Manufatti in vetrocemento

Autore testo: Marvit Basile

Il vetro cemento è adoperato, in numerose applicazioni, per dare agli ambienti chiusure orizzontali e verticali che permettano il filtraggio della luce.
E' la tecnica che utilizza i cosiddetti diffusori: blocchi di "vetro pressato" a piastra massiccia cava o a camera d'aria, lavorati a superfici multiprismatiche.
E' possibile, tramite le numerose possibilità di combinazione con figure vetro, ottenere differenti valori di trasmissione della luce ed una definizione più o meno nitida dell'immagine che sta oltre la parete. La presenza della camera d'aria assicura valori di isolamento termico con prestazioni pari a quelle ottenute utilizzando comuni vetri doppi.
I mattoni in vetro cemento assicurano un elevato valore di isolamento acustico, addirittura superiore a quello delle pareti in laterizio pieno di pari spessore.

La tecnica d'utilizzo nelle strutture orizzontali è paragonabile a quella dei solai in latero-cemento, dove si includono gli elementi in vetro in sostituzione delle pignatte di laterizio.
Poiché il vetro viene fatto resistere solo a compressione, le solette sono semplicemente appoggiate, anzi possono essere addirittura prefabbricate e collocate in opera entro appositi alloggiamenti.
I mattoni in vetro non costituiscono elementi strutturali poiché svolgono funzioni di solo tamponamento, sostenendo il proprio peso ed un carico utile perpendicolare alle aree visibili. Tale carico deve essere prevalentemente statico, quindi le strutture dovranno essere considerate pedonabili.
Utilizzando mattoni in vetro di formato piccolo si aumenta la sicurezza. Si consiglia una dimensione minima per le fughe tra i mattoni in vetro di almeno 3 cm. Il progettista deve considerare almeno 2-3 cm di distanza tra la struttura portante e la prima fila di mattoni in vetro del pannello vetrocementizio in modo da evitare che il vetro sia a diretto contatto dell'appoggio stesso.
Tale appoggio deve avvenire preferibilmente lungo tutto il perimetro del pannello attraverso l'interposizione di un giunto di scorrimento. Se i manufatti vetrocementizi sono a filo copertura o pavimento si deve prevedere, di testa al pannello, un giunto elastico di dilatazione sigillato con materiali stesi a freddo.
Quando la superficie in vetro cemento è a livello stradale, quindi carrabile, si applicano bicchieri di vetro montati su telai di ghisa che sporgono rispetto al livello medio del diffusore di pochi millimetri per sopportare il primo urto.
Per le coperture esistono inoltre tegole marsigliesi e coppi in vetro cemento. Per la loro utilizzazione il progettista dovrà prevedere l'apposizione di un sigillante sui bordi degli elementi in vetro allo scopo di assorbire le vibrazioni e i movimenti provocati da agenti atmosferici e assestamenti strutturali. Nel caso si vogliano realizzare dei lucernari all'interno di una copertura in tegole marsigliesi tradizionali in laterizio, occorre preventivamente verificare che queste siano abbinabili con quelle di vetro.

Per l'utilizzo del vetro cemento nelle strutture verticali si suggerisce, nel caso di pareti ampie, di suddividere la superficie in specchiature di dimensione massima di mq 15. Per superfici di dimensioni superiori occorre procedere a calcoli strutturali specifici. Tra i pannelli, il progettista dovrà prevedere un giunto di assorbimento delle dilatazioni e degli assestamenti strutturali di circa cm 1 in materiale imputrescibile.
Per la realizzazione di angoli retti possono essere utilizzati i mattoni in vetro cemento di forma esagonale o quadrata. Nel caso si vogliano creare angoli con gradi diversi le pareti possono essere raccordate utilizzando degli opportuni profili in metallo.

Generalmente esistono due tipi di fissaggio:
fissaggio per punti, che si ottiene proseguendo con barre di armatura, presenti in tutte le fughe orizzontali, entro fori predisposti nelle strutture verticali portanti poste in aderenza. I fori devono essere di diametro e profondità leggermente più grande delle barre utilizzate in modo che sia consentito un po' di gioco.
fissaggio continuo, lungo tutto il bordo verticale dell'opera vetrocementizia, ottenuto utilizzando dei profili in metallo o degli alloggiamenti con sezione ad "U". La dimensione interna tra le ali deve essere, oltre che costante, anche maggiore dello spessore del mattone in vetro per agevolare eventuali scorrimenti.

MANUFATTI IN VETRO CEMENTO

MANUFATTI IN VETRO CEMENTO

Vetrocemento

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