Muratura con blocchi di tufo

Autore testo e disegno: Giuseppe Maria Bagnuoli, Carlo Castrogiovanni

Il tufo è il testimone del tempo ed il suo fascino risiede proprio nella capacità di trasmettere sensazioni di solidità, di forza e, nel contempo, di naturalezza. Dal latino tuphos è una roccia sedimentaria piroclastica, formatasi in seguito alla cementazione di materiali vulcanici, come lapilli, ceneri e sabbie, oppure di detriti derivanti dal disfacimento di lave vulcaniche.
Nelle costruzioni in muratura, il valore estetico e compositivo del tufo consente di realizzare compiutamente quell'inserimento ambientale che è il fine di ogni ricerca architettonica negli interventi sul tessuto storico, nel contesto rurale, come pure nelle nuove aree di sviluppo edilizio.
Le murature con blocchi di tufo sono tuttora impiegate per la loro praticità ed economia, oltre che per la diffusione del materiale in alcune zone; esse si presentano abbastanza bene per piccoli edifici (al massimo tre piani), o per lavori di sopraelevazione, oppure per l'esecuzione degli ultimi due piani degli edifici più alti.
Il tufo vulcanico può essere utilizzato nel campo delle costruzioni oltre per la realizzazione di muri portanti di fabbricati, per muri di sostegno e muri divisori in blocchi squadrati nelle dimensioni più aderenti alle normative per le costruzioni in muratura e per quelle in zona sismica, trattandosi di materiali che per loro natura assicurano quelle resistenze minime necessarie alla sicurezza.

I blocchi hanno dimensioni commerciali di circa 30x40x13 cm e quindi permettono spessori di murature di 30 o 40 cm, o loro multipli, e possono essere combinati anche col mattone, avendo la stessa misura della base del medesimo (13 cm); ciò è particolarmente utile per l'esecuzione degli stipiti, delle porte e finestre. I blocchi di tufo possono anche avere dimensioni minori (dipende dagli usi locali), ma lo spessore per tale tipo di muratura non deve essere inferiore a 24 cm (D.M. 20 novembre 1987). La progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura ed il loro consolidamento sono regolamentati dalle norme tecniche di cui al D.M. 16/01/1996, ambedue emanati in forza al punto a) dell'art. 1 della legge n. 64 del 02/02/1974.
Ma la vera forza del tufo risiede nell'adattabilità in tutti quei tipi di opere murarie che si devono integrare con l'ambiente circostante. L'uso del tufo è particolarmente indicato per l'arredo dei giardini dove va a completare in maniera egregia il verde, proprio perché elemento naturale, e consente ad architetti e vivaisti di ricreare quelle condizioni di armonia che sono ormai così estranei al ritmo frenetico delle nostre città. Occorre tener presente che i blocchi di tufo, molto teneri appena cavati, induriscono all'aria nel tempo con perdita di acqua di cava; quindi non devono essere subito ricoperti interamente di intonaco, che ne impedirebbe il processo di indurimento, rendendo in oltre le murature stesse umide e malsane, oltre che poco resistenti.
 
Bibliografia:
G. K. Koening, B. Furiozzi, F. BrunettI, Tecnologia delle Costruzioni, Firenze 1989.

Muratura con blocchi di tufo

Muratura con blocchi di tufo

Muratura con blocchi di tufo

Muratura con blocchi di tufo