Nuova Logistica Gestione Sportiva Ferrari  

Località via Gilles Villeneuve 27, Fiorano Modenese, Modena, Italia
Cliente Ferrari S.p.A.
Progetto Studio Sturchio Architects & Designers
Luigi Sturchio (president); Patrizia Pieri (assistant); Rossella Tagazzini (project manager); Elena Golisano, Mara Cei e Valeria Giglio (architects); Roberto Terrinoni (designer)
Strutture Sergio Perricone (reinforced concrete) e Christian Rigliaco (steel)
Impianti Carlo Fasciani (fire fighting plant); Massimo Ceroni (electric plant)
Direzione lavori Salvatore Abbate
Realizzazione 2001-2003
Superficie lotto 8.730 m2
Superficie complessiva 3.219 m2
Volume 20.403 m3

La guizzante concisione formale del nuovo edificio Logistica per la Gestione Sportiva Ferrari a Fiorano, da un lato sembra evocare
le rappresentazioni visionarie di certi proclami futuristi, quasi metafora di quelle "locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi" (F.T. Marinetti), dall'altro rivela il riferimento ad una ricerca linguistica
espressionista dal vago sapore mendelsohniano, propria di un'architettura fondata sul principio dell'unità organica. "L'eloquenza
del segno breve, ad un solo contorno" (Bruno Zevi), già evidente negli eleganti elaborati progettuali disegnati a matita, si trasferisce
nella plasticità sintetica di un volume concepito come un immenso estruso, restituendo un'immagine compatta ed energica che
trova le ragioni della sua costruzione tutte all'interno di un'autoreferenziale e coerente grammatica compositiva.
In questo senso, il corpo affusolato e scintillante dell'hangar ideato dallo studio Sturchio Architects and Designers persegue un
intento di forte riconoscibilità figurativa e di straniamento contestuale, volendo affermare la propria realtà di organismo avulso, come
accidentalmente e temporaneamente incagliato ai bordi della pista prove di Fiorano, a segnarne il confine est verso il comune di
Maranello.
L'agile sagoma filante dell'atipico capannone industriale si sviluppa linearmente per circa 112 m ed è suddivisa in tre sezioni, corrispondenti ad altrettante aree funzionali e compartimentazioni antincendio: il segmento verso nord è riservato allo stazionamento, manutenzione, carico e scarico degli autoarticolati, nonché allo stoccaggio dei materiali alla quota di + 6.2 m, su di una passerella larga 8 m coincidente con l'asse longitudinale della rimessa; il segmento mediano, dotato di scala ed ampio montacarichi (3.2 x 4.3 m), è adibito alla movimentazione, trattamento e deposito dei materiali per i box di gara, a locali tecnici, e a magazzino vestiario al livello superiore; il segmento verso sud, autentica testata dell'intera struttura, anch'esso munito di scala ed ascensore, ospita gli uffici direzionali al piano terra ed i servizi per il personale al primo piano.
Tale frazionamento interno, ancorché assorbito dall'unitario inviluppo volumetrico, trova un sottile riscontro esteriore nella variazione
della sezione trasversale complessiva e nel differente valore materico attribuito al rivestimento superficiale in alluminio.
Dal punto di vista geometrico, il lembo settentrionale dell'edificio è originato dalla traslazione di una generatrice composita secondo
una direttrice rettilinea di circa 65 m: il profilo trasversale, costituito da due quarti di circonferenza di raggio pari a 9.5 m, raccordati
in chiave da un segmento orizzontale di 6 m e completati all'imposta da segmenti verticali di 2, risulta alto 11.5 m e largo 25.
Il passaggio al lembo intermedio, lungo 33 m, è definito da una marcata soluzione di continuità, ottenuta grazie alla repentina
contrazione di un metro e mezzo dell'omologa sezione trasversale e risolta attraverso una raffinata sovrapposizione degli involucri
metallici, determinando, così, la percezione di un innesto telescopico tra le due parti contigue. I successivi 14 m del lembo meridionale, infine, registrano un continuo e progressivo incremento della curvatura, per concludersi in una morbida calotta di chiusura su cui è centrato il varco d'ingresso agli spazi amministrativi.
Nel ribadire la medesima cadenza funzionale interna, poi, il tratto nord, il cui fianco ovest prospiciente la pista è solcato da una sequenza regolare di dieci "boccaporti" di accesso alti 4.5 m e larghi 5, esibisce una vibrante finitura in lamiera ondulata, tipo well-tech, dal serrato passo di 6 cm; per contro, il tratto centrale, anch'esso scavato da quattro ulteriori portelloni, presenta una pelle levigata in ricorsi orizzontali di lastre alte mezzo metro con giunti piani a sormonto, mentre l'estremità sud, incuneata su uno zoccolo in cls a faccia vista ed appena incisa da un'asola orizzontale vetrata, mostra analoghi ricorsi di lastre, ma con aggraffature a risalto, tali da produrre un effetto plastico di rigatura.
Lo spazio interno dell'hangar è scandito dal ritmo della centinatura portante, realizzata con profilati HEA 300 ogni 6 m (HEA 200
ogni 2 m nella testata sud), e dalla struttura a telaio del ballatoio di spina, con due file di pilastri (ø 43 / passo 12 m) distanziate di 6
m, cui corrisponde la fascia piana della copertura su cui sono inseriti i lucernari e gli evacuatori di fumo raggiungibili dalla scala esterna che segna il fronte nord.

Testo di Fabio Cutroni
Estratto da Materia n.45

Informazioni
Ascensori KONE Ascensori
Elementi d'acciaio Stahlbau Pichler
Esecuzione strutture in calcestruzzo, fondazioni, infissi, intonaci, opere in muratura, pitture murali Mario Neri
Impianti antincendio e climatizzazione Panini
Impianti di cablaggio, fonia e trasmissione dati Mec elettra
Impianto elettrico, d'illuminazione e sicurezza Eleco
Montacarichi Eurolif
Arredi Fantoni
Verde Chiusi Flor

Vedi i dettagli costruttivi e tecnologici

			Pianta delle coperture
Fianco Pianta primo piano