Rilevazioni – I canoni europei, stabilizzati nel primo trimestre 2010, dovrebbero risalire entro la fine dell'anno secondo le previsioni di Jones Lang LaSalle

La tendenza emersa in Europa dall'ultimo aggiornamento dell'European Office Clock di Jones Lang LaSalle mostra come, nel primo trimestre 2010, i canoni prime abbiano continuato a stabilizzarsi nella maggior parte dei mercati europei. Difatti l'indice European Prime Office Rent è salito dell'1,2% rispetto al trimestre precedente, il primo aumento registrato dal secondo trimestre 2008. Nonostante ciò, i canoni prime sono ancora del 5% inferiori al livello di un anno fa.

L'aumento più importante nel periodo considerato si è visto a Mosca (14%) e nella City di Londra (6%). Altri mercati hanno subito un rallentamento, con le diminuzioni più rilevanti a Dublino (-7.6%), Madrid (-2.5%) e Budapest (-2.4%). A Roma e Milano i canoni sono rimasti invariati nel primo trimestre 2010 rispetto agli ultimi tre mesi dello scorso anno, pari rispettivamente a 420 e 500 euro per metro quadrato.
La maggior parte dei mercati si sta muovendo nella fase del “bottoming out” del ciclo e molti, probabilmente, entreranno nella fase di crescita accelerata entro la fine dell'anno: la City di Londra, dove la crisi è stata più acuta nell'anno passato, è già entrata in questo quadrante.

Il ritardo italiano
L'Italia è in ritardo rispetto alla maggior parte degli altri Paesi, anche se per ragioni differenti. A Roma, ad esempio, il relativo immobilismo del canone prime è dovuto a una “storica” scarsa offerta di immobili di qualità nel cuore finanziario della città e una domanda pressoché stabile. Probabilmente entro la fine dell'anno, con l'attesa di una ripresa, pur lieve, della domanda, i canoni potrebbero tornare a crescere, ma sempre a tassi contenuti.
A Milano, invece, qualcosa è cambiato sul lato dell'offerta, tanto che negli ultimi 15 mesi sono stati consegnati mediamente circa 70mila metri quadrati di nuovi uffici ogni trimestre. Spiega Yannis De Francesco, responsabile del dipartimento Office Agency di Jones Lang LaSalle a Milano: «Oggi ci sono circa 572mila metri quadrati di nuovi uffici in costruzione o in ristrutturazione nel mercato milanese, di cui quasi il 60% interessa progetti speculativi. Di questi, il 46% è previsto in completamento entro la fine del 2010. Per tale ragione, i canoni prime a Milano tarderanno a entrare nella fase di accelerazione della crescita, rispetto agli altri mercati europei dove negli ultimi mesi l'offerta sta rallentando».

Segni di ripresa
In genere, a livello europeo, segni di ripresa economica stanno iniziando ad alimentare la domanda di uffici, ma gli utilizzatori restano cauti e attenti ai costi. In assenza di una forte crescita economica, l'assorbimento nei prossimi mesi non sarà guidato dai piani espansionistici delle società ma dalle ristrutturazioni interne ai loro portafogli e dalla realizzazione di spazi più efficienti. L'assorbimento nel primo trimestre è sceso a 2,4 milioni di metri quadrati in tutta Europa, una diminuzione del 9% rispetto al trimestre precedente. Questa diminuzione è stata principalmente guidata dall'Europa occidentale (-12%), con Roma e Milano che hanno fatto registrare riduzioni superiori al 20%, mentre l'assorbimento è aumentato, anche se di poco, nel Centro-Est dell'Europa (+6%).

Roma e Milano
«A Roma - spiega Luca Di Nisio, responsabile del dipartimento Agency di Jones Lang LaSalle nella capitale - il settore Pubblico sta attivamente cercando nuovi spazi in locazione, facendo crescere la domanda per i prossimi mesi. Ciò è ancora più vero se si pensa alla forte pressione a ridurre il debito da parte delle Pubbliche Amministrazioni che, quindi, potrebbero trovare nelle soluzioni immobiliari più efficienti e meno costose un ottimo canale per la riduzione dei costi». A Milano, invece, il settore che potrebbe guidare l'assorbimento futuro è quello bancario e finanziario, tornato attivo nei primi mesi del 2010, dopo un 2009 di quasi totale stasi.

* a cura di Jones Lang LaSalle