio sottile in calcestruzzo, costruito agli inizi del secolo scorso. All'epoca venivano depositate temporaneamente nello stabile le merci che, trasportate sulla Senna su chiatte, attendevano di essere trasferite per mezzo di carri o in treno. La città di Parigi ha lanciato un concorso per la riqualificazione culturale ed edilizia del sito, che lasciava ai partecipanti la decisione sul mantenere o meno l'edificio in calcestruzzo esistente. Lo studio Jakob+MacFarlane ha deciso di conservare la struttura pre-esistente e di sfruttarla per la realizzazione del nuovo progetto. Il blocco originario, costruito nel 1907 con la funzione di deposito industriale per il porto di Parigi, fu il primo della città a essere realizzato in cemento armato. La struttura a tre piani contava quattro padiglioni, ognuno dei quali con una campata da 10 m di larghezza e quattro da 7,5 m. A livello del Quai Austerlitz, la campata da 10 m era accessibile dalla strada, mentre le altre rimanevano 1,25 m più in alto allo scopo di facilitare il carico e l'immagazzinamento delle merci da trasportare. Il nuovo progetto si basa sul concetto di 'Plug-Over', creando un avancorpo esterno che trae ispirazione dalla Senna e dai camminamenti che corrono lungo le rive. Tale avancorpo, pensato per proteggere la struttura esistente, costituisce un nuovo livello in cui inserire percorsi per la circolazione pedonale, ospitare eventi e aggiungere un nuovo piano all'edificio esistente.

Un intervento a tutto campo
La nuova struttura nasce dalla deformazione sistematica del modulo della costruzione preesistente. Utilizzando il concetto di arborescenza il nuovo edificio “spunta” da quello vecchio come un ramo da un albero. L'avancorpo ha una parte esterna in vetro, una struttura in acciaio, una copertura in legno e un tetto ricoperto con erba, da cui si gode un panorama dalle tante sfaccettature. Il sistema 'Plug-Over' non solo permette di sfruttare al meglio l'involucro dell'edificio ma consente di creare uno spazio per la circolazione pedonale, un percorso continuo che corre dai piani più bassi dell'edificio, costeggiando la Senna, fino a raggiungere il tetto per poi riscendere in una sorta di anello continuo, che permette all'edificio di inserirsi e diventare parte del contesto urbano. Il programma di riqualificazione prevede che gravitino attorno alla struttura il mondo della moda e del design, l'edificio ospiterà l'Istituto per la moda francese (Ifm), etichette di produzione musicale, librerie e ristoranti, nonché spazi espositivi.