Durban, nella provincia di KwaZulu-Natal, precisamente nell’area nord della metropoli africana, Pilosio ha fornito le cassaforme P300, per la costruzione di un importante svincolo autostradale denominato N2-M41 Mount Edgecombe Interchange. Le soluzioni della Pilosio, per il 70% taylor made, sono utilizzate per la realizzazione di due imponenti viadotti realizzati con sistema “a lancio”, senza quindi interferire con il traffico sottostante, delle dimensioni di 26 m di altezza per 947 m di lunghezza, e di 18 m per 443. Il primo, in particolare, una volta ultimato sarà il più lungo dell’intero Paese.

Per il getto delle pile cave e dei pulvini, la grande modularità del sistema P300 consentiva certamente di gettare le pile ottagonali, ma vista la particolarità del progetto, i tempi sarebbero stati più dilatati e con un risultato estetico meno preciso rispetto a un sistema di casseforme realizzate ad hoc. Pilosio ha quindi studiato e realizzato delle casseforme speciali in acciaio per garantire una messa in opera più veloce, una finitura estetica ottimale per gli angoli, ma soprattutto per la realizzazione di getti da 5 m di altezza alla volta per le pile di altezza fino a 23 m, come richiesto dall’impresa. Il sistema rampante ha garantito velocità di avanzamento dei getti ed elevata sicurezza per gli operatori. Inoltre, queste casseforme custom lasciano dei fori “ordinati” sul calcestruzzo a vista, perché le barre sono state dimensionate e posizionate in funzione della tenuta, ma in maniera ordinata e regolare dal punto di vista estetico. Infine, essendoci 26 pile di sezioni identica, il costo dell’attrezzatura è stato ammortizzato con l’elevata velocità di esecuzione dei getti. Con l’attrezzatura consegnata, infatti l’impresa ha potuto eseguire il getto di 3 pile in contemporanea. Per i getti dei pulvini, l’impresa CMC ha chiesto casseforme speciali per gettare 3+3 metri di altezza. Le pile erano servite da torri in MP dotate di scale di accesso in sicurezza.

La parte più complessa del viadotto riguardava il getto dei conci di ponte posti in opera tramite varo a spinta. Per il getto in opera dei conci da circa 20 m di lunghezza ciascuno, è stato utilizzato un sistema di casseforme misto costituito dal sistema Omnimode per la parte inferiore ed esterna del concio, con travi primarie in acciaio e secondarie in legno a formare la sagoma esterna della trave Maximix. La seconda fase del getto orizzontale superiore del concio è stata realizzata con le torri di sostegno Simplex, sistema modulare e molto veloce da montare e da movimentare.