Nuova sede BNL a Roma

La nuova sede di BNL - Gruppo BNP Paribas si trova in zona Roma Tiburtina e ha un impatto visivo imponente. Sostenibilità, innovazione e funzionalità sono gli elementi strategici del progetto, curato dallo studio genovese 5+1AA Alfonso Femia Gianluca Peluffo. Elevati standard funzionali ed energetici, per ridurre l’impatto ambientale e i costi di gestione, spazi e servizi per i dipendenti, con aree dedicate alla formazione, ristorante aziendale, un asilo nido, un’area fitness, un auditorium e un parcheggio interrato. Il nuovo headquarter della Capitale è leggero ma visivamente di grande impatto, con partiture di facciata contemporanee e soluzioni costruttive all’avanguardia. Lo studio 5+1AA ha saputo trasformare i vincoli energetici, ambientali e urbanistici in vantaggi progettuali. In tutto ciò, l’involucro dell’edificio ha senz’altro rappresentato uno degli elementi più rilevanti. Tutti i rivestimenti di facciata sono stati realizzati dall’azienda Stahlbau Pichler di Bolzano che ha trasferito nella realizzazione l’originario concept progettuale.

Nuova sede BNL a Roma
Nuova sede BNL a Roma. Foto credits ©OskarDaRiz

La pianta è disposta longitudinalmente all’area, piccola e stretta, e l’idea classica di fronte-retro è stata abbandonata in favore di una composizione dinamica degradante dal punto più alto a quello più stretto, con una capacità di “modificarsi” in funzione dell’incidenza dei raggi solari nel corso della giornata. Sviluppato su due piani di facciata, una lineare e una che lavora sulla deformazione del piano stesso, la sua caratteristica principale è infatti la smaterializzazione.

Nuova sede BNL a Roma
Nuova sede BNL a Roma. Foto credits ©OskarDaRiz

Una facciata cangiante che lavora sugli elementi di rottura. Un effetto difficile da ottenere, frutto di uno studio architettonico importante che ha preso in considerazione tutti gli elementi della geometria e del paesaggio, così come gli innumerevoli vincoli a cui il progetto si è dovuto attenere, ad esempio la presenza della storica cisterna d’acqua Mazzoni. La cisterna Mazzoni che insiste sull’area, vincolata per l’appunto dal Codice dei Beni Culturali, ha fatto sì che l’edificio, in corrispondenza di essa, desse forma ad una grande finestra con vista sulla cisterna; in tale zona, libera da pilastri, l’edificio resta sospeso da un “ponte” in copertura mascherato dalle facciate. In corrispondenza della testata Sud, l’edificio si rastrema sia in pianta, seguendo il perimetro del lotto, che in elevazione, rendendo a sbalzo le ultime tre campate e liberando così spazio utile per l’accesso e la via di fuga. L’importante sbalzo è risolto mediante travature reticolari in acciaio nei piani di facciata e, per effetto del comportamento spiccatamente spaziale dovuto all’asimmetria della struttura, disposte anche nei piani di solaio.

L’area estremamente stretta e il rapporto diretto con la stazione Tiburtina hanno spinto verso uno sviluppo lungo una direttrice lineare con il risultato di un edificio largo 18 metri con un raddoppio nella parte terminale del corpo di fabbrica, dove il lotto lo consentiva. Grazie a questa scelta l’edificio è diventato leggero, come una torre, generando un dialogo con i vincoli paesaggistici e mai uno scontro con essi. Dalle parole degli stessi architetti, l’edificio risponde a una “architettura collettiva” ove gli spazi per interazione e condivisione tra persone e tra singolo individuo e paesaggio creano una funzione pubblica del progetto stesso.

Nuova sede BNL a Roma
Nuova sede BNL a Roma. Foto credits ©OskarDaRiz

Il sistema di facciata Stahlbau Pichler
Entrando nel dettaglio dell’intervento sull’involucro gestito da Stahlbau Pichler, vediamo subito che la facciata vetrata dell'edificio è del tipo a cellule, con sistema customizzato. I telai autoportanti assemblati con vetro strutturale sono tutti appesi alle staffe ancorate al solaio con possibilità di dilatare verso il basso. I telai sono assemblati con profili estrusi appositamente studiati completi di guarnizioni ed accessori (fissi, apribili, porte), mentre i tamponamenti sono in vetrocamera di varie tipologie (vision, spandrel), con la parte retrostante coibentata in corrispondenza delle fasce marcapiano. La facciata è ancorata alla sottostruttura portante dell'edificio per mezzo di staffe in alluminio/acciaio variamente sagomate, in grado di permettere le regolazioni per le tolleranze di costruzione, montaggio e per i possibili movimenti relativi dell'edificio. Nei casi tipici le staffe sono ancorate alla soletta in calcestruzzo con il sistema dei profili annegati e dove non previsto con ancoraggi di tipo chimico. In talune zone dell’edificio viene interposto tra le cellule verticali un bancalino sfaccettato che a lati alterni, interno/esterno, ha funzione di giunto tra le varie “cuspidi” previste dal prospetto architettonico.

