Galleria fotografica – Il palazzo della società di Ingegneria InCA di Lussemburgo è stato ripensato grazie all'utilizzo di doghe di legno inclinate all’esterno, che divengono scaffalature per l’archivio all’interno

Rifunzionalizzazione e nuova identità per la valorizzazione del costruito: questi sono i due obiettivi che la Società di Ingegneria InCA di Lussemburgo ha voluto perseguire all'interno del progetto per la loro nuova sede, sviluppato in collaborazione con lo studio di architettura Steinmetz De Meyer, trasformando un capannone industriale di falegnameria in un edificio per uffici. L'azione riqualificatrice si configura come la risposta multipla a due necessità sostanziali: da una parte, studiare uno spazio funzionale e flessibile adatto a uno studio moderno e in evoluzione, dall'altra, caratterizzare e valorizzare l'immagine complessiva della società.

La sfida progettuale
Il progetto si è dimostrato una sfida sia per i caratteri del sito in cui la sede si trova ubicata - zona industriale periferica scarsamente attrattiva - che per i canoni architettonici che identificavano la preesistenza, ovvero un capannone industriale standardizzato e anonimo. La realizzazione ha riplasmato l'involucro edilizio rendendolo rappresentativo della nuova funzione insediata e valorizzando l'ambiente circostante, riqualificando contemporaneamente il costruito e il suo contesto in un rapporto sinergico e dialettico. Il manufatto si colloca a un livello maggiore (circa +3,50 m) rispetto alla quota della sede stradale. Questo ha permesso di ripensare l'enorme basamento, inizialmente un semplice e poco curato terrazzamento artificiale, sia da un punto di vista strutturale che per migliorarlo esteticamente. Perciò sono stati costruiti muri di sostegno a secco, realizzati con un sistema modulare formato da gabbie prefabbricate prefinite e drenanti. Tali gabbie sono realizzate in acciaio zincato, calcolate per permettere il sollevamento e la posa con un braccio meccanico (tondini con diametro 6 mm), riempite con pietrame porfirico di varie pezzature e rifinite, nella parte a vista, con pietrame tranciato di origine lavica. Questa soluzione permette di mettere in sicurezza il pendio consolidando il terreno e, al contempo, restituisce un'immagine rivalutata del sito, facendo emergere l'edificio nella sua nuova identità.

Un parallelepipedo essenziale
L'accesso all'edificio è valorizzato da una grande scala rivestita in pietra lavica che permette di superare il dislivello di quota e conduce direttamente a una bussola d'ingresso agli uffici, con struttura di acciaio e vetro. Il progetto complessivo, inoltre, ha previsto la riqualificazione di tutto il piazzale a latere e antistante l'edificio, con la sistemazione del verde e la creazione di diversi posti auto. La nuova sede della società, atta a ospitare più di 90 professionisti, appare come un edificio molto compatto, una sorta di grande parallelepipedo pulito ed essenziale, con uno sviluppo planimetrico di 25x40 m, un'altezza al colmo di circa 7,10 m, e scandito da una rigorosa modularità dell'involucro esterno. Quest'ultimo, infatti, è costituito da una serie di moduli prefabbricati, trasparenti e opachi, disposti su due ordini alterni; gioca un ruolo di contrasto la finitura esterna: doghe di legno disposte verticalmente sui moduli opachi e serrande metalliche a lamelle orizzontali a oscuramento dei moduli trasparenti. Nella distribuzione interna, i progettisti hanno studiato un mix di zone tra openspace, spazi di lavoro individuale - permeabili alla vista e alla luce - spazi per riunioni e locali a uso comune, dislocati planimetricamente su due livelli, con grande attenzione al benessere e al comfort ambientale e ricercando soluzioni tecnologiche (impiego di materiali “vedo non vedo”) e funzionali atte a garantire adeguati livelli di illuminamento e di ventilazione.

Gli spazi di lavoro
Il piano terra si compone di una zona di accoglienza, un locale segreteria e diversi uffici, singoli o con poche postazioni - lavori di ingegneria edile - oltre a spazi per uso comune come cucina e zona pranzo, immediatamente affacciate sul cortile interno, e locali più tecnici e di servizio (bagni, locali tecnici, stamperia, copisteria ecc.) che si inseriscono nelle strutture di calcestruzzo armato. Esse funzionano come nuclei di controvento per l'intero edificio, assieme ai setti portanti delle due rampe di scale che conducono al soppalco. Inoltre, nella parte più a sud del piano terra, è stato realizzato un ampio spazio a tutta altezza che accoglie l'archivio dei lavori affidati e condotti dalla società, che sfrutta un ingegneristico sistema di scaffalature studiate in accorpamento ai moduli prefabbricati opachi di tamponamento esterno. Al piano superiore si ritrovano una sala riunioni, a ridosso del cortile centrale, e sale/uffici con più postazioni di lavoro, dedicate ai settori dell'ingegneria idraulica, alle infrastrutture, al coordinamento e alla sicurezza delle grandi opere.

Un'architettura funzionale
La struttura portante esistente, composta da una serie di portali di acciaio poggianti su una piastra continua di fondazione di calcestruzzo armato, che permette di ripartire i carichi in maniera uniforme sul terreno, è stata conservata, ma opportunamente integrata per sfruttare al meglio tutta l'altezza del fabbricato e implementare così lo spazio sviluppando gli uffici su due piani. A tale scopo, è stata aggiunta un'ulteriore trave, solidale con il portale di acciaio esistente, che incrementa in altezza lo spazio abitabile del soppalco modellando la nuova copertura. Quest'ultima, con finitura esterna di alluminio, viene concepita attraverso una serie di pendenze e forature vetrate (lucernari sia apribili che fissi) per permettere alla luce di permeare gli ambienti interni e renderli piacevolmente vivibili. L'attenzione per la luce, l'adozione di soluzioni costruttive prevalentemente a secco, la prefabbricazione e l'impiego di materiali industriali grezzi (pannelli Osb, policarbonato, lastre di lamiera zincata ecc.) sono gli ingredienti, razionalmente mescolati, di un'architettura che diventa manifesto e chiara espressione della funzione che in essa è contenuta.