Materiali filmogeni

Film e rivestimenti organici o sintetici hanno generalmente funzione anticorrosiva, proteggendo e isolando altri materiali dall'ambiente.
Essi vengono solitamente applicati con pennello, con rullo o a spruzzo, stendendone più strati, di cui il primo, chiamato primer o fondo, è realizzato in materiale diverso dalla finitura e funge da supporto per gli strati successivi. I fondi non hanno buona resistenza agli agenti atmosferici, quindi devono essere rivestiti da prodotti, chiamati copertura o finitura, inerti alle azioni esterne. Tra questi due strati può essere apllicato uno strato intermedio, che funge da collegamento. Per i rivestimenti protettivi vengono usati prodotti inerti, quali il caolino, il talco, bario solfato, silice naturale, alluminio silicato.
Le categorie principali in cui vengono suddivisi i rivestimenti sono la pittura e la vernice.

La pittura è un prodotto pigmentato, con cui è possibile rivestire e proteggere una superficie, conferendole un colore diverso da quello naturale. Si tratta di una sostanza fluida e plastica che forma una pellicola sul supporto su cui è applicata. La pittura è costituita da due elementi: veicolo e pigmento.
Il veicolo è composto da solvente, diluente, additivi, ausiliari, plastificanti e legante, a sua volta basato sulle cariche, cioè la parte filmogena che formerà la pellicola dopo l'essicazione.
Il solvente ha la funzione di formare una soluzione con il legante e viene eliminato una volta terminata l'essicazione; il diluente permette di diluire il legante o la pittura se si presenta troppo viscosa e viene eliminato dopo l'essicazione; le cariche, chiamate anche inerti, filler, riempitivi o diluenti minerali, sono utilizzate per conferire potere riempitivo, resistenza all'abrasione, durezza e adesione.
Il pigmento è una polvere che conferisce varie proprietà come il colore, la resistenza alla luce e all'acqua, inerzia termica, potere anticorrosivo e può essere di varia origine: minerale (ossidi di ferro, metallici, luminescenti), organica (naturali e sintetici), mista o lacche.

La vernice è senza pigmenti, quindi trasparente, e non modifica l'aspetto esterno della superficie su cui viene applicata.
Le vernici siccative, costituite da olii siccativi, dopo essere state apllicate si trasformano in una pellicola con una certa durezza e resistenza agli agenti atmosferici. Attualmente le vernici siccative sono sostituite dalle resine alchidiche, che contengono acidi grassi provenienti dagli olii di diversa origine: siccativi come l'olio di lino, semisiccativi come quello di soia, non siccativi come l'olio di cocco, palma o ricino.
Le vernici acriliche possono essere di due tipi, termoplastiche e termoindurenti. Le prime non subiscono reazioni chimiche durante e dopo l'apllicazione e seccano per evaporazione del solvente; le seconde hanno una buona compatibilità con i polimeri con i quali vengono miscelati, presentano una migliore resistenza, rispetto alle prime, ad alte temperature e all'attacco degli agenti chimici.

Fonte testo:Tortorici Giovanni (a cura di), Architettura tecnica per gli allievi ingegneri junior, Alinea editrice, Firenze, 2005Â