Iniziative – La Regione ha stanziato un fondo di 143 milioni di euro per la riqualificazione energetica degli edifici residenziali

Efficienza energetica e bioedilizia per l'edilizia residenziale. La Regione Toscana nell'ambito della manifestazione Green Days ha presentato le misure varate in materia con un fondo di 143 milioni di euro per sostenere la riqualificazione energetica degli edifici.
La Toscana punta in alto e prevede che le case in costruzione abbiano parametri di efficienza energetica superiori del 30% rispetto a quelli previsti dalla legge nazionale. Di prossima emanazione uno specifico bando per i Comuni che intendono presentare progetti pilota d'eccellenza in materia, progetti che dovranno già raggiungere l'obiettivo “costo zero” richiesto dall'Europa (edifici a costo zero in termini energetici entro il 2019) e che serviranno da buone pratiche per tutto il territorio.
In cantiere c'è anche la nuova legge sull'edilizia sociale. "Il fulcro della nuova legge - spiega l'assessore Baronti  - sono progetti integrati che mettono insieme l'aspetto sociale e quello abitativo in un contesto di riqualificazione urbana e di risparmio energetico. In questa ottica diciamo basta alle case popolari ghettizzate e allo spreco di territorio e puntiamo alla riqualificazione e al recupero di aree depresse e degradate, dove le tecniche di bioedilizia e bioarchitettura diventano obbligatorie. Insomma, con la nuova legge i finanziamenti regionali saranno erogati solo a patto che si rispettino questi obiettivi, come già abbiamo cominciato a fare con il pacchetto da 143 milioni di euro."

La sostenibiltà è quindi intesa in senso lato: energetico e ambientale, ma anche sociale. "Vogliamo incentivare buone pratiche e progetti pilota per condomini dove gli abitanti non siano degli sconosciuti ma ci sia spazio per la socializzazione e lo scambio di servizi di tipo sociale. Vogliamo ricostruire - ribadisce Baronti - l'abitare mediterraneo, recuperando non solo dal punto di vista urbanistico e architettonico, ma anche dal punto di vista dell'insediamento umano e della qualità del vivere, la tradizione dei nostri paesi e delle nostre città mediterranee. Se il Nord Europa dimostra per ora di essere più virtuoso sulla sostenibilità non significa che dobbiamo rinunciare a quello che di buono offre il nostro patrimonio sociale e culturale per raggiungere lo stesso obiettivo."