teatri – Due "sassi gemelli" con un cuore di calcestruzzo armato e un involucro formato da una maglia triangolare di acciaio emergono da un comune basamento e ospitano le due sale del Teatro dell'Opera.

Guangzhou, nota in occidente col nome di Canton, è una megalopoli da 11 milioni di abitanti, terza città della Cina, al vertice superiore di un'impressionante conurbazione ininterrotta che comprende anche Shenzen, Hong Kong e Macao. In questo sviluppo mozzafiato (urbano, economico e sociale) , ciò che gli abitanti chiamano "centro" e che in realtà è una nuova "città", la Zhujiang new town, il distretto economico e finanziario che si affaccia sul fiume delle Perle (storica fonte di vita e ricchezza della città). Ricco di grattacieli, centri congressi, alberghi di lusso, è visivamente dominato dai 600 metri dell'elegante nuova torre delle telecomunicazioni disegnata dallo studio olandese Information Based Architecture. È qui che è stata inaugurata, da poco più di un anno, la Opera House, frutto di un concorso vinto da Zaha Hadid nel 2002. Essa è stata il catalizzatore di una serie di successive iniziative culturali che oggi l'attorniano come musei, l'archivio, la biblioteca e l'eccentrica tribuna per spettacoli che la fronteggia dall'isola in centro al fiume inaugurata in occasione dei XVI giochi asiatici del 2010.

In fase di concorso, i progettisti sono partiti da un'analogia, conoscendo la sensibilità dei cinesi verso questi aspetti: due sassi. Due pietre immerse nel fiume che è da sempre essenziale per la città, i "sassi gemelli" rappresentati anche nel simbolo della città.

In fase di progettazione, però, si è pensato più che alla metafora, ad aspetti quali l'analogia con il paesaggio naturale rappresentabile attraverso l'architettura: il libero fluire tra territori e zone, il passaggio tra livelli esterni e interni, lo studio dei fenomeni di topografia e erosione dell'acqua sulle pietre. Da queste considerazioni sono nati due grandi volumi dagli spigoli levigati, che accentuano la metafora naturalistica e che ospitano due sale, un grande teatro per l'opera e la danza da 1804 posti e una sala flessibile multifunzionale da 443 posti. Rivestite entrambe in granito, evocano due massi che emergono da un comune basamento a metà tra l'artificiale e il naturale. Esso è costituito infatti da percorsi di calcestruzzo a vista, superfici vetrate, manti erbosi e specchi d'acqua riflettenti.

Entrando nell'alto foyer, si è colpiti dall'intensità della luce naturale che penetra in profondità dalle aperture vetrate dell'involucro e dalla spettacolare struttura portante con grandi sbalzi e cambi di quota. Qui, i ballatoi e le scale a sbalzo che accompagnano i visitatori dentro il teatro, avvolgono la sala creando una passeggiata architettonica e un palcoscenico per il pubblico stesso, nonché sinuosi percorsi che evocano ancora la forza modellante della corrente. L'interno del teatro nasce, invece, da studi svolti a stretto contatto coi consulenti di Marshall Day Acoustics che hanno portato alla costruzione di un auditorium in grado di esaltare la profondità dell'acustica naturale grazie alla asimmetria che equilibra riverbero, pressione sonora e chiarezza. Esso colpisce per il rivestimento realizzato con un'unica superficie organica, che curva dalla platea alle diverse gallerie fino a tutto il soffitto, ricca di pieghe, concavità, convessità e incavi che controllano e dirigono il suono ospitando anche pannelli acustici e strumentazione di scena. Vista la forte affluenza di visitatori e pubblico dentro e fuori il teatro, oltre alla buona resa degli spettacoli inaugurali, l'operazione è riuscita.

Focus struttura - Superfici rigide a maglie triangolari
Focus involucro - Chiusure organiche in granito e vetro
Focus materiali - Superfici fluide e prestazioni acustiche


scheda progetto

Luogo: Guanghzou, China

Progetto architettonico: Zaha Hadid Architects

Impresa principale: China Construction Engineering Corporation Third Bureau Co. Ltd

Periodo di costruzione: gennaio 2005 - febbraio 2011

Area: 73.000 mq

Costo: 156 milioni di euro

Foto: Iwan Baan, Virgile Simon Bertrand, Christian Richters

scheda studio

Studio: Zaha Hadid Architects

Indirizzo: 10 Bowling Green Lane

Città: London

Telefono: +44 20 7253 5147

Fax: +44 20 7251 8322

www: www.zaha-hadid.com