Museum of the Automobile  

Località Torrejón de la Calzada, Madrid, Spain
Committenza La Torre - Fundación Eduardo Barreiros
Progettisti Luis M. Mansilla y Emilio Tuñón
Collaboratori Ana del Arenal, María Langarita, Jorge López, Carlos Martínez de Albornoz, Ignacio Peydro, Andrés Regueiro
Impresa di costruzione J.G. Asociados, Alfonso Gómez Gaite
Progettazione 2005
Superficie costruita 26.000mq

Il museo dell'automobile si insedia in una parte di territorio delimitato dalla vecchia strada per Toledo, accesso attuale al paese di Torrejón de la Calzada, e dalla nuova strada che da nord gira verso nord-est.
Esiste un altro elemento che delimita l'appezzamento: una antica gola che evoca l'origine del luogo in cui ci troviamo, ricordandoci l'evoluzione e la trasformazione subita dalle fasce territoriali che circondano le città.
Un'evoluzione che non è dipesa soltanto dallo sviluppo industriale e postindustriale, ma anche da uno dei suoi principali frutti: l'automobile. L'area ha una superficie di circa 60.000m2 ed è suddivisa in due parti dal torrente Varahondas, che rappresenta l'ultimo limite naturale che attarversa il sito. Sarà nel settore nord, quello confinante con la vecchia strada per Toledo, che verrà costruito il museo dell'automobile.
Le verifiche di allineamento, obbligatorie data la vicinanza della superstrada e della strada, modellano un contorno di insediamento di forma approssimativamente triangolare. Questo ha portato alla prima decisione per la realizzazione dell'edificio: la forma cilindrica, capace di stabilire un rapporto forte tra massa edificata e spazio libero, vincolando in modo inequivocabile l'edificio al luogo.
La sua figura cilindrica, insieme alle grandi dimensioni, tenteranno di stabilire un rapporto con una delle tipologie più attraenti della geografia spagnola, reinterpretando il circo e, di riflesso, il suo antecedente storico, il colosseo romano.
Farà riferimento inoltre alle grandi fortificazioni castigliane del medioevo: il castello e la torre. In questo modo, l'edificio si avvolge in una struttura metallica e massiccia con un muro che lo protegge dall'esterno e crea due situazioni complementari: da una parte le percezioni dei visitatori si riversano verso l'interno mentre, dall'altra, l'edificio si rende visibile alle infrastrutture che lo circondano.
Il museo dell'automobile sarà un edificio unitario, una fortezza perforata con lucernari circolari, la cui disposizione in pianta creerà uno spazio attorno all'esposizione delle automobili della collezione Barreiros.
In questo modo, lo spazio espositivo sarà frutto della perforazione volumetrica originata a partire da un semplice sistema di ripetizione della forma cilindrica.
Ogni concio della costruzione perimetrale di questa grande macchina verrà costruito partendo dai resti riciclati degli stessi oggetti che verranno esposti all'interno dell'edificio: le carrozzerie delle automobili verranno pulite e schiacciate per essere parte essenziale della copertura di un edificio che renderà omaggio alla specie.
L'utilizzo di automobili pressate come materiale per la facciata del museo dell'automobile costituirà un atteggiamento fattivo circa il tema del riciclaggio, un'azione reale di creazione partendo dagli scarti.
Possiamo riassumere le intenzioni del progetto affermando che il museo dell'automobile si ancora a tre direzioni principali. La prima è la finalità e l'uso dell'edificio, cioè la storia dell'automobile.
La seconda è costituita dal luogo: le infrastrutture che lo circondano rendono ancora più evidente il presente dell'automobile.
E per finire, la massa di metallo riciclato che avvolge l'edificio e l'insieme delle soluzioni tecniche che lo rivestono, affermano il piano futuro della sostenibilità dall'industria automobilistica stessa a quella architettonica, in un quadro di consapevolezza e responsabilità sociale.

Estratto da Materia n° 50

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