Museum of Wood  
Località: Foresta di Mikata-gun, Prefettura di Hyogo
Progettista: Tadao Ando
Datazione di progetto: 1991 - 1993
Datazione di realizzazione: 1993 - 1994
Superficie del sito: 168.310 mq
Superficie occupata dall'edificio: 1950 mq
Superficie costruita totale: 2700 mq
Spazi espositivi: 1200 mq
Materiali di costruzione: cemento armato, legno di cedro Hyogo.
 
Isolato e solitario in mezzo alla foresta di Mikata-gun, nella prefettura di Hyogo, in un sito naturalistico di notevole bellezza a circa tre ore di macchina da Osaka, il Museo del legno è stato eretto per celebrare la Festa nazionale dell'albero, che si ripete da quarantacinque anni e che fu istituita dall'imperatore a seguito delle distruzioni subite dalle foreste giapponesi durante la seconda guerra mondiale. Il museo è dunque un esplicito omaggio alla poderosa opera di ricostituzione delle risorse arboree di cui oggi il Giappone va giustamente orgoglioso e il fatto che sia stato realizzato quasi completamente in legno manifesta la venerazione che gli abitanti del Paese hanno verso questo prodotto naturale che è stato il fondamento, nella tradizione costruttiva più antica,dell'idea stessa di architettura.
L'edificio, in cui Tadao Ando ha riportato l'esperienza del precedente padiglione dell'esposizione di Siviglia e che utilizza lo stesso materiale e gli stessi sistemi di costruzione, ha la forma di un tronco di cono di 46 metri di diametro, contenente al centro uno spazio cavo circolare largo 22 metri. In fondo a questo si trova una vasca d'acqua, sopra cui una passerella sospesa in cemento armato prolunga come un taglio il percorso che dall'esterno conduce dentro il museo, attraversandolo completamente per dirigersi nuovamente nella foresta, verso una piattaforma di osservazione e un piccolo padiglione cubico annesso a circa 200 metri di distanza.
Lo spazio espositivo, dentro l'anello che circonda la corte centrale, è completamente chiuso e segnato da una fitta serie di pilastri in legno, alti diciotto metri, che culminano nella complessa tettonica della struttura che regge il tetto, da cui scende la luce proveniente da un sottile lucernario continuo, evidenziando con la sua nettezza la penombra diffusa dell'interno.
Lungo un percorso che si snoda, nel museo, tra esposizioni dedicate alla cultura del legno e della foresta e, all'esterno, tra gli elementi naturali del luogo e nella visione del paesaggio circostante il visitatore vive un'esperienza profonda, altamente didattica ma anche emotivamente partecipata perché si svolge non fuori ma dentro la realtà dei temi trattati.
In questo senso l'impressione che dà l'edificio è forse più quella di un tempio, di un luogo di meditazione e di contemplazione, dove la costruzione 'poetica' di spazi e relazioni fra edifici e paesaggio, tra artificio e natura, secondo un tipico congegno compositivo dei progetti di Ando, acquisisce quel valore senza tempo che è proprio dei luoghi sacrali o delle 'rovine' poste in paesaggi naturali. Valori e senso che compaiono in altri recenti progetti a cui questo si riallaccia in maniera esplicita, quali il Museo della foresta di tombe di Kumamoto, il tempio dell'Acqua di Awajishima, il Museo di arte contemporanea di Naoshima e, soprattutto, la straordinaria cappella sull'acqua a Tomamu negli altipiani dell'Okkaido.
 
Bibliografia
F. Dal Co, Tadao Ando. Le opere, gli scritti, la critica, Electa, Milano 1994, pp. 428-431.
L. Dall'Olio, Museo del legno a Hyogo, in 'L'Industria delle Costruzioni', 300, 1996, pp. 4-11.
Puits de lumiere, in 'Techniques & Architecture', 428, 1996, pp. 38-41.
P. Chow, Forest Monolith, in 'The Architectural Review', 1199, 1997, pp. 26-30.
P. Jodidio, Tadao Ando, Taschen, Köln-Lisboa-London-New York-Paris-Tokyo 1997, pp. 142-147.
Tadao Ando, a cura di M. Fukuyama, Zanichelli, Bologna 1997, pp. 193-196.

Planimetria generale Sala espositiva Giochi d'acqua nella corte centrale Foresta di Mikata-gum con il musuem