Realizzazioni – Un complesso di piscine e zone benessere in Piemonte che integra l'architettura con l'ambiente circostante

Oltre 10.000 mq costituiscono il nuovo complesso termale di Premia. Situato in una zona ambientale di notevole pregio, quella della Comunità montana Antiorio Divedro Formazza, che vanta la presenza sul suo territorio della cascata del Toce, del primo Parco naturale piemontese (Alpe Veglia e Devero), oltre a notevoli esempi di archeologia industriale e architettura alpina, costituiti dalle maestose centrali idroelettriche di Pietro Portaluppi.

L'intervento rielabora le specifiche funzioni delle terme in un contesto architettonico rispettoso delle bellezze ambientali, anche attraverso un'attenta interpretazione delle tipologie edilizie dei luoghi.
L'edificio di forma semplice riconfigura, attualizzandone le tecnologie e la composizione architettonica, i modelli formali della tradizione locale. La costruzione prevede, infatti, un basamento in serizzo, pareti esterne rivestite di legno, una copertura in lastre di beola e grandi aperture vetrate, che inquadrano i punti più suggestivi della vallata.

Il percorso d'acqua
Il corpo di fabbrica ha un andamento a L che racchiude uno spazio, aperto verso sud, in cui si sviluppa una grande piscina esterna. Il percorso d'acqua prosegue, collegandosi anche verso l'interno, con altre piscine dedicate a varie funzioni terapeutiche; saune, aerosol terapia e trattamenti in acqua completano la dotazione del centro.
Cinque vasche interne con funzionalità differenti (percorso vascolare, zona idromassaggio, una vasca attrezzata, una per il nuoto libero e una per i bambini), si aggiungono alle tre vasche esterne. Altre attività terapeutiche sono state organizzate ai vari piani: wellness, trattamenti della pelle, area medico/curativa, fitness, zona estetica.

L'organizzazione degli spazi
L'ingresso al Centro termale è collocato al piano inferiore, in stretta relazione con l'ampio parcheggio: una scala circolare sospesa e due ascensori connettono i vari livelli dell'edificio. La zona d'ingresso si affaccia su una piazza, pensata e risolta come un museo all'aperto della vasta produzione lapidea locale.
Al piano superiore, in adiacenza con l'area riservata all'accoglienza, è collocata la zona bar-ristoro, che si prolunga anche in una vasta terrazza panoramica. Il piano rialzato si affaccia verso il giardino e la piscina, mediante ampie vetrate protette da un porticato di legno; la copertura dell'edificio, realizzata in pietra, comprende una serie di lucernari per l'illuminazione ottimale degli spazi destinati al fitness e alle cure estetiche, disposti nel sottotetto.

La grande vasca esterna è collegata con quella interna attraverso un percorso d'acqua continuo. La piscina presenta un fondale scenografico, costituito dalla montagna e dal fiume, la cui posizione prospettica sembra alimentare la vasca stessa. Le ampie vetrate e terrazze offrono un contatto diretto con le montagne, la cui matericità è ripresa nelle scelte formali della costruzione. I materiali e la semplicità del complesso, consentono d'impostare un dialogo equilibrato sia con il contesto urbano sia con il paesaggio naturale. Le falde e i rivestimenti delle pareti esterne sono chiare citazioni dell'architettura locale, tuttavia rivisitata nella modernità delle aperture che marcano le facciate.