Stahlbau Pichler si è occupata di tutta la facciata dell’edificio, sia della parte vetrata che della parte ventilata perfezionata con l’interessante e distintiva soluzione architettonica in ceramica: per il lato ovest l’azienda ha lavorato con un sistema di facciata a cellule, mentre per il lato opposto l’intervento di Stahlbau Pichler è stato incentrato sulla realizzazione del sistema a “Bow Windows”, operando con la ceramica per l’aspetto estetico e con le facciate ventilate per quello funzionale. Per la realizzazione di queste ultime l’azienda ha adottato il sistema a montanti e traversi.
Lato Ovest
Mancano volutamente in questo progetto frangisole e sistemi di schermatura. Sul lato Ovest, il fronte principale di 230 metri lineari, ritroviamo 15.000 mq di facciata vetrata continua a celle. Per soddisfare questo prospetto lunghissimo e movimentato da una serie di sbalzi, è stato adoperato un sistema in alluminio a taglio termico e vetrocamera costituita da due lastre di vetro di spessore 10 mm accoppiate e distanziate tra loro con un giunto ermetico (studiato per impedire l’infiltrarsi di polveri e condense). Il vetro esterno, monolitico e temperato, ha elevati valori di riflessione luminosa e la trasmittanza termica della facciata è decisamente interessante.
Lato Est
10.000 mq di facciata ventilata si contrappongono nel lato Est. Modulati in: facciata senza coibentazione in corrispondenza dei vani freddi, facciata con coibentazione esterna rispetto ai vani caldi, nuclei in cemento armato coibentati all’interno degli uffici. Piastrelle diamantate, 30x60, dalla sagoma tridimensionale, compensano il movimento dell’alto lato di facciata con una finitura esterna che è argomento d’interesse per la dinamica dell’intero edificio. Queste piastrelle speciali sono state disposte in moduli composti da due elementi ciascuno e distribuite in lunghezza, questo allo scopo di mantenere il tema del movimento.
Trasparenza da un lato, cinetica dall’altro: ecco il doppio volto della nuova sede BNL di Roma.

Nuova sede BNL a Roma
Nuova sede BNL a Roma. Foto credits ©OskarDaRiz

Il progetto sarà classificato in Classe A e Leed Gold. In copertura è stato previsto un impianto fotovoltaico (2700 mq con 1238 pannelli di silicio monocristallino da 333 Wp ciascuno) a cui si aggiungono le pompe di calore per produrre energia termica, ma anche per il sistema di facciate di Stahlbau Pichler hanno giocato un ruolo fondamentale. Un involucro per metà realizzato in cellule vetrate e per metà in facciata ventilata, rappresenta un’ottima soluzione sia dal punto di vista tecnologico che economico.
La metà trasparente è assorbente, mentre la metà ventilata non è esposta ad irraggiamento diretto: questo meccanismo rende in sostanza l’edificio salubre ad autonomo in termini di efficienza perché in tal modo il corpo architettonico non assorbe né dissipa energia in eccedenza. La trasmittanza termica della facciata vetrata è pari a 1.25 W/mqK e questo di per sé garantisce ottime performance. Sono stati disposti sensori di CO2 per determinare la qualità dell’aria e intervenire di conseguenza. Anche l’illuminazione è stata progettata per essere a basso consumo, dando un ulteriore supporto alla sostenibilità dell’edificio, come pure la climatizzazione gestita da un impianto con 5 gruppi frigoriferi polivalenti.

Nuova sede BNL a Roma
Nuova sede BNL a Roma. Foto credits ©OskarDaRiz

Scheda progetto

Committente: BNP Paribas Real Estate Property Development spa
Tenant: BNL Gruppo BNP Paribas
Progetto architettonico, urbanistico preliminare e definitivo, progetto paesaggistico: 5+1AA Alfonso Femia, Gianluca Peluffo, Simonetta Cenci (Capo progetto: Marco Corazza – Direzione Artistica: Alfonso Femia – Construction Manager: Alessandro Bellus – Project Manager: Francesca Pirrello)
Progetto architettonico definitivo, coordinamento e Direzione Lavori: Starching
Progetto strutturale: Ing. Mauro E. Giuliani, Redesco Progetti srl
Progetto impiantistico: Ariatta ingegneria dei sistemi srl
General contractor: PGC Parsitalia General Contractor
Facciate vetrate e ventilate: Stahlbau Pichler srl
Superficie tot: 85.000 MQ
Superficie interrata: 23.000 mq
Superficie vetrata: 15.000 mq
Superfici ventilate: 10.000 mq
Volume: 93.000 mc
Area coperta: 5.000 mq
N°Piani:15
Dati Fuoco: R90
Altezza: 60 m
Classe energetica: A
Tempo realizzazione facciate e installazione: 1 anno
Fotografie: ©OskarDaRiz