Opere – Mattoni scuri e ampie finestre senza un rigido allineamento: la residenza di Claus en Kaan Architecten si inserisce in un progetto di sviluppo urbano ad Amsterdam

L'Olanda, per eccellenza luogo dell'uomo comune (i quartieri residenziali non sono divisi per classi sociali), è da sempre un paese concentrato sui temi della qualità architettonica e del benessere ambientale. Uno dei soci dell'affermato studio Cie Architecten, Pi de Bruijn, è stato incaricato nel 2000 di progettare un piano di sviluppo urbano per una vasta area, collocata nella zona sud-orientale di Amsterdam, adiacente a un elegante edificio realizzato da Hendrik Petrus Berlage nel 1908. Uno degli obiettivi più rilevanti del piano era la ricostruzione del fronte stradale di Sarphatistrat: il risultato è un prospetto compatto e armonioso.

La facciata della residenza studentesca di Claus en Kaan Architecten, che interessa una lunga porzione dell'importante arteria viaria su cui si affaccia, reinterpreta parzialmente l'edificio preesistente e le costruzioni adiacenti: la linearità di Sarphatistrat, infatti, è enfatizzata anche dalla presenza di un complesso universitario progettato dall'architetto locale N. J. J. Gawronski. Seppure compatto, il prospetto presenta delle ampie vetrate che, senza una rigida matrice che allinei le aperture verticalmente e orizzontalmente, lo rendono vivace, permeabile e mai monotono: un tributo all'architettura moderna olandese, caratterizzata da ampie finestrature.

Anche il mattone clinkerizzato, di colore bruno scuro, è un elemento che da sempre caratterizza la produzione edilizia olandese, proprio perché poco igroscopico e quindi naturalmente adeguato ai climi freddi e umidi. Nei Paesi Bassi, la tradizione del mattone, utilizzato come elemento strutturale e di rivestimento, ha radici antichissime e rappresenta uno dei tratti inconfondibili dell'architettura olandese, come dimostrano i numerosi capolavori realizzati dalla Scuola di Amsterdam, in cui questo edificio s'inserisce con merito. L'edificio, che oltre a uffici e negozi, accoglie 61 minilocali per studenti universitari, contrappone al vivace prospetto stradale un fronte posteriore leggero e rigoroso, in cui il segno principale è costituito dai ballatoi metallici che distribuiscono le camere ai diversi piani.

La parte delle residenze offre delle camere singole e doppie, distribuite secondo la più classica delle tipologie “ad albergo”, con spazi interni tali da poter essere assimilate a mini alloggi. Per “allargare” gli spazi interni, la parete esterna è completamente vetrata: tutte le aperture dei piani delle camere sono, dunque, inquadrate in cornici di metallo. La familiarità degli ambienti interni, il numero contenuto di studenti e il modello adottato, sono gli elementi che, oltre a favorire l'integrazione tra gli occupanti, hanno sviluppato un forte senso di appartenenza e responsabilità sociale tra tutti gli utenti dell'edificio. Al piano terra, riservato ad attività commerciali, spiccano i due ingressi allo studentato, facilmente identificabili per dimensione, materia e colori.