mostra – Si inaugura il 6 novembre alla Triennale di Milano la mostra che dal 7 novembre all’8 dicembre espone le proposte del progetto Atelier Castello dedicate alla riqualificazione dell’area pedonale di piazza Castello.

Tra gli 11 studi di architettura coinvolti, Piuarch propone un progetto di sistema che riporti il traffico veicolare sulla piazza, adottando il concetto dello Shared Space: lo spazio pubblico condiviso. Sono 4 i pilastri del nuovo assetto che Piuarch propone:
- ridisegnare e dare centralità alla piazza delle Armi, il grande vuoto oggi al centro del Castello. Nella piazza delle Armi si trova il centro geometrico che disegna il semicerchio di piazza Castello e foro Buonaparte;
- riaprire i fossati e farne un parco circolare attorno al Castello. Una low line accessibile al pubblico, arricchita di nuove funzioni: ludiche, ricreative, sportive favorite da un ridisegno dell'arredo urbano.
- creare lo Shared Space. Riportare la circolazione automobilistica in piazza Castello vuol dire pensare in modo innovativo il rapporto di convivenza tra pedoni, ciclisti e automobilisti. Uno spazio unico, complanare, privo di barriere architettoniche, nel quale i flussi siano regolati in prima battuta proprio dalla compresenza di tutte le categorie che condividono lo stesso spazio urbano;
- ridefinizione della viabilità di foro Buonaparte e ridisegno di largo Cairoli.

Questo progetto non si pone un orizzonte temporale limitato, così come non si propone di intervenire soltanto sulla superficie recentemente pedonalizzata. Lo studio ha cercato di ridefinire gli equilibri generali, valorizzando gli elementi attorno ai quali l'area può trovare sviluppo: civico, sociale, funzionale ed economico. Non è quindi necessario riempire piazza Castello di nuovi contenuti, ma piuttosto mettere in comunicazione i contenuti che già sono presenti sul territorio. Non più attività temporanee importate da altri contesti - sul modello del villaggio a tema o del centro commerciale - frutto di una cultura globalizzata che non ha nulla a che fare col contesto specifico. Non una somma di interventi, ma una visione d'insieme che regoli gli equilibri dell'intera porzione di città. Studiare lo spazio urbano come bene comune comporta l'utilizzo di un duplice approccio: guardare questo spazio secondo le categorie e gli strumenti dell'urbanistica e dell'architettura e analizzare e valutare la rilevanza socio-economica di questo spazio, studiando la dotazione di risorse disponibili (attività economiche, patrimonio artistico, paesaggio…), l'uso effettivo e potenziale da parte di un'ampio range di soggetti (residenti, turisti, pendolari, lavoratori, studenti…) e le relazioni/interazioni con il resto della città e con l'esterno.

Economia e urbanistica possono trovare proprio nello "spazio aperto (vuoto) urbano" un terreno fertile sul quale sperimentare nuove metodologie di progettazione, un approccio a "scala umana" che tenga conto sia della forma che dell'uso e che trasformi lo spazio pubblico in "luogo" di vita, con una propria identità. Ciò non vuol dire per forza che debba avere una funzione predeterminata (spazio attrezzato), ma che possa essere anche semplicemente un luogo d'incontro, di socializzazione, favorito dalla presenza di sedute e di verde e da una immediata facilità di accesso. E' questa l'idea dello shared space, uno spazio condiviso, pubblico, fruibile da tutti. Uno spazio users friendly, anche a categorie di cittadini o visitatori più fragili (anziani, bambini, disabili). Uno spazio vivo e vitale, ossia uno spazio vissuto e vivibile a tutte le ore del giorno, attivatore di dinamiche relazionali, volano d'integrazione sociale, curato, rispettato, sicuro. Uno spazio che, anche se destinato a essere una pura area di transito, possa assumere la forma comunque di "luogo", dove si possa rallentare, o sostare, secondo una tendenza verso la slow city che restituisca la città alle persone (pedoni, ciclisti) senza ostacolare i necessari flussi più veloci di trasporto e mobilità.
In definitiva, si tratta di iniziare a guardare al public space come a un social space, spazio di vita che, una volta vissuto, possa divenire un luogo della città.

Appuntamento
Atelier Castello

dal 7 novembre all'8 dicembre 2014
Triennale di Milano
www.triennale.it

Scheda studio

Studio: piuarch

Indirizzo: via Palermo, 1

Città: Milano

Telefono: 02 89096130

Fax: 02 875506

e-mail: studio@piuarch.it

www: www.piuarch.it