Pietre composite

Le materie prime che si impiegano per comporre le pietre composite sono:
gli aggregati
le cariche minerali
il legante
i coloranti
gli additivi

Gli aggregati
Gli aggregati sono i materiali lapidei che vengono mescolati con la pasta legante per formare gli impasti da compattare.
Possono essere di natura calcarea quali i marmi, le dolomie, le pietre colorate, oppure di natura silicea quali i graniti, i porfidi, il quarzo, il basalto, le quarziti, le sabbie silicee, ecc.
Gli aggregati vengono impiegati sotto forma di sabbie o granulati e/o pietre di varie dimensioni; si ottengono sia per frantumazione di pietre di maggiori dimensioni sia direttamente da depositi di sabbie naturali.
La natura, le dimensioni e la scala granulometrica sono scelti in funzione degli aspetti estetici e delle caratteristiche fisico-meccaniche che si intendono ottenere nei prodotti finiti.
Il pietrame di quarzo, le quarziti ed i graniti da frantumare, sono di solito di dimensioni inferiori (20÷50 mm).

Le cariche minerali o polveri
Le cariche minerali mescolate alla resina formano le paste leganti di resina. Le cariche sono costituite da materiali lapidei di varia natura, finemente macinati. Normalmente, si impiega il carbonato di calcio per gli agglomerati formati con aggregati calcarei e la silice ventilata (silex) per gli agglomerati formati con aggregati silicei. Le cariche minerali così come gli aggregati sono materie prime diffuse e di facile approvvigionamento.

Il legante
È la resina strutturale che costituisce con i fillers la pasta legante la quale, una volta indurita, salda fra di loro fillers e aggregati in modo irreversibile, formando con gli stessi una pietra composita compatta e resistente.
Il legante organico comunemente impiegato è la resina poliestere insatura, nelle formulazioni più adatte agli impieghi.
La più usata è la resina ortoftalica, semirigida, di media reattività.
Ogni legante ovviamente conferisce ai prodotti ottenuti le proprie peculiari caratteristiche.

I coloranti
Gli impasti si possono colorare con l'aggiunta di pigmenti. I coloranti assumono nel processo grande importanza perchè, unitamente alla naturale colorazione e dimensione degli aggregati, concorrono a determinare l'infinita possibilità di composizioni cromatiche ed estetiche.
I coloranti di maggiore impiego sono gli ossidi metallici in polvere, facilmente reperibili ovunque in quanto sono gli stessi comunemente impiegati nella colorazione dei più diversi manufatti industriali, anche di cemento.
Data la loro stabile forma chimica, questi ossidi metallici non degradano nel tempo. Per colorare gli impasti si impiegano piccole quantità di ossidi normalmente comprese fra 3 e 5 kg per ogni metro cubo di pietra composita.

Gli additivi
Si tratta di componenti che si aggiungono in piccole quantità agli impasti per ottenere determinati risultati. Per indurirè gli impasti si aggiungono a questi catalizzatori ed acceleranti, funzionali al processo di indurimento delle resine.
Il consumo è all'incirca compreso fra 1'1 e il 3% sul peso della resina. I Silani, quali agenti bifunzionali, vengono aggiunti in percentuali dall'uno, all'uno e mezzo per cento sul peso della resina negli impasti con aggregati silicei.

Per approfondire l'argomento
Abaco delle Pietre di Fabbrica