fiera – Attesi oltre settanta milioni di visitatori a Shanghai per l'Expo, aperta dal 1 maggio al 31 ottobre.

Prima esposizione universale sul tema della città, "Better City Better Life", Shanghai 2010 apre le porte ai visitatori con l'intento di mettere a confronto esperienze diverse nel campo dell'innovazione tecnologica, dell'urbanistica, dell'abitare contemporaneo, e di promuovere uno sviluppo sostenibile condiviso. Tematiche riprese anche nel logo dell'Expo, ispirato al carattere cinese che significa "mondo": un segno grafico che rappresenta "comprensione, comunicazione, unione e cooperazione", basi imprescindibili per una crescita realmente sostenibile.

Per 184 giorni duecento stati e organizzazioni internazionali presenteranno la loro visione sull'innovazione possibile della vita urbana nel ventunesimo secolo - si prevede infatti che oltre la metà della popolazione mondiale entro il 2010 abiterà in città -, esplorandone le potenzialità anche attraverso le architetture dei padiglioni. Edifici particolarmente espressivi, sunto delle interpretazioni sul tema Better City Better Life di ogni nazione partecipante e dello stato dell'arte dell'innovazione materico-tecnologica: dalla Sensual City galleggiante sull'acqua della Francia alle verdi Pulsing Cities del Brasile, dalla Città del futuro italiana di cemento trasparente al futuribile "riccio" dell'Inghilterra, con oltre 60.000 sottili tondini acrilici contenenti semi di piante diverse, collezionate per un progetto di bio-diversità.

Prima della conclusione della manifestazione, quale pietra miliare nella storia delle Esposizioni Mondiali, sarà pubblicata la Dichiarazione di Shanghai, riassunto delle esperienze presentate e nel contempo delle aspirazioni comuni per la cooperazione e lo sviluppo urbano, al fine di lasciare una sorta di eredità spirituale concreta che rimanga anche dopo l'Expo.

Occasione di rilievo, dal punto di vista dell'architettura e dei contenuti, l'Expo di Shanghai verrà trattata anche nei prossimi numeri di Area, Arketipo e Frames.