(© Sabra Mülchi Ali)

La riqualificazione degli spazi pubblici e la ricucitura del tessuto urbano nelle aree di espansione sono temi urbanistici particolarmente attuali che coinvolgono a diverse scala molte città europee. Spesso, come nel caso del quartiere cantonale di Cassarate, il rapporto tra i volumi costruiti, talvolta allineati sul fronte stradale e altre volte arretrati, e gli spazi esterni è privo di sinergie, dando origine a luoghi dalle qualità ambientali carenti. Le infrastrutture scolastiche, per la loro conformazione multifunzionale, risultano spesso le aree di maggior interesse per la riqualificazione urbana, diventando veri e propri poli di riferimento e di aggregazione per tutta la comunità.

(© Sabra Mülchi Ali)

Da un punto di vista urbanistico e architettonico, la realizzazione di Bruno Fioretti Marquez Arkitekten ha permesso di risolvere un’area ibrida, fino ad allora occupata della vecchia scuola dell’infanzia, riqualificandola con la definizione di nuovi spazi urbani, percorribili e usufruibili anche dal pubblico, che richiamano i temi naturali tipici della regione: il lago, la montagna, il prato e il bosco.
Il progetto, oltre alla progettazione degli spazi esterni e dei connettivi, ha introdotto un nuovo volume destinato alla scuola dell’infanzia, disposto al centro dell’isolato, così da creare un trait d’union tra gli edifici esistenti e restituire unità formale e funzionale all’isolato. Affinché il nuovo complesso scolastico potesse instaurare un dialogo e stabilire un’interazione, non solo con gli altri edifici scolastici, ma anche con il quartiere di Cassarate, è stato sviluppato un concept volumetrico “a scacchiera”, dove il gioco tra vuoto e pieno definisce le aree pubbliche, accessibili da tutti, e quelle private, utilizzabili solo dai bambini. I due edifici preesistenti, la palestra e la scuola elementare, insieme al nuovo edificio dell’asilo, costituiscono i “tasselli neri”, mentre i “tasselli bianchi”, delle sorte di “sacche” lungo i due viali alberati che attraversano il quartiere, sono rappresentati dai quattro spazi aperti: il campo sportivo, l’area giochi in corrispondenza dell’asilo, il cortile per la pausa sul retro e la piazzetta d’ingresso di fronte alla scuola elementare.

(© Sabra Mülchi Ali)

Ogni spazio presenta un diverso grado di accessibilità e di privacy e acquista una sua identità attraverso leggere differenze di quota, materiali, alberature e arredi esterni diversi che ne delimitano il perimetro, mentre una pavimentazione uniforme di pietra omogeneizza lo sfondo che si estende su tutto l’isolato. Le aree gioco sono state sviluppate su quattro temi che richiamano la natura della città: il piazzale davanti alle scuole elementari descrive la natura lacustre della zona con giochi d’acqua; il parco giochi lungo via Concordia rappresenta il bosco che circonda la città a nord, con le sue strutture di legno di castagno e la pavimentazione di cippato; il parco giochi tra la palestra e il bosco ricorda le montagne con giochi di equilibrio e la pavimentazione di ghiaietto anti trauma, mentre il grande spazio verde lungo via del Tiglio riporta ai prati tanto diffusi nella città.

(© Sabra Mülchi Ali)

La nuova scuola di infanzia si sviluppa in un unico piano, a esclusione del blocco amministrativo a sud-ovest, e si articola in cinque unità didattiche e una amministrativa composte da moduli che si articolano in un gioco simmetrico tra vuoto e pieno. L’asilo è stato, infatti, concepito come una piccola città formata da elementi modulari pieni e vuoti ripetuti nel piano orizzontale, dove 56 moduli di forma trapezoidale irregolare, di cui 35 pieni, 13 vuoti e 8 coperti, sono combinati come blocchi di un gioco di costruzioni fuori scala per generare spazi aggregati non ripetitivi. Lo spazio vuoto definisce l’area didattica esterna propria di ogni sezione: a esso è stato attribuito un albero da frutta e alcune fioriere per coltivare erbe aromatiche o piccoli ortaggi. Lo spazio pieno, invece, definisce l’area didattica interna e a ogni modulo viene attribuita un’attività scolastica specifica. Ogni sezione è stata concepita come un’unità indipendente formata da cinque moduli: un modulo-guardaroba, un modulo-servizi, un modulo-refettorio e due moduli per l’aula delle attività ordinate. I due moduli per l’aula e per le attività in movimento restano condivisi tra due sezioni adiacenti. All’interno, le aree sono descritte da spazi di accoglienza con un guardaroba “didattico” a ferro di cavallo che permette ai bimbi di sedersi su gradoni nella sua parte convessa e ascoltare i racconti della maestra.

(© Sabra Mülchi Ali)

All’irregolarità geometrica del modulo, combinato in maniera libera, si somma un profilo movimentato del tetto, che conferisce una dimensione plastica e una chiara identità all’edificio. Attraverso l’accostamento dei portici d’ingresso delle varie sezioni, è stata creata una spina centrale di distribuzione coperta che attraversa quasi tutto l’edificio da nord a sud. Questo ambiente esterno, oltre a ridurre al minimo gli spazi di distribuzione interni, può essere chiuso in inverno tramite elementi a scomparsa trasparenti, diventando un luogo polifunzionale per giochi, feste, mercatini o piccole mostre, In estate, al contrario, può essere trasformato in una pergola ed ampliare la corte.

(© Sabra Mülchi Ali)

L’edificio, interamente costruito in elementi di legno prefabbricati, rispetta i più alti standard energetico-ambientali. Grazie all’adozione di un impianto termico ad alto rendimento basato sull’uso intensivo delle risorse rinnovabili e all’utilizzo di materiali da costruzione a basso impatto ambientale, come il legno, l’edificio è stato certificato Minergie Plus, il più alto ranking raggiungibile con il protocollo ambientale svizzero. L’attenzione verso l’uso sostenibile delle risorse, così come per la qualità e il comfort degli spazi interni, è confluita nell’adozione di un avanzato sistema di controllo domotico per la regolazione dei livelli d’illuminazione tramite la movimentazione di tende esterne per la protezione solare, in grado di reagire in modo diverso secondo la posizione del sole e la presenza di utenti nei locali.