Piscina Municipale a San Fernando de Henares  
Località: Paseo de los Pinos, San Fernando de Henares, Madrid, Spagna
Committente: Municipalità di San Fernando de Henares
Progettista: Tunon Moreno & Luis Mansilla
Direzione del progetto: Tunon Moreno & Luis Mansilla
Collaboratori: F. Garcia Pino, A. Regueiro, M. Peralta del Amo, D. Nidal
Datazione del progetto: 1994
Datazione realizzazione: inizio lavori 1997; fine lavori giugno 98
Destinazione d'uso: impianto sportivo
Direzione lavori: Santiago Hernàn; J. Carlos Corona
Impresa costruttrice: Fomento de Construcciones y Contratas SA
Strutture: A. G. de Gaite
Consulenza e impianti: J. G. Asociados
Superficie costruita: mq.2490
Materiali di costruzione:
la struttura d'elevazione verticale è costituita da pilastri prefabbricati;
la struttura d'elevazione orizzontale è in travi prefabbricate che superano una luce di 22 mt. con sezione cm. 150 x 30;
la copertura è in pannelli alveolati prefabbricati;
le chiusure verticali sono costituite da un doppio involucro: la superficie esterna è costituita da elementi prefabbricati in calcestruzzo alleggerito; il tamponamento è in lastre di vetro laminato intelaiate in elementi strutturali in PVC.
Costo: 267.000.000 pts

Antologia critica
'Due volumi innestati uno dentro all'altro costituiscono il corpo di una piscina coperta che definisce l'ampliamento di un centro polisportivo esistente. L'involucro interno ' una scatola di cristallo ' copre il volume della piscina; quello esterno ' una trama di elementi prefabbricati in cls bianco ' funge da filtro luminoso con l'esterno. Dall'interno si vedono gli alberi vicini, all'altezza delle loro chiome, mentre la vista sull'esterno rimane velata. Di notte l'edificio appare come un fanale illuminato. Per ragioni di natura distributiva è stata adottata una soluzione di carattere lineare che dispone in successione l'ingresso, il nucleo degli spogliatoi, la vasca per l'insegnamento e la vasca polivalente per il nuoto. Il volume d'ingresso è uno spazio ampio a tutta altezza che si incastra tra gli edifici adiacenti, sfruttando tutto lo spazio disponibile e ponendosi in tangenza con un muro esterno. Si sale al piano superiore attraverso una rampa che si appoggia lungo il perimetro. Il livello della piscina, il cui piano è sopraelevato rispetto al terreno, è organizzato da percorsi lineari; sulla sinistra si accede agli spogliatoi e da questi alla piscina; andando dritti si raggiunge un balcone riservato al pubblico. Gli spogliatoi sono scoperchiati e illuminati zenitalmente da lucernari. Lo spazio interno della piscina è caratterizzato da una geometria ortogonale, rigorosa e nitidissima, segnata dalla scansione regolare delle travi di copertura, la cui orizzontalità amplifica l'impressione prospettica. L'involucro esterno, formato da tasselli bianchi in cls sovrapposti, determina sulle facciate una tessitura di fessure orizzontali' (AA. VV., Mansilla e Tunon, Electa, Milano 1994)

'Concepita come oggetto, con la geometria rettangolare del suo perimetro deposta sul terreno con un'indifferenza moderna e deformata per dominare e nascondere le costruzioni esistenti, la piscina municipale è'uno spazio interno delimitato da un 'velo' traforato. Ma anche una superficie avvolgente che agisce da recettore convesso, occultando ciò che racchiude'.La superficie avvolgente è limite e differenza. Da un lato, l'esterno, dall'altro, l'interno: indipendenti l'uno dall'altro. Questa autonomia tra interno e esterno è molto evidente nella sezione: innalzato il piano orizzontale di uso delle piscine sopra il livello del terreno per motivi derivanti dalla presenza della falda freatica, questo fatto non appare raccolto né inscritto nell'ordine ripetitivo della facciata. Essa non intende offrire ulteriori momenti di connessione tra l'interno e l'esterno se non quelli strettamente necessari.
Costruita con la ripetizione di pezzi prefabbricati di cemento armato, l'attenta modulazione fra spazi pieni e vuoti esplora le possibilità di alcuni paradossi materiali: i muri vuoti, la leggerezza di ciò che è solido, il filtro della luce attraverso la massa, le variazioni di profondità e figura' Questa è la sua ragion d'essere ma anche il suo limite. Il volume della piscina è allo stesso tempo 'scatola' e 'fronte', 'oggetto' e 'facciata'. E davanti a questa sfumatura, a questa differenza, la ripetizione in serie e autonoma della superficie avvolgente ha meno risorse da offrire. Collocato il volume sul terreno con la riuscita intenzione di occultare le due costruzioni esistenti, la piscina assume così il ruolo di entrata per entrambi'.La vocazione autonoma del volume della piscina, riflessa nei disegni, si trasferisce alla facciata, giustificandone la creazione ripetitiva, in serie e uniforme. Tuttavia, la sua ubicazione, il fatto di mescolarsi alle costruzioni esistenti, introduce un'interferenza nella logica iniziale. Il volume perde la sua autonomia, la sua condizione di oggetto isolato. Costretta a concentrare su di sé tutta l'attenzione, la membrana avvolgente diventa superficie piana, facciata di una struttura maggiore capace di imporre una direzionalità e una frontalità non voluta. '.nella piscina di San Fernando la superficie avvolgente della facciata raggiunge il valore di un'equilibrata materializzazione, ma non la capacità di controllare la struttura formale del progetto'. (Rojo L., Il gioco delle ombre in 'Casabella' 664/1999)

Bibliografia
Rojo L., Il gioco delle ombre: due giovani protagonisti dell'architettura spagnola in 'Casabella' n 664/1999.
Rojo l., Centro de natacion en San Fernando de Henares, Madrid, in 'Tectonica' n 10.
AA. VV., Mansilla e Tunon, Electa, Milano 1994.

Veduta notturna Planimetria generale Pianta del P.T. del complesso sportivo in cui si inserisce la piscina Pianta del P.T. della piscina Sezione trasv
Sezione trasv. sulla vasca Prospetto ovest Veduta dell'atrio Veduta dell'atrio