approfondimento – La pelle di un edificio testimonia i "trend" dell'architettura e dell'innovazione di prodotto. L'uso delle facciate vetrate, per esempio, comporta vantaggi sia a livello estetico che funzionale.

Non è soltanto "l'estetica" che rende così importante la facciata, ma una combinazione di fattori come, per esempio, la complessità tecnologica, i materiali e le finiture impiegati, le prestazioni, la dimensione e l'ubicazione del progetto. È quindi del tutto naturale che proprio l'involucro edilizio, soprattutto quello leggero e vetrato, sia uno dei termometri più attendibili e puntuali nel segnalare le nuove tendenze nel campo dell'architettura, indicando i cambiamenti che riguardano non solo gli aspetti compositivi del costruire, ma anche quelli relativi ai materiali, ai prodotti e alle tecnologie realizzative. Inoltre, oggi, l'involucro edilizio è anche elemento di scambio multimediale e veicolo d'informazione. L'involucro trasparente, grazie all'applicazione di sistemi a retroilluminazione o di sistemi filtranti, è in grado di trasmettere immagini, filmati e informazioni, oppure semplicemente cambiare colore dal giorno alla notte o da stagione a stagione. I segni di questo cambiamento possono essere riassunti in un progressivo passaggio da facciate vetrate prevalentemente monocrome e riflettenti a sistemi policromi, con l'impiego di materiali di rivestimento sintetici e a base ceramica, di superfici vetrate sempre più ampie, caratterizzate dall'uso di vetri fortemente trasparenti oppure serigrafati o smaltati, ma accompagnati da elevate prestazioni termiche invernali ed estive, nonché acustiche. L'impiego dei materiali non è più ristretto al solo campo del vetro e dell'alluminio, ma si assiste sempre più all'accostamento di tecnologie e materiali diversi: pietra naturale e sintetica, grès ceramici dagli spessori sottilissimi, pannelli compositi a nido d'ape, acciaio inox, legno e legno lamellare, leghe di titanio e di rame. Molto spesso è difficile distinguere se la spinta all'innovazione viene dal "basso", dal mondo dell'industria, oppure "dall'alto", dalle idee dei progettisti. Di certo la ricerca e lo sviluppo dei materiali e dei prodotti sono tesi a spostare sempre più in là i limiti applicativi delle tecnologie (dimensioni sempre maggiori, spessori più contenuti, resistenze meccaniche elevate, migliori prestazioni acustiche ed energetiche). Attualmente, l'innovazione tecnologica è fortemente orientata ad approfondire e migliorare il rapporto tra involucro ed energia. Da questo punto di vista, si può osservare come, nell'arco degli ultimi dieci anni, si sia progressivamente passati da facciate a "risparmio energetico" a facciate che "risparmiano e producono energia" per arrivare a facciate che "risparmiano, producono energia e la mettono al servizio dell'edificio". Le prime sono quelle che hanno ottimizzato, attraverso un maggior grado di isolamento, le loro performance energetiche in termini di riduzione dei bisogni di energia primaria dell'edificio. Le seconde sono quelle che hanno spostato il loro funzionamento da un concetto prettamente "passivo", come quello dell'isolamento, a quello "attivo", combinando gli aspetti di isolamento termico, protezione solare con il fotovoltaico, la ventilazione ibrida e il solar cooling. Infine, le facciate di "terza generazione" sono quelle che, grazie alla domotica e alla building automation, permettono non solo di isolare, ma anche di produrre energia pulita e rinnovabile e di metterla al servizio dell'edificio per alimentare differenti sistemi, come, per esempio, l'illuminazione, la ventilazione, l'automazione e le reti IT. Le tecnologie costruttive dell'involucro si sono molto diversificate e specializzate in relazione a precise richieste progettuali che variano da edificio a edificio, e che spesso realizzano, o cercano di realizzare, un'adeguata integrazione architettonica e compositiva di elementi tecnici oggigiorno fondamentali e imprescindibili, quali le schermature solari esterne e i sistemi di produzione di fonti energetiche rinnovabili.

Anche le parole "sostenibilità" e "progettare sostenibile" sono entrate a far parte del contesto dell'involucro edilizio. In Italia, come in altri Paesi europei, si affermano negli ultimi anni i protocolli di ecosostenibilità delle costruzioni che si basano sull'attribuzione di crediti per ciascuno dei requisiti caratterizzanti la sostenibilità di un edificio. È dunque evidente l'impatto che l'involucro edilizio ha sull'applicazione di un protocollo di ecosostenibilità: utilizzo di materiali riciclabili e riciclati, contenimento dei consumi energetici e delle emissioni di "gas serra", integrazione di fonti energetiche rinnovabili con particolare riferimento allo sviluppo delle tecnologie fotovoltaiche a film sottile.