Le grandi coperture: il calcestruzzo armato

Testo di Alessandro Bonaventura

Solo all'inizio del Ventesimo secolo, nel campo delle costruzioni industriali e commerciali, il calcestruzzo armato si impone in modo importante, grazie alla sua economicità ed allo sviluppo di sistemi di calcolo adeguati che permettono di sfruttarlo come materiale particolarmente idoneo alla copertura di grandi luci.

La resistenza dell'acciaio alla trazione e del calcestruzzo alla compressione si trovano unite in un unico materiale; fondamentalmente è possibile assegnare al calcestruzzo armato, in ogni sezione trasversale, la resistenza alla trazione e alla compressione corrispondenti allo stato tensionale che si instaura; caratteristica, questa, che permette di realizzare costruzioni nelle quali viene eliminata la distinzione tra elementi attivi e passivi, ossia portanti e portati. Le caratteristiche statiche, l'economicità, legata alla facilità di reperire ovunque i componenti base, l'ottimo comportamento e la capacità di resistenza al fuoco, la possibilità di ottenere qualsiasi forma e le particolari caratteristiche della superficie a vista offrono al progettista infinite possibilità espressive, soprattutto nel campo delle coperture di grande luce.

In epoca moderna la realizzazione delle grandi coperture in cemento armato è legata all'applicazione di diversi sistemi e tecnologie costruttive. Il getto in opera consente la realizzazione di qualsiasi tipo, dimensione e forma di copertura; la prefabbricazione in stabilimento o a 'piè d'opera', in relazione alle dimensioni e alla trasportabilità degli elementi, permette grande rapidità di esecuzione ed economicità; la copertura 'semiprefabbricata' - ovvero realizzata mediante sistemi misti, composti da elementi principali prefabbricati solidarizzati con getto in opera - unisce i vantaggi della 'monoliticità' del calcestruzzo alle esigenze di economicità, rapidità esecutiva e fruibilità veloce degli ambienti. Inoltre, l'introduzione di elementi precompressi (pre-tesi o post-tesi) ha permesso il superamento di luci sempre più rilevanti ed ha permesso lo sviluppo di tecnologie costruttive sempre più veloci ed efficaci.

La continua ricerca, l'introduzione sul mercato di conglomerati ad elevate prestazioni tecniche, ottenuti attraverso l'utilizzo di additivi e componenti base di qualità superiore, l'introduzione di elementi nuovi, come nel caso dei fibrocementi, controlli più avanzati sui materiali e sulla produzione consentono di estendere l'applicazione del calcestruzzo laddove l'impiego era condizionato dai tradizionali limiti del materiale: durabilità, degrado, scarso adattamento alle atmosfere aggressive, impermeabilità, ecc. Va ricordato, inoltre, che caratteristica fondamentale del calcestruzzo è la massa: essa conferisce al materiale un'elevata inerzia termica e buone caratteristiche di isolamento acustico, migliorando quindi gli standard abitativi degli ambienti così progettati.

Nel trattare il tema del superamento di grandi luci, utilizzando il calcestruzzo, vanno sicuramente menzionati come precursori Nervi e Morandi. Questi, fra i primi, sfruttano la possibilità di mettere in evidenza gli schemi portanti delle opere e, grazie alla malleabilità del materiale, riescono a realizzare forme completamente nuove introducendo gli innovativi sistemi di copertura a superfici portanti.

Per approfondire l'argomento:
Tipologie costruttive

National Gallery of Art, Washington D. C., 1978, J. M. Pei

National Gallery of Art, Washington D. C., 1978, J. M. Pei

National Gallery of Art, Washington D. C., 1978, J. M. Pei

National Gallery of Art, Washington D. C., 1978, J. M. Pei

Aula Paolo VI, arch. Nervi

Aula Paolo VI, arch. Nervi

Aula Paolo VI, arch. Nervi

Aula Paolo VI, arch. Nervi

Aviorimesssa di Orbetello, arch. Nervi

Aviorimesssa di Orbetello, arch. Nervi