Marmi e pietre – Il volume degli scambi commerciali a livello mondiale è calato del 9% nel 2009 ma da più parti arrivano segnali di ripresa

Il mondo lapideo, coinvolto nel ristagno del sistema economico, si è dovuto confrontare con un 2009 assai difficile che ha coinciso con un regresso del 9% nel volume mondiale di scambi commerciali. Del resto, l'attività costruttiva ha registrato una flessione in tutti i maggiori Paesi, con la sola eccezione della Cina, caratterizzata da un aumento del 20 per cento. Le condizioni maggiormente critiche hanno colpito i consumi degli Stati Uniti e conseguentemente dell'export settoriale europeo e sudamericano. Gli effetti negativi della congiuntura si sono avvertiti in modo minore in Asia, soprattutto in Cina e India, massimi esportatori lapidei mondiali, dove le quantità spedite sono rimaste prossime ai livelli dell'anno precedente; nel primo caso, con forte prevalenza dei materiali grezzi e, nel secondo, dei prodotto finiti.

Il calo del 2009
I prezzi medi tendono a flettere, sia pure in misura circoscritta, evidenziando variazioni molto rilevanti fra le quotazioni praticate nei Paesi in via di sviluppo e nei mercati maturi, in particolare nell'Unione Europea. Il consumo mondiale del 2009 è stato pari a 1.140 milioni di metri quadrati, con un calo di circa un punto percentuale rispetto all'anno precedente. La riduzione degli investimenti in tecnologie è stata più consistente: da un lato, per l'importanza delle innovazioni effettuate negli esercizi precedenti e, dall'altro, per la propensione a rinviare gli interventi di sostituzione, tipica delle fasi recessive.

Inversione di tendenza?
Lo scorcio iniziale del 2010 ha fatto confidare in una prossima inversione di tendenza. Nel primo trimestre dell'anno le compravendite immobiliari negli Stati Uniti hanno evidenziato una discreta ripresa, mentre la fiera cinese di Xiamen, ormai assurta ai vertici mondiali, è stata un successo, sia per quanto riguarda i visitatori (oltre 100 mila, in crescita di circa un quinto), sia per gli spazi venduti (90 mila metri quadrati) a 1.300 espositori provenienti da 45 Paesi. Non mancano problemi strategici di grande rilievo, cominciando dal finanziamento degli investimenti arrivando alla sostenibilità ambientale, passando per la sicurezza. Tuttavia, com'è emerso dal recente Congresso mondiale di Alicante, anche in quest'ambito sta maturando un clima di maggiore attenzione.