concorso – Roma, 11 aprile 2011. Per la prima volta una casa italiana al Solar Decathlon, le Olimpiadi dell'architettura green. Una casa che produce 6 volte l'energia che consuma, che può essere montata in 8 giorni, realizzata con materiali tipici del paesaggio la ospita.

Presentato a Roma dal team MED in Italy il progetto in gara, una casa che consuma un quarto dell'energia usata nelle abitazioni tradizionali, pensata e realizzata per resistere ai cambiamenti climatici, soprattutto al caldo; perfetta per una struttura di turismo sostenibile ma anche in grado di rispondere a diverse emergenza abitative come ad esempio un post terremoto o un'ondata di migranti. Il progetto, realizzato da un team di docenti e studenti dell'Università di Roma TRE, in partenariato con il Laboratorio di disegno industriale della Sapienza, verrà portato a Solar Decathlon 2012, la gara internazionale ideata dal Dipartimento Energia degli Stati Uniti, una vera e propria Olimpiade dell'architettura sostenibile.

È la prima volta, a partire dalla prima edizione di Solar decathlon nel 1999, che un team italiano viene ammesso a questa competizione mondiale. Per vincere la palma di edificio più verde dell'anno sarà necessario superare dieci prove di efficienza dal punto di vista: costruttivo, energetico, comfort, funzionale, comunicativo, produttivo, e infine dell'innovazione tecnologica e della fattibilità economica. La finale si "disputerà" a Madrid nel settembre 2012. In gara altri 19 prototipi provenienti da 14 paesi: Brasile, Cina, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria.

"In realtà, la vera vittoria è già nell'essere stati scelti fra le centinaia di progetti presentati: quest'ammissione dà diritto a un premio che ha permesso l'avvio del progetto per il prototipo", spiega la Team leader di MED in Italy, l'architetto Chiara Tonelli. "È sostanzialmente la prima volta - aggiunge - che una casa bioclimatica viene progettata con maggiore attenzione all'isolamento dal caldo piuttosto che a quello dal freddo. L'architettura verde ha avuto negli ultimi decenni caratteristiche più nordiche che meridionali, ma noi mediterranei abbiamo una tradizione antichissima, che abbiamo recuperato e reinterpretato nella progettazione. Così la nostra casa resterà isolata dall'esterno nelle ore più calde e si aprirà quando il sole cala, mentre uno spazio aperto a patio funzionerà da zona di raffrescamento. L'amplissimo bagaglio di conoscenze tradizionali della regione mediterranea verrà declinato in un'architettura contemporanea e bella a vedersi. Inoltre sarà coniugato a tutte le tecnologie a basso consumo energetico e all'utilizzo del solare fotovoltaico: MED in Italy produrrà più energia di quanta ne consumi".