nuove opere – Nell'area dell'ex Foro Boario prende vita il centro culturale dedicato al cibo

Langhirano è un piccolo centro situato nelle pendici collinari dell'appenino parmense la cui notorietà e dovuta fin dai primi decenni del novecento alla lavorazione del prosciutto.
Lo studio dell'arch. Contini ha elaborato in passato un progetto di fattibilità in merito al recupero e alla valorizzazione di tutte le aree urbane tangenti il torrente che costeggia il centro abitato lungo tutto il lato est. Al nuovo parco fluviale veniva affidato il compito di ristabilire un legame fra il paese abitato e il fiume, legame che, con gli insediamenti industriali degli ultimi decenni, era stato gravemente compromesso. Con questi presupposti sono attualmente in fase di recupero alcune aree ed edifici  di proprietà pubblica situati in posizione strategica fra il centro storico e il torrente Parma.
La conformazione di queste aree sono il  frutto di un progetto urbanistico dei primi decenni del 1900 in cui si realizza il muro di difesa spondale e la conseguente regimentazione dell'alveo del torrente, bonificando e urbanizzando una vasta serie di aree tangenti al torrente stesso. Sono di questi anni le importanti realizzazioni pubbliche del macello comunale, del foro boario e degli edifici attigui, del campo sportivo e annesse tribune e del ponte che unisce Langhirano con il Comune di Lesignano.
Negli scorsi anni  è stata recuperata, attraverso un progetto dello studio, l'area dell'ex macello in cui è stato insediato il centro culturale, e ultimamente l'area dell'ex foro boario sede di uno dei tre musei del cibo previsti in provincia di Parma.
L'atteggiamento che ha guidato la fase di progettazione e conseguente realizzazione del museo è stato innanzitutto quello di una riscoperta dell'edificio esistente e delle sue principali caratteristiche.
Per questo oltre alla demolizione di tutti i tamponamenti che negli anni avevano chiuso le arcate del grande porticato ci si è limitati ad una "ripulitura" delle parti murarie riportando l'immagine complessiva al suo stato originario. Anche il mantenimento delle capriate lignee della copertura contribuisce oggi  a leggere  gli aspetti costruttivi dell'edificio.
All'interno di questo volume "riscoperto" si colloca in modo quasi autonomo  lo spazio allestitivo del museo formato da una grande struttura lignea predisposta per poter usufruire in futuro anche di un secondo piano espositivo.
Questo spazio non è altro che la riproposizione dello spazio ottenuto nei salumifici con l'uso delle "scalere" in legno dove vengono appesi i prosciutti per il periodo della stagionatura.
Fin dall'inizio si voleva ottenere un effetto di radicamento del museo al territorio attraverso un richiamo alla memoria storica. Il percorso museale ha infatti il compito di illustrare le caratteristiche e la storia di  un prodotto tipico (il prosciutto); per questo motivo si è cercato di trovare un legame con la tradizione del prodotto evocando un'immagine in cui riconoscere la storia della produzione.
Anche la cura dei particolari l'uso e l'accostamento di materiali tradizionali rimanda ad una sapienza artigianale che la lavorazione del prodotto necessita.
La progettazione  degli spazi esterni risente di una presa di distanza da quelle sistemazioni che troppo spesso trasformano le aree dei nostri centri minori in periferie, l'uso del verde e di una pavimentazione in semplice stabilizzato richiama la dimensione di "paese" piuttosto che di "città" contribuendo al  ricordo della sua funzione originaria di mercato all'aperto per il bestiame.
Il progetto propone anche il completamento edilizio di tutta l'area attraverso una nuova costruzione che ridefinisce perimetralmente una grande corte secondo lo schema del  progetto originario mai realizzato. All'interno di questa nuova costruzione sono previste le attività commerciali e di ospitalità legate al zona espositiva oggi realizzata.


scheda progetto

Luogo: Langhirano (PR)

Committente: Comune di Langhirano e comitato musei del cibo

Progettista: arch. Marco Contini

Progetto strutture: ing. Claudio Ferrari

Progetto elettrico: ing.Giampaolo Vecchi

Progetto impianti sanitari: C.D. studio

Geometra: Simone e Antonio Rossi

Fotografo: Paola De Pietri

Tempi progetto: 2003-2004

Tempi di realizzazione: 2005/2006