© Laura Fantacuzzi

Un ecosistema aperto e inclusivo a sostegno del business e dell’innovazione per startup e aziende. Nella quiete del chiostro restaurato di un convento quattrocentesco, cui si accede dal portone di un palazzo che affaccia su corso di Porta Romana a Milano, trovano spazio 2.700 mq con 200 postazioni di lavoro per ospitare circa 50 startup.
Nato a Parigi nel 2014 per iniziativa di Crédit Agricole, il progetto Le Village è oggi presente in Francia con 29 siti attivi e altri in prossima apertura. Il progetto, destinato a espandersi in ambito internazionale, inaugura in Italia la prima struttura insediata fuori dai confini della Francia. Il programma prevede anche l’apertura di altri spazi in città italiane ed europee. Gli obiettivi sono quelli di facilitare la possibilità di matching tra partner e startup all’interno di questo e altri Village, la cross contamination di competenze e business, offrire un programma di affiancamento personalizzato per lo sviluppo di startup e di giovani aziende ad alta innovazione e potenziale di crescita attraverso un sistema cooperativo che coinvolge partner pubblici e privati. Un luogo nuovo, quindi, con uffici e strutture per ospitare le aziende innovative e chi le supporta, un vero e proprio ecosistema dedicato alla condivisione di esperienze e competenze e alla creazione di business e innovazione per favorire lo sviluppo economico locale.

Il concetto base è quello di ecosistema. Oltre che uno spazio per lavorare e incontrarsi, il “villaggio” offre una serie di servizi: mentoring, programmi di formazione, coaching, incontri di matching con investitori e aziende corporate, supporto al fundraising e all’internazionalizzazione. L’obiettivo di promuovere l’innovazione territoriale si è focalizza sulla selezione delle startup - affidata a Crédit Agricole ai partner e alla collaborazione e alle competenze di abilitatori del mondo dell’innovazione sia pubblici sia privati - secondo 7 aree tematiche Food, Fashion, Furniture Fintech/Insurtech, Future Mobility, France e Farmaceutica. Il tutto è supervisionato da un Sindaco, Gabriella Scapicchio, che, proprio come in una città, monitora la caratterizzazione degli spazi e i flussi che lo abitano.
Il progetto di interior design di DEGW, brand del gruppo Lombardini22 dedicato alla progettazione integrata di ambienti per il lavoro, si è confrontato con il pregio di un ex convento del Quattrocento recentemente ristrutturato vincolato alla Soprintendenza delle Belle Arti di Milano, e con le necessità di creare da queste premesse storiche un ambiente fresco e innovativo, pronto a ospitare realtà giovani e intraprendenti. Un ibrido di tempi e funzioni, quindi, per una progettazione stimolante, votata all’ascolto delle peculiarità del sito e delle necessità del cliente. Il rispetto per la storia architetturale si è miscelato con il necessario tocco di freschezza richiesto dalla nuova identità degli spazi. L’interior design fatto di trasparenze e arredi informali rispecchia l’innovazione e l’agilità delle startup che abitano gli spazi dell’antico chiostro milanese. Il progetto si sviluppa su tre piani: spazi conviviali e di condivisione si mescolano agli ambienti deputati al lavoro come stanze chiuse e aree in open space, intorno all’ampia area verde del chiostro centrale arredato con divani e arredi concepiti per il relax e la condivisione.

Al piano terra che si sviluppa su quasi 1.000 mq, al di là delle partizioni vetrate realizzate per godere dell’armonia del chiostro anche dall’interno, i porticati sono arredati con tavoli, sedute, poltrone e macchie diffuse di verde vegetale per incontri informali. Al piano terra, dalla piazza, si sviluppano differenti meeting room e spazi concepiti per accogliere diverse attività. In particolare sono tre le sale speciali. La Place è il cuore di Le Village, lo spazio più caratteristico e ampio, aperto a tutti gli ospiti, riconfigurabile per eventi e conferenze; Living Lab, ambiente per eventi e attività collettive, e la sala VIP, per incontri e meeting su prenotazione. Lo spazio è punteggiato da sale a doppia altezza, di piccolo taglio per le aziende e le startup. Sono stanze progettate per ospitare dalle 6 alle 8 persone.
Al primo piano, più piccolo a causa della doppia altezza delle sale del piano terra, il loggiato aperto sul cortile con tavolini e aree informali abbraccia le sale di piccolo taglio per startup (per 6-8 persone), le meeting room, i servizi come i locker e le fotocopiatrici, oltre a due punti break - coffee kiosk, food kiosk con verde integrato. La distribuzione interna cambia al secondo e ultimo livello, ampio come il piano terra. Lo spazio è caratterizzato da grandi saloni dove è possibile affittare postazioni di lavoro, da sale di piccolo taglio per startup e passaggi per incontri informali. In tutti i piani, gli spazi di collegamento e di passaggio, gli androni, i portici e i loggiati diventano in modo spontaneo, grazie all’allestimento, ambienti per incontri e interazioni formali. L’accesso agli ambienti, così come la prenotazione delle scrivanie nelle zone meeting, è gestito attraverso un’applicazione apposita, serrature smart integrate nei serramenti e QR code su ciascuna postazione di lavoro. Il lavoro di DEGW si è focalizzato sulla distribuzione degli spazi per renderli fruibili e adatti alle esigenze di flessibilità e innovazione delle startup: privacy e concentrazione sono fattori essenziali esattamente come la necessità di incontro e di interazione.
“L’intervento è stato svolto con delicatezza e profondo rispetto per il contesto storico. DEGW vi ha introdotto elementi di modernità e freschezza per arredi e spazi flessibili, in armonia con la nuova identità dell’ex convento”  Alessandro Adamo, direttore DEGW e partner Lombardini22.

Gli ambienti sono mantenuti semplici, con accenti di colore sui toni del verde. Si è scelto di lasciare protagonista l’antica architettura, così connotata e significativa. I pavimenti in cotto richiamano alla memoria l’antica identità del sito così come gli alti soffitti in legno. Grande attenzione è stata posta al miglioramento del comfort acustico degli spazi, principalmente degli ambienti a volta del piano terra dove si è scelto di giocare con elementi fonoassorbenti in modo decorativo oltre che funzionale attraverso creative composizioni sospese che smorzano l’austerità dell’architettura. I pannelli fonoassorbenti sono utilizzati anche per dividere gli spazi e sulle pareti, contribuendo a comporre giochi cromatici e scenografici. I pannelli diventano così parte integrante degli spazi, connotandoli con tocchi di colore virati sul verde nel rispetto del colore istituzionale di Crédit Agricole. L’illuminazione è sempre diversa per rispondere alle differenti necessità degli ambienti e delle persone che vi lavorano.

Scheda progetto
Cliente: Le Village by Crédit Agricole Milano
Luogo: Milano
Area: 2.700 mq
Tipologia: Uffici
Fine lavori: 2018
Client leader: Alessandro Adamo
Design leader: Giuseppe Pepe
Senior architect: Perla Perrotta
Servizi DEGW: Interior design, fit out, direzione lavori, allestimento artistico (con Artkademy)

Fotografie: Laura Fantacuzzi, Maxime Galati-Fourcade