expo – Una sorta di arca primordiale, vera celebrazione dei 4 elementi del Cosmo e del rapporto mistico tra Uomo e Natura.

Il progetto del Padiglione Ungheria è l'esito di un concorso di progettazione che ha premiato un'architettura spiccatamente organica e naturalistica, sulla scorta dei progetti tradizionali dei Kos Karoly e Makovecz Imre. L'edificio espositivo infatti ricalca le fattezze dei tipici edifici rurali della campagne ungheresi, come i granai, i silos, le stalle, a ricercare armonia con l'ambiente naturale anche all'interno del contemporaneo sito espositivo del 2015.

Un simbolico albero della vita, legame tra cielo e terra che campeggia sul prospetto principale verso il decumano, trasporta nei suoi rami trasparenti acqua frammista ad aria, rappresentando simbolicamente la cultura balneare e la quantità di acque dolci, termali e naturali di cui l'Ungheria è ricca; come in un sistema arterioso, l'acqua riveste poi l'intero edificio tramite una sorta di telaio in cui si manifesta con vari effetti, sino a scorrere libera dal piano del tetto-giardino. Grande attenzione è riservata agli spazi aperti del Padiglione, dominati da variegate essenze vegetali: il vasto giardino esterno, sul retro del padiglione, sarà diviso in tre parti: il giardino degli elementi, l'orto e il giardino delle piante officinali e delle erbe aromatiche, destinati a far conoscere le specie indigene ungheresi. I visitatori avranno infatti la possibilità di conoscere 33 tipi di frutta, 33 tipi di verdure e 33 tipi di erbe mediche.
Il padiglione è una sorta di arca primordiale racchiusa tra due "tamburi sciamanici" che riportano alle antiche radici, al rapporto mistico tra Uomo e Natura. Un grande e rigoglioso tetto giardino aperto verso l'aria e la luce, essenza di ogni espressione di vita.

Negli spazi dell'orto, grandi e piccoli potranno partecipare a programmi interrativi quali attività di giardinaggio, annaffiatura, raccolta di prodotti, compostaggio, conservazione e preparazione. Il Padiglione è stato interamente pensato seguendo i criteri del contenimento energetico; la maggior parte dei materiali selezionati per la costruzione è rinnovabile (legno, legno lamellare, cellulosio); anche l'irrigazione a goccia, il raffreddamento e l'umidificazione con minime quantità di acqua consentiranno il massimo risparmio delle risorse. Infine, l'edificio è interamente riutilizzabile; infatti, sia la struttura che i pannelli prefabbricati e le altre parti costitutive saranno smontati alla fine dell'evento e trasferiti a Szombathely, dove saranno riassemblati a realizzare il nuovo Centro Nazionale della Salute e dell'Informazione.


scheda progetto

luogo: Milano

cliente: Governo di Ungheria, Commissario Generale: Géza Szocs

progetto architettonico: Sandor Sarkany (project manager), Attila Ertsey

progetto paesaggistico: Agnes Herczeg (progettista capo di architetture di giardini e paesaggi)

progetto ingegneristico: Gyorgy Stocker

impresa di costruzione: Vitali spa (lavori di scavi e fondazione)

progetto strutture: Mihaly Scharer

tempi di progettazione: 2013-2014

tempi di realizzazione: 2014-2015

superficie costruita mq: 960 (lotto 1.910)

Coordinamento costruzione, gestione, smaltellamento, ricostruzione, programmazione culturale: Carpathia Società Nazionale per lo Sviluppo Economico, Creativo e Innovativo srl Progetto degli interni: Lajos Tompos, Zsolt Bozsodi Progetto degli impianti: Béla Zold Progetto degli impianti elettrici: Zoltan Toth Detailed Design: Ing. Arch. Giuseppe Frattini, SIA Ingegneria Architettura